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Il Gargano a “La prova del cuoco” – Rai 1 ( li fav d carpin! )

http://www.youtube.com/p/1DC2EACF62745367&hl=it_IT&fs=1
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20.000 beghe sotto i mari

«Come le balene, anche le navi affondate si fanno uscire dalla pancia versi bassi come muggiti, rantoli cavernosi come un sospiro a bocca aperta, gemiti e mormorii lunghi, che viaggiano dentro l’acqua e arrivano lontano, senza che niente li fermi […] esiste un canto delle navi perdute?» (Carlo Lucarelli, Navi a perdere)
Negli abissi più profondi e oscuri ma mai troppo distanti dall’uomo, fauna e flora marine imparano in fretta a convivere con sinistre e fluorescenti presenze, diventate inesorabilmente parte integrante dell’habitat sommerso. Gli esemplari della nuova specie hanno forma e consistenza molteplici ma alcuni elementi distintivi comuni: non nascono in mare, sono altamente tossici e radioattivi e, per loro natura, fortemente indesiderati. Sono trasportati in alto mare dalle grandi navi dei veleni che a volte li accompagnano inabissandosi solidalmente. E le vicende alle loro spalle sono oscure come i fondali in cui giacciono! Storie di mafia, di politiche segrete, di accordi clandestini, di misteriosi omicidi e di sporchi interessi economici.. La nave Velenia è comandata da una piovra spavalda che ingrassa all’ombra di omertosi “non vedo”, “non sento” e “non parlo” e sta cercando un nuovo angolo di mare in cui scaricare i suoi trasporti eccezionali. E se ciò porterà all’ennesimo sconquasso, poco importa, purché l’unica salvaguardia sia quella del denaro… Deni Bianco

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Lago Salso,wwf riceve intimidazioni

Gravissima azione intimidatoria a Lago Salso. Nella mattinata del primo febbraio, un capanno d’osservazione del Gobbo Rugginoso, un’anatra molto rara oggetto di uno dei numerosi progetti naturalistici dell’Oasi, è stato incendiato e distrutto completamente. Solo grazie al tempestivo intervento di un operatore si è evitato il propagarsi delle fiamme alla vicina voliera che ha subito danni solo marginali. Siamo a sud del comune di Manfredonia in provincia di Foggia. L’area di 540 ettari del Lago Salso fa parte del sistema delle zone umide di Capitanata, le più importanti dell’Italia Meridionale. Inclusa nel perimetro del Parco Nazionale del Gargano, ricade anche nel SIC “Zone umide della Capitanata” e nella ZPS denominata “Paludi presso il Golfo di Manfredonia”, caratterizzati dalla presenza di numerose specie di avifauna di interesse comunitario.

Da pochi giorni questo gioiello della natura è entrato a far parte del sistema delle Oasi WWF in base ad una Convenzione sottoscritta, in occasione della Fiera Mediterre a Bari, tra il WWF Italia e la Società di gestione Oasi Lago Salso S.r.l., costituita dal Comune di Manfredonia, dall’Ente Parco Nazionale del Gargano e dal Centro Studi Naturalistici Onlus. “È chiaro – ha dichiarato Enzo Rizzi del C.S.N. – che questa azione intimidatoria è collegata con la costituzione della nuova oasi WWF e alla chiusura della caccia avvenuta domenica scorsa. È evidente che i bracconieri interessati alla zona sono irritati per questa scelta strategica di conservazione della natura”.

“Non è il primo attacco – ha dichiarato Fulco Pratesi presidente onorario WWF Italia – che bracconieri sferrano contro le Oasi del WWF, ottenendo però l’unico risultato di far accrescere il malanimo della popolazione contro questa piccola ma arrogante minoranza”. Per il WWF Italia, l’attentato è la prova della concretezza e della bontà della scelta di inserire Lago Salso nel sistema delle oasi WWF. Sarà necessario, però, in futuro, un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni ed in particolare dell’Ente Parco del Gargano e della Regione con la quale di recente è stato firmato un protocollo d’intesa per incrementare il “turismo natura” in Puglia. In particolare, il WWF Italia ritiene indispensabile il supporto di tali Enti per arrivare al più presto alla costituzione presso l’Oasi Lago Salso di un Comando del Corpo Forestale dello Stato, che svolgerebbe azione di vigilanza anche per la vicina Palude Frattarolo.

