Oggi ho consegnato al Comune di Carpino la presente proposta progettuale da presentare in Regione Puglia Programma attività culturali triennio 2013-2015 – L.R. n. 6-2004, con ente attuatore Associazione Culturale Carpino Folk Festival.
Nel nostro paese i fenomeni di persistenza e di riproposta, invenzione e reinvenzione di elementi della tradizione popolare nel contesto della complessità hanno evidenziato che, di qualunque natura sia il ricomporsi di tali elementi, a intervenire attivamente è una molteplicità di attori sociali. Questi, che rappresentano la cultura locale, non sono dei portatori ingenui che hanno acquisito quei tratti di cultura attraverso la tradizione orale o l’osservazione; ne possiedono invece piena consapevolezza e li hanno intenzionalmente appresi ascoltando i racconti degli anziani della comunità, svolgendo ricerche in ambito antropologico, storico, musicale, ecc. I ‘portatori di cultura’ hanno piena coscienza che aspetti della loro memoria, elementi della quotidianità e la ritualità del passato possono diventare una forma di comunicazione rivolta all’esterno della comunità, un’offerta turistica di supporto all’economia locale.
La proposta progettuale, sia per diffondere e promuovere la cultura popolare ed offrire giusto riconoscimento e visibilità ai portatori di cultura, sia per valorizzare e trasmettere le caratteristiche del territorio, mettendone in evidenza le ricchezze, i cambiamenti e le diversità in un’ottica di promozione e sviluppo, intende istituire il Premio Cantori di Carpino e veicolare l’arte del tramandare la cultura popolare con i Laboratori di Comunità.
Aggiornamento del 29 novembre: purtroppo le cose non sono andate come auspicavo. Il Comune di Carpino ha fatto proprio il progetto, stralciando completamente ogni riferimento all’Associazione. In quanto autore ho chiesto di non presentarlo per non generare una nuova voragine fra l’associazione e l’amministrazione, ma non sono stato ascoltato. Da quanto mi è stato riportato ci sono scambi di accuse fra Michele S. e Rocco R., fatto sta che ancora una volta per il mio impegno vengo deriso e riempito di insulti, e, fatto gravissimo, derubato dell’ideazione e della progettazione del Premio. Mi riprometto di non farmi in futuro ricoinvolgere in queste commistioni e di astenermi in, ormai divenute, inutili polemiche.
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