La Puglia dei Festival – ANTONIO DI GIACOMO
Repubblica — 11 settembre 2009 pagina 15 sezione: BARI
Vista dagli occhi esperti dell’ editore Giuseppe Laterza – deus ex machina dei festival dell’ economia a Trento, del diritto a Piacenza e della città e del territorio a Ferrara – la Puglia dei festival è diventata «una terra di straordinario dinamismo.
Fino a qualche anno fa l’ attività culturale era piuttosto modesta, mentre oggi la situazione non è assolutamente comparabile col passato. La Puglia è diventata un luogo attrattivo di pubblico giovanile, e non solo, che arriva anche dal Centro-Nord per apprezzarne le manifestazioni letterarie, musicali e culturali a tutto tondo».
Dal festival delle rarità liriche della Valle d’ Itria alla Notte della Taranta, passando per i Dialoghi di Trani e il Libro possibile, sino ad approdare ai neonati Negba, il festival della cultura ebraica, e Bari International Film & Tv, risulta evidente come il panorama dell’ offerta cultura si sia irrobustito.
«Credo che alla base – riflette Laterza – ci sia stato un incontro virtuoso fra le istituzioni, la Regione prima di tutto, e un’ effervescenza che è venuta fuori spontaneamente dagli operatori culturali pugliesi». E se il presidente Vendola nel presentare, sabato scorso alla mostra del cinema di Venezia il Bari International Film & Tv, ne ha motivato il sostegno, evidenziandone «la funzione di sprovincializzazione del territorio», dei benefici determinati da un’ iniziativa di buon livello si dice convinto Laterza: «I festival fanno bene al territorio che li ospita. In primo luogo per il "lievito" culturale: se sono buoni diffondono buone idee. In seconda istanza, il punto di vista sociale, perché i festival sono luoghi di comunità. Infine, i benefici di tipo economico. Secondo ricerche consolidate i festival sono un moltiplicatore di ricchezza. Se un festival costa infatti "uno" il ritorno economico può arrivare fino a sei volte».
Osservazioni che trovano d’ accordo Silvia Godelli, assessore regionale alle Attività culturali. «Ho avuto sotto mano – spiega – anche due studi sulle ricadute occupazionali ed economiche determinate dal Carpino Folk festival e dalla Notte della Taranta. In entrambi i casi, ne sono scaturiti risultati interessanti che hanno confortato la bontà e soprattutto l’ efficacia degli investimenti operati».
E l’ immediato futuro è denso di aspettative. A cominciare dal Bari International Film & Tv. «Dai primi elementi che abbiamo a disposizione – anticipa Silvia Godelli – possiamo già trarre motivi di soddisfazione. Ce lo dimostra l’ attenzione che ha accolto a Venezia la presentazione del festival e l’ altrettanto spontanea autocandidatura per le lezioni di cinema che vi si terranno di decine di registi, sceneggiatori e attori di rilievo nazionale e internazionale che hanno offerto la propria disponibilità a titolo gratuito. Alla luce poi del fatto che Bari a gennaio sarà palcoscenico di lancio per alcune importanti produzioni americane, credo di poter dedurre che la proiezione della città sarà forte e di respiro internazionale».
L’ ultima scommessa, poi, "Negba. Verso il Mezzogiorno", il festival della cultura ebraica conclusosi appena ieri dopo un tour per le città della regione. «Un’ iniziativa senza dubbio atipica, nata – riconosce l’ assessore- soprattutto per la valorizzazione del dialogo fra i popoli e dunque combattere il razzismo. Eppure anche in questo caso abbiamo riscontrato un effetto positivo sul territorio, con un significativo numero di presenze anche dall’ esterno della Puglia, tanto che il presidente Vendola ci ha comunicato di aver deciso di renderlo permanente».
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.