Ritmi mediterranei, sonetti provenzali, suggestive serenate, tenere ninne nanne, lo struggente planctus Mariae del Giovedì santo: sono i motivi suonati dai Cantori di Carpino.
Nel loro repertorio si ritrovano i vari generi di tarantella tipici della zona del Gargano. Dalla Montanara, eseguita in tonalità minore, alla Rodianella squillante in tonalità maggiore, per finire alla Viestasana. L’esecuzione dei Cantori s’impone all’attenzione degli ascoltatori per il suo carattere estemporaneo, che lascia trasparire come questi canti sgorghino naturalmente dalla vita di campagna, nutrendosi della sua ritualità.
Questa musica, pur conservando l’essenza delle sue antiche radici, riesce anche a manifestare un incredibile carattere contemporaneo. I Cantori di Carpino all’occorrenza si riuniscono per prestare la loro opera anche per le semplici serenate e le feste di paese.
Per l’autenticità e il valore culturale del loro lavoro sono stati contattati, fin dagli anni ’50, da studiosi di tradizioni popolari, i quali hanno iniziato un lavoro di approfondimento dei contenuti e dello stile di alcune forme musicali garganiche.
Sulle ali dell’angelo dal Gargano all’Europa / Bari – Gelsorosso, 2008.
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