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La polemica sui finanziamenti senza evidenza pubblica sbarca in Consiglio Regionale

L’interrogazione a risposta scritta diretta al presidente Emiliano del consigliere regionale Giandiego Gatta sull’utilizzo di risorse pubbliche in una circostanza che fin dall’inizio è oggetto di polemiche é possibile scaricarla da qui.

Il festival nelle principali stazioni d’Italia

Di seguito, invece, la nota stampa.
“Un evento che, per anni, ha attirato persone da ogni parte d’Italia e artisti di primo piano, cancellato dall’agenda della Regione che, con il Teatro Pubblico Pugliese, ha deciso di sostituirlo con un altro erogando decine di migliaia di euro a titolo di contributo diretto e senza alcuna procedura di evidenza pubblica: succede a Carpino, culla del noto “Carpino Folk Festival”. Il grandissimo evento ha concorso all’identificazione stessa di Carpino ed ha rappresentato un pezzo fondamentale per l’offerta turistico-culturale della Capitanata e per il brand Puglia. Curato da sempre dall’omonima associazione attiva dal lontano 1996, il CFF sembra esser stato “rimpiazzato” da un altro nel silenzio generale e senza che risultino bandi regionali. Ma facciamo un passo indietro. Nel 2019 il CFF è stato costretto a fermarsi perché le presenze continuavano a schizzare alle stelle e c’erano problemi di ordine pubblico (perché erano da poco accaduti i tristi episodi di piazza San Carlo a Torino in occasione di una finale di calcio).
Il Sindaco del Comune di Carpino, dopo aver negato uno spazio più accogliente, provvedeva, comunque, ad organizzare direttamente una manifestazione transitoria, “Carpino In Folk”, in attesa di incontrare gli organizzatori del Carpino Folk Festival per risolvere i problemi legati alla salvaguardia dell’incolumità delle persone. La manifestazione risulta essersi svolta grazie al contributo pubblico di 70 mila euro, concessi con affidamento diretto dal Teatro Pubblico Pugliese, senza che nessuno abbia incontrato gli organizzatori del “Carpino Folk Festival”. Nel 2020, causa Covid, non è stato possibile organizzare alcun evento. Nel 2021, a maggio, in piena emergenza contagi, è stata lanciata la seconda edizione del “Carpino In Folk”, organizzata da una nascente “Associazione di Promozione Sociale Carpino In Folk” che risulta beneficiaria di un contributo pubblico di 65 mila euro affidati senza gara dal Teatro Pubblico Pugliese per un’attività progettata e pianificata per un pubblico di élite composto da sole 200/250 persone. Per arrivare a quest’anno, dove va in scena “l’atto finale”: con un comunicato stampa istituzionale, viene diffusa la notizia di un evento che si terrà a Carpino ad agosto, il “Festival Carpino in Folk”, che nulla ha a che fare con lo storico “Carpino Folk Festival” né con l’omonimo operatore culturale che da sempre lo ha curato e promosso. Tradotto: non soltanto si è deciso, senza alcuna ragione, di cancellare l’evento tradizionale e di mettere da parte l’associazione che lo ha sempre organizzato, ma sono state erogate somme ingenti senza alcuna procedura ad evidenza pubblica. E’ evidente che ci sia qualcosa che non va ed è per questo che ho depositato un’interrogazione diretta al presidente Emiliano: vogliamo vederci chiaro sulle modalità di erogazione dei contributi, ma vogliamo anche capire perché la Capitanata sia stata, ancora una volta, mortificata con la cancellazione di una manifestazione culturale che la rendeva nota in tutto il Paese”.

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