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Il consorzio 5FSS chiede alla Regione Puglia il riconoscimento di un Sistema Turistico di Prodotto dello spettacolo dal vivo

FestambienteSud e Teatro Civile Festival, attrattori significativi per il turismo della città dell’Angelo

FestambienteSud, la festa nazionale di Legambiente per il Sud Italia, è utile al turismo locale di Monte Sant’Angelo. È quanto emerso con chiarezza durante il dibattito che sul tema Turismo hanno organizzato Legambiente, Arci e Obiettivo Gargano nell’ambito dei venerdì di "Focolare d’Autunno", il ciclo di appuntamenti davanti al focolare della sede del Laboratorio delle Idee e dei progetti in via Gambadoro, nel centro storico di Monte Sant’Angelo. Gli stessi operatori economici, per bocca di molti di loro, hanno esplicitamente riconosciuto la valenza di attrazione turistica che FestambienteSud e Teatro civile festival esercitano nel Luglio montanaro. Anche rappresentanti di istituzioni, come l’assessore provinciale Nicola Vascello e osservatori esterni, come Matteo Fusilli, hanno riconosciuto nelle nostre manifestazioni un tentativo riuscito di fare un turismo di qualità, che non subisce passivamente i flussi di turismo religioso, ma che si pone il problema di attrarre anche un pubblico diverso con strumenti differenti. Da più voci, durante il dibattito, è salito l’appello rivolto alla amministrazione comunale di investire di più sulle due manifestazioni e di utilizzare il modello Festambiente per animare turisticamente la città dell’Angelo, puntando su cultura, qualità e centro storico.

FestambienteSud è giunta alla quinta edizione (ormai sesta nel 2010) e il Teatro Civile Festival alla terza edizione (quarta nel 2010). In cinque anni le manifestazioni di Legambiente hanno attratto circa 250.000 presenze con 30 concerti, 48 rappresentazioni teatrali, laboratori, summer schools, dibattiti: centinaia di eventi che hanno visto protagonisti più di cinquecento tra artisti e conferenzieri.

«Siamo contenti che gli operatori e il territorio ci riconoscano i primi risultati di due menifestazioni nate per rivalutare il centro storico e per dimostrare che la cultura educa e attrae. La significatività turistica di manifestazioni quali FestambienteSud e Teatro civile festival si costruisce pian piano nel tempo e noi siamo ancora all’inizio. – dichiara Franco Salcuni, direttore della manifestazione e presidente di 5FSS, il consorzio dei festival della Capitanata – Quello della valenza turistica dei festival è un percorso di accreditamento che mira a costruire sempre più flussi di turismo residenziale accanto ai flussi di visitatori che provengono giornalmente da un bacino provinciale o interprovinciale. Per fare questo sono determinanti tre fattori:
1. l’autorevolezza della proposta artistica, che facilità molto anche nella comunicazione;
2. la creazione di un sistema di accoglienza che coinvolga entusiasticamente comunità, istituzioni locali e operatori turistici del territorio;
3. la capacità di costruire consapevolmente un’offerta turistica legata ai festival, utilizzando lo spettacolo dal vivo come attrattore, ma che si integri con una offerta più ampia di servizi.

Proprio su questa strada stanno andando i sei festival del consorzio 5FSS che, coinvolgendo altri operatori dello spettacolo, consorzi e operatori del turismo, istituzioni come Provincia di Foggia e Camera di Commercio, hanno inteso richiedere alla Regione Puglia il riconoscimento del "Sistema Turistico di Prodotto della Cultura e dello Spettacolo dal vivo". La testimonianza che i festival vogliono sempre più consapevolmente affrontare il rapporto che intercorre tra gli eventi culturali e di spettacolo e il loro impatto sull’economia turistica. Siamo convinti che la Regione Puglia coglierà il bisogno e la voglia di crescere in questa direzione».

http://www.fivefestival.it

Nella Puglia dei Festival il Carpino Folk Festival è protagonista

La Puglia dei Festival – ANTONIO DI GIACOMO
Repubblica — 11 settembre 2009   pagina 15   sezione: BARI

