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Peschici: appalti truccati per 1.500.000,00 euro, tra i 23 arresti anche il sindaco

Appalti pilotati, retata di politici
arrestato anche il sindaco di Peschici

In manette oltre a Mimmo Vecera, anche il comandante della polizia municipale Vincenzo Losito. Coinvolti nel blitz anche politici, dirigenti, impiegati comunali, professionisti e imprenditori locali. Sono accusati di truffa aggravata che avrebbe causato un danno di un milione e mezzo di euro, pari all'attuale disavanzo di bilancio nelle casse comunali

di PIERO RUSSO

FOGGIA – Dalle prime ore dell´alba 150 carabinieri del comando sono impegnati nell’esecuzione di 23 provvedimenti cautelari nei confronti di politici, dirigenti comunali, professionisti ed imprenditori di Vico del Gargano, Foggia, Lucera, e Peschici. In manette anche il sindaco di Peschici, Mimmo Vecera, e il comandante della polizia municipale Vincenzo Losito. Coinvolti nel blitz anche politici, dirigenti, impiegati comunali, professionisti ed imprenditori locali. Il vicesindaco Memo Afferrante, che in un primo momento era stato indicato come far parte dell'organizzazione, ha fatto sapere di "non essere stato colpito da provvedimenti cautelari, né di aver ricevuto avvisi di garanzia".

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lucera, hanno consentito di far luce su numerosi falsi commessi dagli indagati finalizzati sia alla realizzazione di altrettante truffe aggravate soprattutto ai danni del comune di Peschici che alla turbativa di gare d'appalto per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro che costituisce l´attuale disavanzo di bilancio di quel comune.

Il blitz di oggi del comando provinciale dei carabinieri di Foggia è coordinato dalla procura di Lucera, dove è arrivato il nuovo procuratore capo Domenico Seccia, che per anni si è occupato delle inchieste legate alla malavita del Gargano. Seccia è un profondo conoscitore del territorio dauno e delle relative problematiche legale alla criminalità organizzata. Stavolta non si tratta di reati di mafia, ma di illeciti che, se confermati, risulterebbero gravi.

Associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d'asta, aggiotaggio, falso e corruzione sono alcuni dei reati contestati a vario titolo ai politici, dirigenti comunali, professionisti ed imprenditori che con il loro comportamento avrebbero causato il disavanzo milionario nelle casse dell'amministrazione. Nell'operazione che segue le indagini avviate nel 2009 sono impiegati oltre 150 carabinieri.

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