I test clinici effettuate nei giorni scorsi per conto dell’ assessorato di Tommaso Fiore hanno segnalato una presenza "preoccupante" di tossine dell’ alga tossica all’ interno delle cozze analizzate. A suggerire al tavolo permanente convocato da Fiore di estendere i controlli anche all’ esterno delle diga è stato l’ evento catastrofico dello scorso 23 aprile. Una pioggia senza precedenti obbligò i gestori della diga di Occhito ad aprire le paratieea far defluire in mare milioni di metri cubi di acqua infestata dall’ alga tossica.
L’ assessore Tommaso Fiore, ieri, però, invitava alla calma: «È vero – ha detto – abbiamo riscontrato una presenza di tossine dell’ alga tossica, ma per sospenderne la vendita avremmo aspettato di sottoporre le analisi all’ Istituto superiore di sanità. Abbiamo proceduto subito solo perché nei mitili analizzati abbiamo trovato anche traccia di salmonellosi».
Le cozze sono due volte pericolose ma è la presenza delle tossine dell’ alga rossa a preoccupare di più gli esperti. «Se i dati delle analisi troveranno conferma questo potrebbe essere il primo caso in Italia di cozze marine infestate dall’ alga tossica», ha spiegato ieri il direttore dell’ Arpa, Giorgio Assennato. «Un’ anomalia – ha ipotizzato il professore – che può essere spiegata solo alla luce dell’ eccezionale sversamento della diga nel mare Adriatico».
Solitamente, infatti, l’ alga rossa infetta solo i pesci e frutti di mare di acqua dolce. Per questo, dall’ assessorato alla Salute, stanno seguendo con grande attenzione lo strano caso delle cozze foggiane per capire se possa interessare anche ad altri allevamenti di mitili. Ieri Fulvio Longo, dirigente del settore Prevenzione della Regione, è volato a Roma per consultare gli esperti dell’ istituto superiore di sanità sul caso alga rossa.
L’ assessore Fiore ha preferito non rendere noto l’ esito dell’ incontro con gli esperti del settore per "non creare inutili allarmismi". «Le informazioni sulle analisi che stiamo compiendo in questi giorni saranno rese pubbliche il prossimo 18 maggio – ha annunciato – quando i dati raccolti, ormai stabilizzati nel tempo, saranno sottoposti al tavolo permanente aperto in assessorato». Ma, in Puglia è già scattata la psicosi. «Il blocco della vendita dei mitili desta grande preoccupazione – hanno scritto in una nota i vertici degli Ambientalisti democratici di Foggia – la stagione irrigua è ormai partita e l’ acqua di Occhito, senza passare per i filtri al carbonio attivo destinati solo al potabile, sta silenziosamente attraversando i campi della Capitanata per irrigare i prodotti agricoli che arriveranno a breve sulle tavole dei foggiani. La Regione intervenga subito, prima che l’ alga rossa comprometta per sempre il principale serbatoio idrico della Puglia». – (p. rus.)
…lu dcev ji….
Ecco ripresentarsi puntualmente, come ogni stagione estiva, la psicosi generale creata ad hoc contra gargano….iniziavo a preoccuparmi!
Ora mi sento tranquillo!
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