Vista dagli occhi esperti dell’ editore Giuseppe Laterza – deus ex machina dei festival dell’ economia a Trento, del diritto a Piacenza e della città e del territorio a Ferrara – la Puglia dei festival è diventata «una terra di straordinario dinamismo.
Fino a qualche anno fa l’ attività culturale era piuttosto modesta, mentre oggi la situazione non è assolutamente comparabile col passato. La Puglia è diventata un luogo attrattivo di pubblico giovanile, e non solo, che arriva anche dal Centro-Nord per apprezzarne le manifestazioni letterarie, musicali e culturali a tutto tondo».
Dal festival delle rarità liriche della Valle d’ Itria alla Notte della Taranta, passando per i Dialoghi di Trani e il Libro possibile, sino ad approdare ai neonati Negba, il festival della cultura ebraica, e Bari International Film & Tv, risulta evidente come il panorama dell’ offerta cultura si sia irrobustito.
«Credo che alla base – riflette Laterza – ci sia stato un incontro virtuoso fra le istituzioni, la Regione prima di tutto, e un’ effervescenza che è venuta fuori spontaneamente dagli operatori culturali pugliesi». E se il presidente Vendola nel presentare, sabato scorso alla mostra del cinema di Venezia il Bari International Film & Tv, ne ha motivato il sostegno, evidenziandone «la funzione di sprovincializzazione del territorio», dei benefici determinati da un’ iniziativa di buon livello si dice convinto Laterza: «I festival fanno bene al territorio che li ospita. In primo luogo per il "lievito" culturale: se sono buoni diffondono buone idee. In seconda istanza, il punto di vista sociale, perché i festival sono luoghi di comunità. Infine, i benefici di tipo economico. Secondo ricerche consolidate i festival sono un moltiplicatore di ricchezza. Se un festival costa infatti "uno" il ritorno economico può arrivare fino a sei volte».
Osservazioni che trovano d’ accordo Silvia Godelli, assessore regionale alle Attività culturali. «Ho avuto sotto mano – spiega – anche due studi sulle ricadute occupazionali ed economiche determinate dal Carpino Folk festival e dalla Notte della Taranta. In entrambi i casi, ne sono scaturiti risultati interessanti che hanno confortato la bontà e soprattutto l’ efficacia degli investimenti operati».
E l’ immediato futuro è denso di aspettative. A cominciare dal Bari International Film & Tv. «Dai primi elementi che abbiamo a disposizione – anticipa Silvia Godelli – possiamo già trarre motivi di soddisfazione. Ce lo dimostra l’ attenzione che ha accolto a Venezia la presentazione del festival e l’ altrettanto spontanea autocandidatura per le lezioni di cinema che vi si terranno di decine di registi, sceneggiatori e attori di rilievo nazionale e internazionale che hanno offerto la propria disponibilità a titolo gratuito. Alla luce poi del fatto che Bari a gennaio sarà palcoscenico di lancio per alcune importanti produzioni americane, credo di poter dedurre che la proiezione della città sarà forte e di respiro internazionale».
L’ ultima scommessa, poi, "Negba. Verso il Mezzogiorno", il festival della cultura ebraica conclusosi appena ieri dopo un tour per le città della regione. «Un’ iniziativa senza dubbio atipica, nata – riconosce l’ assessore- soprattutto per la valorizzazione del dialogo fra i popoli e dunque combattere il razzismo. Eppure anche in questo caso abbiamo riscontrato un effetto positivo sul territorio, con un significativo numero di presenze anche dall’ esterno della Puglia, tanto che il presidente Vendola ci ha comunicato di aver deciso di renderlo permanente».

Orsara Musica Jazz Festival sbarca a New York

Il sodalizio, dopo l’ultima fortunata edizione dell’Orsara Musica Jazz Festival, sarà protagonista all’Italian Jazz Days nell’ambito delle manifestazioni del Columbus Day 2009 che avranno come ospite d’onore anche Pino Daniele. L’associazione presieduta da Michele Ferrara rappresenterà tutta la Puglia, essendo l’unica realtà artistica pugliese presente all’evento.

L’Italian Jazz Days si terrà dal 12 al 17 ottobre nella Grande Mela. Lucio Ferrara, uno dei componenti storici di Orsara Musica (direttore dei Seminari Internazionali di Musica Jazz a Orsara di Puglia), e altri amici del sodalizio orsarese come Greg Burk e Antonio Ciacca saranno tra i protagonisti dell’importante evento newyorkese cui parteciperanno musicisti del calibro di George Garzone e Joey De Francesco. Per Lucio Ferrara, inoltre, la partecipazione all’evento coinciderà con la presentazione del suo nuovo cd intitolato “It’s all right with me”.

Orsara Musica, dunque, avrà l’onore di tenere a battesimo la prima edizione dell’Italian Jazz Days, una rassegna che mette insieme il meglio del “made in Italy”. La manifestazione assume un rilievo ancor più alto considerando che alla sua organizzazione hanno collaborato l’Istituto Italiano di Cultura di New York e il “Jazz at Lincoln Center”, due delle istituzioni culturali più attive e apprezzate degli Stati Uniti d’America.

