A Carpino gemellaggio fra pizziche e tarante
Lucia la Gatta
Quattro giorni all’inse gna del folklore tra tarantelle garganiche e pizzica salentina. Una full immersion nel nome della danza etnica che attraverso queste due forme di danza più conosciute della Puglia, passa anche attraverso i balli ottocenteschi popolari: scozio, quadriglie, valzer fiorato e scotis di Cutrofiano.
Le sonorità calde e solari proposte dalla nostra musica tradizionale non hanno nulla da invidiare alla più conosciuta musica commerciale e per questo il Carpino Folk Festival ha organizzato «Le tarantelle del Gargano e la pizzica pizzica salentina», un incontro con la cultura popolare pugliese che culminerà con la premiazione del concorso fotografico – premio Rocco Draicchio: «Carpino Folk Festival e il patrimonio immateriale del Gargano». I laboratori avranno inizio giovedì 30 aprile per concludersi domenica 3 maggio. Iscrizioni entro il 23 aprile.
Il nome «tarantella» deriva probabilmente dalla «taranta», termine dialettale delle regioni meridionali italiane per designare la tarantola, un ragno velenoso diffuso nel‘l’’Europa meridionale. Dunque il ballo della tarantella è in parte legato alla terapia del morso della tarantola. La tradizione affidava al veleno di questo ragno effetti diversi, a seconda delle credenze locali: malinconia, convulsioni, agitazione. Chi veniva morso o credeva di essere stato morso da una tarantola ricorreva alla pratica sfrenata della danza, fino l’espulsione del veleno attaverso sudori ed umori. La «pizzica pizzica», è una danza tradizionale del Salento, fa parte della grande famiglia delle tarantelle
Info e iscrizioni: 0884 326145 dalle 10.30 alle 13 e dalle 16 alle 19, oppure 347/9012313.
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