Carpino Folk Festival’09: intervista a Luciano Castelluccia
di Antonio Basile
Inizia la bella stagione, il Gargano e i suoi luoghi storici iniziano a riempirsi di gente, le serate si fanno più calde e l’aria inizia a profumarsi di un’adrenalina tutta particolare. Un’adrenalina che si respira solo sotto il cielo estivo di Carpino e che cresce per diventare meravigliosamente insopportabile nei giorni precedenti il più grande evento che riguarda questo territorio. Il Carpino Folk Festival non è semplicemente un festival musicale ma un vero e proprio punto di riferimento per il panorama musicale. Riconosciuto unanimemente come il festival di musica popolare e delle sue contaminazioni di maggior qualità in Italia, e tra i più apprezzati a livello internazionale è, per chi vive (e non) sul Gargano, un appuntamento imperdibile. Impossibile descrivere l’atmosfera che si respira a Carpino nella settimana più caratteristica e divertente, impossibile dire quello che il Carpino Folk Festival rappresenta per chi l’ha conosciuta, e pian piano apprezzato fino ad innamorarsene follemente. Una manifestazione che negli anni ha cambiato volto e alla quale Carpino lega, ormai visceralmente, il suo nome. Al telefono è Luciano Castelluccia (Direttore Artistico Carpino Folk Festival) a rispondere alle mie domande con passione ed entusiasmo che più di tutto il resto hanno caratterizzato, e caratterizzano ancora dopo quasi quattordici anni, questo festival.
Luciano, il Carpino Folk Festival arriva al suo 14esimo compleanno. Qual è la fortuna della sua formula?
Dal 1996 la manifestazione ha sicuramente modificato aspetto nella formula, ma non ha mai abbandonato lo spirito e l’identità che fin dall’inizio ne hanno fatto, insieme alla qualità delle proposte artistiche, la fortuna. E questa è sicuramente una peculiarità, che il Carpino Folk Festival ha conservato gelosamente, e che ancora oggi, assieme al sempre altissimo standard del cartellone, è alla base del suo grande successo. Il Carpino Folk Festival nasce da un’illuminazione di Rocco Draicchio, musicista carpinese appassionato di tradizioni, che si realizza in pochissimi mesi. Allora la formula era molto diversa e trovava i suoi elementi vincenti nel fatto di essere il primo festival di musica popolare della Puglia, ma soprattutto nel fatto di essere lo strumento attraverso cui riemergevano tradizioni musicali in via di estinzione.
Da allora la musica popolare ne ha fatta di strada ed oggi è al centro del dibattito sull’Intangible Cultural Heritage, e festival di questo tipo nascono in tutta Italia.
Il presente ci parla di una manifestazione che continua a non fa pagare nessun biglietto e che considera la musica un patrimonio condiviso.
Personalmente, penso che, al di là dei cambiamenti riguardanti l’organizzazione, la sua fortuna si debba proprio all’intreccio di musica e ambienti che diventano un tutt’uno creando suggestioni inedite e uniche.
Quali le novità di quest’edizione?
A livello tecnico e organizzativo la struttura del festival resta pressoché invariata con i concerti gratuiti in Piazza del Popolo e i momenti letterari e teatrali nei quartieri caratteristici della Città. La novità più grande riguarda i rapporti con le altre realtà Festivaliere della Capitanata, unitesi nel Consorzio 5FSS, e le collaborazioni instaurate con altre istituzioni musicali del territorio. Poi ci sono tante piccole novità che sono quelle che ci caratterizzano e si traducono in altrettante produzioni originali. Ma diremo più avanti in un’apposita conferenza stampa.
Qualche anticipazione sul cartellone?
Tanti i nomi previsti per quest’edizione 2009. Star indiscusse della riproposta e naturalmente i cantatori e cantori della musica popolare italiana si alterneranno sul palco di Piazza del Popolo e nelle strade adiacenti dove il Festival si svolgerà dal 2 al 9 Agosto. Nomi non ne possiamo ancora fare, ma possiamo anticipare che estingueremo un debito contratto con il pubblico la scorsa edizione e faremo un omaggio ad uno dei più grandi artisti italiani artefice tra le altre della rinascita del Folk Revival degli anni’90.
Nei prossimi giorni pubblicheremo il bando per la II Edizione del Premio Fotografico Rocco Draicchio. Quindi seguiranno le informazioni per le iscrizioni ai nostri laboratori di danza, chitarra battente e Percussioni.
Infine consegneremo alla stampa uno studio condotto per valutare l’impatto economico del festival che ha calcolato il beneficio economico goduto dalla sola area del Gargano.
I dati concreti che emergono ci dicono che il Carpino Folk Festival, nato come occasione per la comunità locale di misurarsi con il proprio patrimonio, rafforzando il senso di identità e il tessuto delle relazioni umane, è divenuto, anche e soprattutto, una grande risorsa economica e turistica che va sostenuta e tutelata seriamente dalle amministrazioni locali e dagli imprenditori del territorio.
Per tenervi aggiornati seguite il portale dell’Associazione Culturale: www.carpinofolkfestival.com
Ufficio Stampa
Associazione Culturale Carpino Folk Festival
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