L’unica etichetta di popular music attiva a Cremona, “città della musica”, dopo l’ottimo ritorno sulle scene discografiche dello storico gruppo I Giorni Cantati di Calvatone, documenta l’esperienza di una giovane band originaria del Salento, terra salita in anni recenti alla ribalta delle cronache del folk (e non solo).
I Khaossia, sestetto che tradisce sin dal nome la sua vocazione ‘world’, prende spunto dal fenomeno dell’emigrazione per collegare idealmente l’esperienza di alcuni dei suoi musicisti, trapiantati a Cremona per frequentare la facoltà di Musicologia, a quella di Ignatius Jerusalem, maestro di Cappella del Settecento che dalla nativa Lecce emigrò per affermarsi in Messico come compositore di musica sacra.
Luca Ferrari
“A noi è toccata una sorte analoga a quella di Ignatio”, precisa il gruppo nelle note. “Abbiamo lasciato il Meridione alla ricerca di prospettive culturali differenti con cui confrontarci e di orizzonti conoscitivi più ampi per arricchirci, rinfrancati, talvolta inconsapevolmente, da quella solare semplicità delle nostre radici. Al nostro illustre conterraneo, e purtroppo tanto poco considerato nella sua terra natia quanto ammirato nel panorama musicale internazionale, abbiamo voluto dedicare un tributo minimo, rivisitato dal Tempo, dal genere e dal nostro modo personale, certi che un animo lungimirante come il suo non se ne sarebbe certo avuto a male, anzi ne sarebbe piuttosto divertito”.
Dei sedici pezzi in scaletta (l’ultimo una traccia in DVD dal vivo a Parigi), infatti, due sono arie brevi tratte dal catalogo di Jerusalem, una dal repertorio di un altro compositore rinascimentale, Leonardo Leo, anch’egli pugliese (nacque a S. Vito dei Normanni, Brindisi nel 1694): brani strumentali di grande suggestione che tradiscono i forti legami con il popolare.
Il resto dell’album riprende con sufficiente abilità e piglio pagine della tradizione (“Lu rusciu te lu mare”, “Il Guarracino”, “Fiore di tutti i fiori”, “Tarantella del Gargano”, “Sutt’acqua e sutta ientu”, altrove conosciuta come “Rondinella”…), e altre meno frequentate (come la deliziosa “Damme nu ricciu”), lasciando purtroppo che sia ancora una volta (e per quanto ancora?) la pizzica a rappresentare l’idea popolare di Salento (recentemente neanche la rivista “World Music”, nella bella collana Tribù Italiche, dedicando il CD alla Puglia ha saputo resistere alla tentazione…).
Un’enfasi eccessiva nell’intonazione delle voci femminili, modellate sullo stereotipo di voce popolare meridionale che è andato affermandosi in questi anni, e una pervasiva rigidità nell’esecuzione dei brani attenuano le potenzialità di un progetto senza dubbio interessante, che proprio a partire dalla scelta del repertorio avrebbe potuto suscitare maggiore curiosità.
Limiti giustificabili, comunque, considerato che si tratta della prova d’esordio in un ambito, quello folk, in cui certe diffuse stereotipie sembrano limitare sempre più un approccio creativo e coraggioso dell’espressione…
(16 gennaio 2007)
●I brani del disco:
1. “Pizzica originaria in La minore” (trad.)
2. “Fiore di tutti i fiori” (trad.)
3. “Aria” (Ignatius Jerusalem)
4. “Sutt’acqua e sutta ientu” (trad.)
5. “Tarantella del Seicento – Il Guarracino” (trad.)
6. “Tarantella alla Sannicandrese” (trad.)
7. “Aria” (Leonardo leo)
8. “Lu rusciu te lu mare” (trad.)
9. “Damme nu ricciu” (trad.)
10. “Quant’ave” (trad.)
11. “Aria” (Ignatius Jerusalem)
12. “Tarantella del Gargano” (trad.)
13. “Lu sule calau calau” (trad.)
14. “Lu tambureddhu miu” (trad.)
15. “Tre donne belle” (trad.)
16. “Live in Paris” (DVD track)
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Il cd e’ carino…lo consiglio a tutti gli amanti del genere folk.
Veronica De Giorgio
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Ho sentito il cd con attenzione essendo un appassionato di musica popolare salentina. Devo dire che mi e’ piaciuto anche se mi aspettavo qualcosina di piu’. Cmq complimenti al gruppo…Houver (Saarbrucken,GER)
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Questa si che e’ musica!!!
Katerina da Pisticci
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Ακουσα το cd! Φανταστικο..
Ελπιζω το επομενο να κυκλοφορησει συντομα…πολλα φιλια στο γρουπ!!!
Γιωργος Παππας (Ioannina, Greece)
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El cd me ha gustado mucho..Sus ritmos y sonoridades me han encantado!Muy bonito (Eliana, Granada, Espana)
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Mandatemene una copia.
se mi scrivete a info@carpinofolkfestival.it vi mando il mio indirizzo di casa.
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premetto che non sono esperta di musica e forse non potrei essere nemmeno obiettiva nel giudizio, considerando che conosco tutti i membri del gruppo. Mi limiterò quindi a dare un piccolo suggerimento per il primo ascolto, così, almeno per me, si riesce a cogliere tutta l’energia di questo album.
Prendete quel momento della giornata in cui l’unica cosa che avete voglia di fare è rilassarvi (c’è sempre quel momento in una giornata), mettetevi comodi, introducete il cd alla canzone 3-Ignatius Jerusalem, aria, il flauto vi condurrà in un”atmosfera sognata e nella giusta dimensione. Passate alla 12-Tarantella del Gargano e ascoltate le emozioni che suscita. ora alzatevi e improvvisate qualche passo, canticchiate qualche parola, lasciandovi trasportare da Fior di tutti i fiori, con tutta la sua forza e energia.
bene, ora siete pronti per ascoltare l’album dall’inizio, lo divorerete dalla prima all’ultima canzone. Buon ascolto
elena
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….mi e’ piacuto.
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Operazione “rara” (mettere insieme musica antica e musica popolare salentina è indice di coraggio), “piacevole” (godibile nell’ascolto, suonata da professionisti), “inaspettata” (ci voleva il Consorzio Produttori Cremonesi per scoprire questa piccola perla musicale salentina?).
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