//
you're reading...
Uncategorized

Una fotografia dell’Italia di Alan Lomax

Credits photo Alan Lomax (Ace) 1954

Credits photo Alan Lomax (Ace) 1954

«La maggior parte degli italiani – non importa chi siano o come vivano – ha una passione per l’estetica – scriveva il ricercatore nel suo diario – Magari hanno soltanto una collina rocciosa e le mani nude per lavorare, ma su quella collina costruiranno una casa o un intero paese le cui linee si armonizzano perfettamente con il contesto. Allo stesso modo una comunità può avere una tradizione limitata soltanto a una o due melodie, ma sa esattamente come debbano essere cantate». «L’espressione sui volti di questi cantori è tesa e dolorosa. Non sembrano cantare, ma gridare e lamentarsi come abbandonati a un’angoscia che dà tormento – concludeva l’etnomusicologo, sintetizzando in un’immagine il senso di ciò che aveva visto e documentato con i suoi nastri – Le ciglia sono aggrottate. i muscoli facciali sono tesi all’altezza degli zigomi, il volto e il collo sono arrossati per la tensione, le vene e i muscoli del collo sono in rilievo, come se invece di cantare stessero sollevando dei pesi. Possono intonare i loro accordi solo urlando così: quando chiesi loro di ripetere un verso a bassa voce, l’armonia andò in pezzi e non riuscirono a ricordare la melodia»
Alan Lomax, L’ anno più felice della mia vita. Un viaggio in Italia (1954-55) curato da Goffredo Plastino.

Discussione

Non c'è ancora nessun commento.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Archivi

I tuoi cinquettii

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: