La Croazia e le isole della Dalmazia nella prossima stagione estiva potranno essere raggiunte partendo dal porto turistico di Rodi Garganico. Sarà infatti attivo un servizio di collegamento due volte alla settimana. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale della cit tadina garganica ha votato al l’unanimità, senza distinzioni tra centrosinistra e centro destra, la proposta del sindaco, Carmine D’Anelli di ampliare l’offerta affiancando ai collegamenti per le Isole Tremiti anche quelli con la Croazia. Sarà la società Ltm di Termoli a garantire i collegamen ti in circa due ore e mezza con l’isola di Korcula, e l’isola di Kvar il martedì e il mercoledì. Sarà utilizzato un catamarano jet che potrà trasportare 400 passeggeri in ogni viaggio. L’obietti vo è intercettare i turisti mordi e fuggi, quelli che come accade per le Tremiti vanno e tornano in giornata; ma soprattutto fare di Rodi un punto di imbarco per chi trascorre una settimana o più di ferie in Croazia. Entrato in funzione il 25 luglio scorso, il porto turistico di Rodi Garganico è al momento nell’Adriatico il punto più vicino alla costa della Cro azia.
Il progetto di attivare questo nuovo servizio di collegamento era stato preannunciato proprio durante la cerimonia di inaugurazione del porto cinque mesi fa. «Proseguiamo sulla strada intrapresa. Il nostro obiettivo non era solo quello di costruire un porto turistico ma di attivare una delle tante autostrade del ma re», spiega il sindaco D’Anelli che ha voluto il coinvolgimento del Consiglio comunale nonostante non fosse necessario questo tipo di passaggio amministrativo. «Il porto è di Rodi e del Gargano. Su questo tipo di scelte che riguardano la comunità e il territorio non possono esserci divisioni», spiega D’Anelli.
Da luglio a settembre il porto turistico di Rodi ha visto 300 transiti, un risultato giudicato positivo dal Comune e dalla società di gestione per un punto d’approdo al suo esordio. «I collegamenti con la Croazia non nascono con l’obiettivo di consentire ai nostri turisti di poter trascorrere una giornata o 48 ore sul l’altra sponda dell’Adriatico, ma di creare un rapporto proficuo con la Dalmazia tra i loro operatori turistici e i nostri – aggiunge il primo cittadino – e, perché no, far conoscere anche i nostri prodotti come si faceva nel novecento con le arance degli agrumeti di Rodi e Vico». Quest’estate si faranno dunque le prove generali per verificare se il collegamento con le isole della Dalmazia funziona e quanto interesse c’è. Il Comune infatti non esclude che sia possibile pensare in futuro anche ad un col legamento settimanale nel corso di tutto l’inverno. «E’ presto per dirlo, ma dobbiamo lavorare anche guardando a questo tipo di prospettiva».
Antonella Caruso
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