Ammontano a oltre un milione di euro i reperti archeologici sequestrati in provincia di Foggia dai carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari e dai colleghi del comando provinciale di Foggia.
Il blitz è partito dopo una segnalazione della Interpool su un personaggio della provincia di Foggia che era stato fermato in Germania con alcuni reperti archeologici. Dopo quella segnalazione i militari dell’Arma hanno effettuato 23 perquisizioni, di cui 19 in Capitanata, in particolare tra Orta Nova, Stornara, Stornarella e Cerignola. Altre perquisizioni sono state effettuate a Milano, Torino e nella provincia di Avellino.
Al termine dell’operazione i carabinieri hanno denunciato all’autorità giudiziaria diciotto persone con l’accusa di impossessamento e ricettazione di beni culturali appartenenti allo Stato. I reperti archeologici recuperati dagli investigatori risalgono al III-IV secolo avanti Cristo. Nel particolare sono stati sequestrati 619 manufatti in ceramica, 32 monete, 7 manufatti in metallo tra cui 2 asce, 23 oggetti in pasta vitrea e 61 sacchi contenenti migliaia di frammenti riconducibili a reperti archeologici. La maggior parte dei reperti sono stati recuperati nelle abitazioni dei tombaroli ma anche in abitazioni di ricettatori tra cui anche alcuni imprenditori della provincia. Nel corso delle perquisizioni, inoltre i carabinieri hanno anche recuperato due metal detector e numerosi attrezzi da scavo.
teleblu.info
Discussione
Non c'è ancora nessun commento.