Il 7 dicembre: Sagra della frasca, fanoje e olio novello, durante la quale si bruciano i ramidi ulivo. Questa festa si inserisce nella ritualità dei fuochi dedicati all’Immacolata (fanone) che sono riti di purificazione. In anni recenti si è aggiunta la degustazione dell’olio di oliva, per esaltare il sapore del quale vengono cotte patate e olive sotto la cenere.
Attraverso itinerari nei quartieri si va alla riscoperta della “fanoja”, isolato falò di rami di ulivo che, bruciando la notte dell’Immacolata, rievoca, tra memoria pagana e adattamento cristiano, l’antico rito del raccoglimento e della purificazione: l’ulivo bruciando diventa sacro e questa pianta rivela le sue molteplici attitudini: riscalda i cuori e rallegra le mense.Attorno alla “fanoia” le donne intonano antichi canti religiosi, i bambini antichi sonetti e cantilene, mentre gli uomini preparano sotto la brace patate novelle irrorate con abbondante olio novello.
Per l'occasione la Piazza del Popolo di Carpino, sarà messa a disposizione dei produttori locali per consentire la presentazione ai visitatori presenti il risultato di un intero anno di lavoro.La presentazione dell’ olio novello sarà accompagnata da "L'addore du' paravis" a cura di Antonio Pizzarelli.
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