Col 2009, Orsara Musica ha compiuto 20 anni. In agosto, il sodalizio ha celebrato il ventennale con una splendida edizione del Festival Jazz: oltre 5mila presenze, allievi da tutto il mondo per i Seminari Internazionali, più di cento musicisti ad alternarsi tra lezioni e concerti. L’approdo a New York conferma la vocazione e la visione internazionale di un sodalizio che in quattro lustri è riuscito a innovare e a innovarsi continuamente, proponendosi concretamente come propulsore culturale capace di confrontarsi e collaborare con le migliori realtà del panorama jazzistico mondiale.

“Ma quanta qualità è passata dal Carpino Folk Festival”

Vinicio Capossela, Enzo Avitabile, Radicanto, Ginevra Di Marco, Luca De Nuzzo

Se non è qualità questa!

Dopo la prima fase di votazione, il Club Tenco può annunciare i finalisti delle Targhe Tenco 2009, i cui vincitori saranno premiati nel corso della 34a edizione del Premio Tenco, la “Rassegna della canzone d’autore”, in programma dal 12 al 14 novembre al Teatro Ariston di Sanremo.
Il voto della giuria di giornalisti avviene in due fasi. Nella prima vengono selezionati i finalisti; nella seconda, che si svolgerà nei prossimi giorni, il vincitore di ogni sezione.

Ecco i candidati per questa edizione (elencati in ordine alfabetico per artista):
Sezione 1 – Album dell’anno (di cantautore non esordiente):
Vinicio Capossela “Da solo”, Dente “L’amore non è bello”, Ivano Fossati “Musica moderna”, Max Manfredi “Luna persa”, Bobo Rondelli “Per amor del cielo”.

Sezione 2 – Album in dialetto (di cantautore):
Enzo Avitabile “Napoletana”, Luca De Nuzzo “Jomene jomene”, Vittorio De Scalzi “Mandilli”, Radicanto “Il mondo alla rovescia”, Loris Vescovo “Borderline”.

Sezione 3 – Opera prima (di cantautore):
Franco Boggero “Lo so che non c’entra niente”, Roberta Carrieri “Dico a tutti così”, Elisir “Pere e cioccolato”, Gina Trio “Segreto”, Humus “Popular greggio”, Alessandro Mannarino “Al bar della rabbia”.

Sezione 4 – Interprete di canzoni non proprie:
Gerardo Balestrieri “Un turco napoletano a Venezia”, Franco Battiato “Fleurs 2”, Luca Carboni “Musiche ribelli”, Ginevra Di Marco “Donna Ginevra”, Morgan “Italian Songbook vol.1”.

La sezione “Opera prima” comprende sei album in conseguenza di un ex aequo, contro i consueti cinque delle altre.
La giuria (che, composta da circa 160 giornalisti, è di gran lunga la più ampia e rappresentativa in Italia in campo musicale) procederà ora al secondo voto su queste rose di album. Nelle prossime settimane saranno anche comunicati il cast completo della manifestazione ed i Premi Tenco, assegnati, a differenza delle Targhe, direttamente dal Club Tenco alla carriera di cantautori e operatori culturali segnatamente internazionali.
Lo scorso anno le Targhe Tenco erano andate a Baustelle (“Album dell’anno” con “Amen”), Davide Van De Sfroos (“Album in dialetto” con “Pica!”), Eugenio Finardi (miglior interprete con “Il cantante al microfono. Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotzky” realizzato con Sentieri Selvaggi e Carlo Boccadoro) e Le Luci della Centrale Elettrica (migliore opera prima con “Canzoni da spiaggia deturpata”).

Maggiori informazioni sulla manifestazione e l’elenco dei giornalisti chiamati a votare si possono trovare all’indirizzo: www.clubtenco.it
 

di Mario Guglielmi

Carpino Folk Festival 2009 , i video di Teresa De Sio

Clicca qui per visualizzare la playlist con gli altri video

Carpino Folk Festival: i controlli dei carabinieri

Sono stati oltre 50 i militari impegnati nelle operazioni di controllo durante la 14^ edizione del Carpino Folk, il Festival della musica popolare e delle sue contaminazioni, svoltosi nel centro garganico il 6, 7, ed 8 scorsi.  I Carabinieri della Compagnia di Vico del Gargano, unitamente a quelli della locale Stazione, hanno proceduto ad una serie di controlli in materia di circolazione stradale, anche mediante l’utilizzo dell’etilometro. I servizi sono svolti prevalentemente durante le ore notturne. 150 veicoli controllati ed identificate 224 persone; sono state elevate, inoltre, 20 contravvenzioni al Codice della Strada. Ritirate 19 patenti di guida, delle quali 18 a seguito di verifiche mediante lo strumento di misurazione utilizzato per determinare il valore dell’alcool e quindi denunciati a piede libero i conducenti sorpresi con un tasso alcolemico superiore allo 0,50 previsto per legge. Sequestrato un veicolo poichè sprovvisto di contrassegno assicurativo ed una carta di circolazione è stata ritirata, sono state infine segnalate, 14 persone all’Ufficio Territoriale del Governo di Foggia, in quanto trovate in possesso complessivamente di 20 grammi di sostanze stupefacenti del tipo marijuana ed hashish, ai fini del consumo personale.

