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Nel corso del 2007 l’Amministrazione Regionale ha avviato la redazione di un nuovo Piano Paesaggistico, coerente con le recenti innovazioni legislative, con l’obiettivo di realizzare uno strumento capace di riconoscere i principali valori del territorio della Regione, di definirne le regole d’uso e di trasformazione e di stabilire le condizioni normative e progettuali per la costruzione del paesaggio.
Il paesaggio è un bene comune
Il paesaggio ha il valore di un patrimonio che deve essere continuamente riprodotto mediante azioni di conservazione, valorizzazione, riqualificazione, progetto. Il paesaggio storico è ricco di idee, di invenzioni, di azioni, ma non dovrebbe essere inteso solo come una raccolta di beni di eccezionale bellezza e rarità; il paesaggio a indagato e decifrato come specchio dell’identità e dell’anima dei luoghi. Se lo si osserva così, il paesaggio storico è un giacimento straordinario di saperi e di culture d’uso del territorio. A volte quelle culture appaiono dormienti, soffocate da visioni individualistiche, economicistiche e contingenti; ma è proprio appoggiandosi su di esse che si può immaginare un futuro denso di valori collettivi e condivisi.
Il paesaggio è un ponte tra il passato e il futuro
La riflessione sul paesaggio consente alla cultura locale di ripensare se stessa e di ancorare l’innovazione alla propria identità. I paesaggi pugliesi, prodotti nel tempo lungo della storia da coloro che li hanno abitati e che li abitano, costituiscono il patrimonio sul quale fondare un futuro durevole e sostenibile della Regione non solo dal punto di vista ambientale, territoriale e urbano, ma anche dal punto di vista sociale e culturale. L’obiettivo del Piano è costruire regole condivise di trasformazione del territorio che consentano di mantenerne e svilupparne l’identità, i valori, e che ne elevino la qualità ecologica, paesaggistica e insediativa.
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