E’ stata decisa, questa mattina durante un vertice in prefettura, la sorte delle carcasse dei capodogli spiaggiati sulle coste del Gargano. Doppio il problema all’esame degli esperti e delle autorità: come effettuare il trasporto e come procedere allo smaltimento di oltre 140mila chilogrammi di carne. Scartata l’idea di smaltire in mare le carcasse, ci si è posti il problema di quale discarica avrebbe potuto ospitare tanto materiale da smaltire. La soluzione è arrivata dal mondo scientifico e culturale. Tanti i musei di storia naturale che hanno chiesto lo scheletro dei cetacei. Per questo le carcasse non saranno distrutte, ma sezionate e depositate in una cava, che sarà messa in sicurezza, e sepolte da uno strato di terra e calce. Al termine del processo di decomposizione delle carni, gli scheletri saranno recuperati e affidati a chi ne ha fatto richiesta. Il sito individuato per questa operazione, che non costerà meno di 150mila euro, è una cava a due km da Cagnano Varano.
Vincenzo D’Errico
Intanto vi lascio ad una riflessione che nasce da un commento lasciato ad uno dei tanti video su youtube sul fatto:
Nessuno ha interesse a salvare i capodogli arenati, ma non serve ucciderli per ottenere la loro preziosa AMBRA GRIGIA. Basta avere un po di fortuna e trovarne più di 10 chili su una spiaggia, Il valore del vomito?Più di 600.000 euro. La sostanza viene usata soprattutto per fabbricare profumi: un solo grammo costa tra i 20 e i 65 dollari. Invece a noi diranno ke è stato un bene, visto ke ci sono poke ricerke su questi cetacei e i loro skeletri serviranno agli istituti ke potranno analizzarli.
Che pensare?
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