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Il calendario della biodiversità di alberi e frutti del Gargano

Il calendario, come mezzo che è utile, non solo per l’utilizzo classico, ma questa volta per approcciarsi ad un tema nuovissimo: la BIODIVERSITA’, intesa come caratteristica determinante della vita (varietà di specie animali e vegetali, di habitat naturali, di biocenosi e di geni) e base importante per l’esistenza e le attività dello stesso uomo.

Il tema non è casuale: il 2010 è l’anno mondiale della biodiversità delle
Nazioni Unite (ONU)
, con il grande obiettivo di frenare la riduzione a cui essa è esposta. Abbiamo perso non solo vita spontanea ma stiamo per perdere definitivamente anche la diversità di specie e varietà agrarie (biodiversità alimentare).

In questo calendario vogliamo trattare di biodiversità alimentare, appunto, e cioè di quelle entità biologiche, i frutti, quale prodotto della secolare azione dei nostri contadini e che si è impoverita drasticamente: mangiamo non più di 4 tipi di mele, più o meno in tutti i paesi sviluppati; i nostri nonni mangiavano fino a 40 varietà diverse. Nell’arco di un quarantennio sulle nostre tavole si è persa questa diversità.

Ma gli alberi ancora restano, per fortuna, per ricostruire storie, tradizioni, per poter salvare frutti, sapori, entità biologiche: è l’Archeologia degli alberi, dei loro frutti dimenticati, dei Frutti Antichi. Basta andare indietro di due generazioni e già si può parlare di antichità. I frutti antichi sono quelli che nell’arco di questi ultimi 30-40 anni hanno conosciuto un lento, silenzioso e graduale abbandono con l’affermazione della frutticoltura moderna o di quella cosiddetta industriale che ha investito solo marginalmente il Gargano, rivelandosi oggi uno straordinario serbatoio di frutti antichi, la struttura fondamentale della sua agricoltura che ha radici lontane.

Non è nostalgia del passato: perdiamo geni, sapori, conoscenze, risorse con sicure prospettive economiche (prodotti tipici) che possono servire al nostro Gargano.

È questa l’idea della Banca di Credito Cooperativo di San Giovanni Rotondo, “la Banca con radici profonde nel territorio”.

L’autore del calendario (foto e testi) è Nello Biscotti insegnante, naturalista di professione (botanico), che da anni dedica le sue energie allo studio della biodiversità vegetale del nostro Gargano.

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