L’attentato incendiario di Lago Salso, evidenzia il WWF, finisce anche con l’inserirsi nella preoccupante situazione di estrema aggressività venatoria che si riscontra in concomitanza dell’approvazione al Senato dell’articolo 38 della cosiddetta Legge Comunitaria che cancella i limiti della stagione venatoria, attualmente compresi tra il 1° settembre ed il 31 gennaio, e che aprirebbe, se approvata anche alla Camera, una stagione di caccia selvaggia per tutto l’anno.

Fonte: WWF Italia via argoiani

Pericolo estrazioni petrolifere alle tremiti scongiurato..almeno per ora

La Giunta regionale– su proposta dell’assessore all’Ecologia, Onofrio Introna – ha espresso parere sfavorevole, nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale, per il progetto di ricerca idrocarburi al largo delle Isole Tremiti proposto dalla Petroceltic Elsa Spa. La Giunta ha deliberato dopo il parere del Comitato Regionale VIA che ha analizzato gli impatti delle fasi di indagine e delle fasi di perforazione del pozzo contenuti nello Studio di impatto ambientale che:
1. “appare non puntuale”
2. senza adeguato inquadramento dello sfruttamento del litorale adriatico su vasta scala
3. a pochi chilometri dalla costa
4. a poca distanza dal parco nazionale del Gargano e dalla riserva delle Isole Tremiti.

Nuovi impianti fotovoltaici nel Tavoliere

Da San Severo a San Paolo di Civitate, passando per Torremaggiore, i tedeschi della «Ecoware» si sono assicurati le autorizzazioni e i progetti per aprire distese di parchi solari in Capitanata. Su un’area estremamente pianeggiante di 150 ettari, i tedeschi hanno il via libera per l’apertura di 60 parchi intorno alla cabina primaria di San Paolo di Civitate fino a 19 megawatt di energia installata. Ma altri 80 parchi sono già stati autorizzati fra San Severo, Rignano, fino a Foggia. Ieri mattina in un’atmosfera tutt’altro che congeniale, sotto un cielo plumbeo e un freddo pungente, sono stati inaugurati i primi tre «parchi del sole» in corrispondenza del bivio per Marina di Lesina sulla statale 16. Attraverso una stradina interpoderale si arriva al primo dei tre parchi, in località “Chiagnemamma” (a Nord di San Paolo) di proprietà dell’agricoltore Garofalo che ha ceduto in fitto un suolo dismesso. Gli altri due parchi si trovano più a Sud, in località Risicata di Brancia e in località Cisterne. I tre parchi sviluppano una potenza di 3 megawatt sufficienti per fornire energia a 1200 famiglie.
Il primo impianto (in realtà quello in località Risicata di Brancia si compone di due parchi) è entrato in funzione il 31 dicembre scorso, gli altri due saranno attivati il 2 febbraio.
L’investimento già sostenuto ammonta a 200 milioni di euro, ma sono stati già messi in preventivo altri 210 milioni da spendere nel 2010 in Capitanata per l’apertura degli altri 80 parchi.
L’investimento è stato commissionato dalla società tedesca Ecoware (realizza parchi chiavi in mano) e dal partner Cityware, ma sul territorio si sono avvalsi della collaborazione della società Ecoscout di San Severo che ha eseguito materialmente gli impianti e ne curerà la manutenzione.
Secondo Markus Voigt, managere della “Voigt & Collegen” «la Capitanata per la sua particolare conformazione orografica è il posto ideale per investire sul fotovoltaico». Va detto che Voigt & Collegen è uno dei principali fondi d’investimento in Germania che considera l’Italia il paese dalle maggiori opportunità d’investimento oggi in Europa. Migliaia di cittadini tedeschi hanno acquistato quote di questo fondo tedesco (capitale di partenza 10mila euro), per cui si può definirli i «parchi del popolo», anche se di Germania.