Teresa De Sio dopo il concerto,le interviste

Con il concerto di Teresa De Sio si è conclusa la quattordicesima edizione del Carpino folk festival; la cantante napoletana che, era stata costretta lo scorso anno a interrompere il suo spettacolo a causa del tempo, si è rifatta quest’anno facendo ballare attraverso le sue note un pubblico giunto in questo piccolo paese del Gargano da tutta la Puglia e non solo.

Dopo il concerto mi concede una breve intervista, ci incontriamo in una casa proprio dietro il palco, è lì, seduta sul balconcino che ascolta i cantori di Carpino quando ci presentiamo, come sottofondo musicale una tarantella.

Grande concerto stasera, sempre tante emozioni a Carpino…

"Carpino fa parte del mio DNA musicale perché la musica di Carpino insieme con le pizzica salentina è stata una grande scoperta, ho imparato ad amarla, visto che già mi occupavo di musica della mia terra che è Napoli, poi l’idea di dedicare il concerto a Antonio  Maccarone che è scomparso da poco…"

Come è avvenuto il primo contatto con questo piccolo paesino del gargano?

"Parecchi anni fa ho iniziato con Musicanova con il gruppo di Eugenio Bennato e attraverso il lavoro con loro ho scoperto, ho conosciuto questa musica, dato che già loro suonavano queste tarantelle; poi dopo molti anni sono venuta di persona a Carpino e ho conosciuto i cantori per il film "Craj".

Con i cantori di Carpino c’è stata una intensa collaborazione per il documentario musicale "Craj" insieme a Giovanni Lindo Ferretti, Uccio Aloisi e come non ricordare il grande Matteo Salvatore, quella è stata una grandissima avventura, una cosa straordinaria che si è tramutata in un film, per me è stata una immersione molto forte, molto importante, molto lunga, nella musica di questa parte dell’Italia."

Cosa ha dato lei a Carpino e cosa Carpino ha dato a lei?

"Non so se ho dato qualcosa a Carpino…Io, invece, ho ricevuto molto, perché la scoperta della musica popolare e dunque anche della musica di Carpino è stato il motore che mi ha fatto scegliere di intraprendere seriamente la strada della musica; in anni in cui pensavo che in Italia si potesse fare o solo musica leggera tipo "Sanremese" oppure imitazione di musica d’oltreoceano,americana… A me non interessava, per questo la scoperta della musica popolare è stata la chiave di volta che mi ha fatto capire che si può fare una musica nostra, che ci appartiene e che ha a che fare con le nostre radici, anche se io non sono un’interprete pura, loro, i cantori lo sono.

Io però faccio quello che secondo me è lecito fare con la musica popolare, prendo l’insegnamento, prendo il suono, la forza della musica popolare e cerco di mixarla con la mia creatività, perché sono un’autrice, la mixo con il mio suono, con il rock…oggi  posso dire che la mia musica è folk-rock."

E come direbbe lei buona musica a tutti!

Scritto da Marilina Totaro (ildiariomontanaro.it)


Clicca qui per l’intervista video di corrieredelgargano a Teresa De Sio

Cantori di Carpino al Carpino Folk Festival 2009

Carpino Folk Festival 2009,le foto

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Carpino Folk Festival 2009,video

Teresa De Sio rende omaggio al cantore scomparso

Il Carpino folk festival si chiude oggi con un omaggio ad Antonio Maccarone, il cantore scomparso esattamente un mese fa. Sarà il suo gruppo di amici cantori insieme a Teresa de Sio e a Giovanni Mauriello a trasformare il concerto finale del Carpino Folk Festival in un tributo al cantore più ribelle che da sempre suonava la chitarra francese e fra i tre stili tipici di Carpino preferiva indubbiamente la muntanara, la tarantella in tonalità minore. La serata prevede da prima lo spettacolo di Giovanni Mauriello «Da Parthenope a Medina» e a seguire «Sacco e Fuoco» di Teresa de Sio. Poi tutti insieme sul palco di piazza del Popolo a chiudere il festival come da tradizione con i Cantori di Carpino in formazione ampliata e con uno spettacolo tutto speciale preparato ad hoc per il pubblico del Carpino Folk Festival ed in onore di Antonio Maccarone.
Nel corso della serata verranno premiati i vincitori del concorso fotografico «Premio Rocco Draicchio».

Gazzetta di Foggia — 08 agosto 2009 pagina 16

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