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Archeologia subacquea settore trainante di sviluppo

Manfredonia – Il Rettore dell’Università di Foggia Volpe ha proposto la creazione a Manfredonia di una scuola di archeologia marina – Il sindaco Campo rilancia il Museo del mare integrato nel Museo nazionale archeologico del Castello – Il punto nel Convegno indetto dal Lions Club. Una scuola di archeologia subacquea a Manfredonia: è la proposta avanzata dal Rettore dell’Università degli studi di Foggia, Giuliano Volpe, al meeting “La cultura del mare a Manfredonia: i beni archeologici marini” organizzato dal Lions club Manfredonia Host e tenutosi con  grande partecipazione di autorità del settore e di pubblico, all’Auditorium comunale dei Celestini. Un Museo del mare integrato nel Museo nazionale archeologico del Castello svevo-angioino, rilancia il sindaco di Manfredonia Paolo Campo indicando per uno sviluppo efficace la strada “della utilizzazione delle risorse e degli strumenti che già si hanno a disposizione per supportare progetti concreti e lungimiranti”.

Un convegno niente affatto di routine, bensì essenzialmente propositivo, vivace di contributi che hanno scostato molti veli che gravano sullo sviluppo complessivo creati spesso per una certa incapacità di guardare oltre la siepe. Università degli studi di Foggia e Comune di Manfredonia si sono trovati d’accordo all’unisono nel pensare iniziative che prima ancora che riportare alla luce e dunque alla pubblica attenzione reperti archeologici della cultura storica di questa terra e di questo mare, tendono a far emergere, sgombri da infingimenti e da ataviche indolenze, l’attivismo di un territorio che ha in sé risorse umane di eccellenza di straordinaria forza creativa. Il sindaco Campo ha tra l’altro fatto cenno ai progetti realizzativi riguardanti il recupero di beni archeologici come gli Ipogei Capparelli e a campagne di scavi programmati nell’area sipontina. Scavare oltre le apparenze in una sorta di operazione archeologica culturale, era del resto l’obiettivo dichiarato del presidente del Lion club Salvatore Guglielmi. “I temi del mare – ha affermato – sono solo uno dei molteplici aspetti del potenziale patrimonio culturale marino non solo del Golfo di Manfredonia, uno stimolo per risvegliare la consapevolezza della collettività e il ruolo delle istituzioni nel recepire ed interpretare le istanze sociali, in una azione sempre più sinergica con la comunità, l’economia locale e le associazioni”. Un invito che Campo ha rafforzato e arricchito. “Occorre ragionare – ha sollecitato aprendo a nuove prospettive – con spirito e proponimenti diversi rispetto al passato. Vi sono le condizioni per valorizzare al meglio le nostre potenzialità. Lo sforzo è quello di Innovare, connettere, valorizzare risorse e competenze spesso malamente trascurate”. In questo contesto di spinte allo sviluppo e al nuovo, la situazione in cui si ritrova l’archeologia in genere, ma più segnatamente quella marina, è oltremodo emblematica, se non di irragionevole dimenticanza, di colpevole disinteresse. “Il bacino di mare che va dalle Isole Tremiti lambendo la costiera sipontina fin giù oltre Salapia, è – ha rivelato il Rettore Volpe, docente di archeologia – uno scrigno pieno zeppo di reperti eccezionali mai scandagliati”. Qua e là qualche saggio con riscontri stupefacenti di resti di velieri, spesso quasi affioranti, carichi di mercanzie di ogni genere. “E’ questione anche – ha spiegato – di personale: la formazione non solo di archeologi ma che siano anche sub”. Danilo Leone e Maria Turchiano, ricercatori di Scienze archeologiche all’Università di Foggia, hanno portato gli edificanti esempi delle esperienze fatte in Francia e lungo la costa albanese. Il problema non sta solo nel poter fare ricerca in mare, ma – ha spiegato Arcangelo Alessio, responsabile del Servizio archeologia subacquea di Puglia – nelle fasi successive della conservazione e della valorizzazione: i tanti esempi documentati offerti hanno fatto rimanere allibiti. Che si tratti di coltri di terra o di profondità marine, la strada dell’archeologia è lunga e nebulosa.

Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia

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