Massimo Levantaci

Capitanata 2020,le ultime

Una fetta significativa dei finanziamenti all’interno del progetto strategico di Capitanata 2020 è destinata al territorio garganico, e questo – spiega il commissario dell’ente parco, Giandiego Gatta – proprio al ruolo e allo spessore che l’area protetta riveste nell’ambito di tutta la Capitanata. Ben quindici i Comuni coinvolti nel progetto che beneficeranno dei finanziamenti, opere di notevole importanza che abbracciano una larga forbice di interventi di alta qualificazione. «Per cui – aggiunge Gatta – la recente approvazione da parte della giunta regionale del programma stralcio è manna dal cielo per l’intero territorio della Capitanata. Poter contare su una disponibilità di oltre 34 milioni di euro, di cui più di otto destinati ai comuni garganici, è un buon viatico per guardare al futuro con ottimismo». Nel dettaglio, gli interventi più significativi riguardano Rignano Garganico e Vieste. Per il primo Comune, le risorse per circa 400mila euro saranno finalizzate alla valorizzazione di Grotta Paglicci e delle sue preziose testimonianze che ne fanno un punto di riferimento, forse unico, per una “lettura” del nostro passato. Interventi che non riguarderanno soltanto l’insediamento paleolitico ma anche la realizzazione di un museo. Per Vieste sono oltre due milioni gli euro da destinare alla riqualificazione dell’area portuale. Un plafond di tre milioni di euro destinati alla rivitalizzazione di alcuni centri storici dei Comuni ricadenti nell’area protetta, già individuati dalla regione. Infine, poco meno di un milione di euro per energia alternativa degli edifici scolastici.

ondaradio.info

Incontro sugli ulivi monumentali

Si è svolto il 29 a Bari uno degli incontri che la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Puglia, di concerto con l’Assessorato alla Ecologia della Regione Puglia, sta tenendo a livello regionale nell’ambito della “Campagna informativa sulla Legge Regionale 14 del 2007” ovvero sulla legge di tutela degli “Ulivi monumentali”.
Nel corso della iniziativa, oltre alla presentazione della legge regionale, si è parlato di “Agevolazioni e priorità nei finanziamenti derivanti dal censimento degli alberi monumentali”.
All’incontro, al quale sono stati invitati a partecipare rappresentanti dell’Assessorato alla Ecologia della Regione Puglia, sono intervenuti il Presidente provinciale della Cia di Brindisi, Luigi D’Amico, ed il VicePresidente vicario della Cia Puglia Donato Petruzzi.

ondaradio.info

Nuovo sequestro di reperti archeologici

I militari della Brigata della Guardia di Finanza di Rodi Garganico, all’esito di specifici controlli, hanno rinvenuto, su un’area di interesse archeologico, nr.108 reperti risalenti al IV – VI secolo a.c. di epoca dauna. I reperti erano gia’ pronti per essere trafugati da parte di malintenzionati nello specifico, tra i resti figurano:

nr. 18 pezzi di vasellame interi e ricostruibili;•    nr. 07 fibule e oggetti ornamentali/monili in bronzo;
•    nr. 05 punte di lance/coltelli;
•    nr. 78 pezzi di frammenti di vasellame vario.

I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una Conferenza Stampa che si terra’ alle ore 12,00 odierne presso la sede del comando Brigata della Guardia di Finanza di Rodi Garganico – via C. Colombo, 2.

VIDEO – Il New York Times ha inserito il Gargano tra i posti da visitare nel 2010

Vico del Gargano: Segreti e interrogativi nel libro di Gianni Lannes

Cosa avvenne in quella notte del 4 novembre al motopeschereccio “Francesco Padre”, della flottiglia di Molfetta, mentre pescava nelle tranquille acque del mare Adriatico? Perché la barca affondò con tutto l’equipaggio e i corpi giacciono ancora in fondo al mare con tutto il carico di misteri e silenzi? Quella notte, nello stesso specchio d’acqua dell’Adriatico orientale, era in corso una operazione della NATO denominata “Sharp Guard”.

Perché su tutta questa vicenda vige un rigoroso segreto di Stato?

Sono questi gli interrogativi che si è posto il giornalista Gianni Lannes raccolti nel libro “NATO: colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre”.

Il libro verrà presentato a Vico del Gargano, sabato 30 gennaio, alle ore 18.30 nella sala consiliare.

Michele Angelicchio

Fonte: Argoiani

Vico del Gargano: Segreti e interrogativi nel libro di Gianni Lannes

Cosa avvenne in quella notte del 4 novembre al motopeschereccio “Francesco Padre”, della flottiglia di Molfetta, mentre pescava nelle tranquille acque del mare Adriatico? Perché la barca affondò con tutto l’equipaggio e i corpi giacciono ancora in fondo al mare con tutto il carico di misteri e silenzi? Quella notte, nello stesso specchio d’acqua dell’Adriatico orientale, era in corso una operazione della NATO denominata “Sharp Guard”.

Perché su tutta questa vicenda vige un rigoroso segreto di Stato?

Sono questi gli interrogativi che si è posto il giornalista Gianni Lannes raccolti nel libro “NATO: colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre”.

Il libro verrà presentato a Vico del Gargano, sabato 30 gennaio, alle ore 18.30 nella sala consiliare.

Michele Angelicchio

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