Grazie ad Anima Mundi, etichetta-negozio di Otranto nata solo pochi anni fa (http://www.suonidalmondo.com), Ghetonìa approda alla seconda produzione ufficiale dopo alcuni, eccellenti album realizzati in edizioni di fortuna (allegati, autoproduzioni…).
Confermando i precedenti lavori – in particolare il bellissimo "Per Incantamento" del 2004 – che impongono il gruppo come uno dei migliori, più seri e originali della scena salentina, “Terra e sale” è un piccolo capolavoro di musica del nostro tempo, radicato fortemente nella tradizione grika (lingua ancora oggi parlata nell’area della Grecia salentina) e aperto all’incontro con le forme di un contemporaneo attraversato da suggestioni colte e tradizioni altre.
Tredici brani, quattro su musiche composte da Salvatore Cotardo (sax soprano e clarinetto del gruppo), il più di “anonimo popolare”, una sola caduta di stile ("Praison Jelonta", con il coro di alunni dell’Istituto Comprensivo di Martano e Carpignano Salentino) per un disco che non esitiamo a considerare tra i più riusciti degli ultimi anni per maestria esecutiva, varietà del repertorio, forza e autenticità espressiva.
La poetica dell’opera riassunta dalle parole del pittore Ruggero D’Autilia nelle note del booklet allegato:
da Luca Ferrari
“E’ terra. Terra degli ulivi nelle notte disseminate di stelle, tra l’acqua benedetta e l’acqua salata –un’acqua di amarezza quest’ultima – l’acqua mara che non rende fertile.
E’ terra. Madre e femmina, persuasa dalla vanga e dall’aratro, fecondata dalla pioggia, dalle lacrime e dal sangue, seme del cielo e dell’uomo.
Ed è sale. Sale che sana la malia ma che rende sterile la terra; è comunione e legame:si divide il sale come si divide il pane. E’ fuoco liberato dalle acque. Vampa che si cela.
Occhi, come pozzi che raggiano sul fondo, nervi dei piedi e delle mani, la grazia dei lini con la greca, la pazienza delle dita nell’intreccio a rose dei capelli grigi, la pazzia delle cicale, la terra, il sale”.
Oltre le suggestioni di una terra ispiratrice, ancora parzialmente “storica” (ma chi è stato come noi in quell’area non può non essere rimasto abbagliato dai forti, peculiari contrasti del paesaggio…) , il disco regala forti suggestioni klezmer (“Terra e sale”, “Aspro E’ To Xartì”), greche (“Panta S’Agapisa”, l’eterna “Kalì Nifta”, già proposta in passato su disco e da sempre nel repertorio live del gruppo), popolari salentine (“Oriamu Pisulina” e lo splendido ‘classico’ “Rindineddha Ci Rindini Lu Mare”, qui un capolavoro!), addirittura operistiche (“Oh se la pena”), con la voce roca dal registro medio di Emanuele Licci accompagnata da sonorità dall’influenza folk-jazz e colta (accenni che richiamano la scuola francese del primo Novecento), dall’equilibrio davvero raro e dalla calda, onesta comunicativa.
(16 settembre 2006)
GHETONIA
Roberto Licci – voce e chitarra acustica
Emanuele Licci – voce e chitarra classica
Salvatore Cotardo – sax soprano e clarinetto
Massimo Pinca – contrabbasso
Antonio Cotardo – flauto traverso
Admir Shkurtaj – fisarmonica
Franco Nuzzo – percussioni
DISCOGRAFIA
“Mara l’acqua” (cassetta – autoproduzione, 1993) esaurita
“Agapiso” (cassetta – autoproduzione, 1993) esaurita
“Malìa” (cassetta – autoproduzione, 1993)
“Per incantamento” (CD – autoproduzione, 1995)
“Grecia Salentina” (CD – autoproduzione, 1997)
“Mari e Lune aEst del Sud” (CD – autoproduzione, 1999) esaurito (ristampato come Radici Music Records RMR-106 nel 2002)
“Krifi” (CD – Editrice Conte di Lecce, 2001)
“Per Incantamento” (CD – Anima Mundi-Planet Music Studios PM25, 2004)
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“E’ terra. Terra degli ulivi nelle notte disseminate di stelle, tra l’acqua benedetta e l’acqua salata –un’acqua di amarezza quest’ultima – l’acqua mara che non rende fertile.
E’ terra. Madre e femmina, persuasa dalla vanga e dall’aratro, fecondata dalla pioggia, dalle lacrime e dal sangue, seme del cielo e dell’uomo.
Ed è sale. Sale che sana la malia ma che rende sterile la terra; è comunione e legame:si divide il sale come si divide il pane. E’ fuoco liberato dalle acque. Vampa che si cela.
Occhi, come pozzi che raggiano sul fondo, nervi dei piedi e delle mani, la grazia dei lini con la greca, la pazienza delle dita nell’intreccio a rose dei capelli grigi, la pazzia delle cicale, la terra, il sale”.
Oltre le suggestioni di una terra ispiratrice, ancora parzialmente “storica” (ma chi è stato come noi in quell’area non può non essere rimasto abbagliato dai forti, peculiari contrasti del paesaggio…) , il disco regala forti suggestioni klezmer (“Terra e sale”, “Aspro E’ To Xartì”), greche (“Panta S’Agapisa”, l’eterna “Kalì Nifta”, già proposta in passato su disco e da sempre nel repertorio live del gruppo), popolari salentine (“Oriamu Pisulina” e lo splendido ‘classico’ “Rindineddha Ci Rindini Lu Mare”, qui un capolavoro!), addirittura operistiche (“Oh se la pena”), con la voce roca dal registro medio di Emanuele Licci accompagnata da sonorità dall’influenza folk-jazz e colta (accenni che richiamano la scuola francese del primo Novecento), dall’equilibrio davvero raro e dalla calda, onesta comunicativa.
(16 settembre 2006)
GHETONIA
Roberto Licci – voce e chitarra acustica
Emanuele Licci – voce e chitarra classica
Salvatore Cotardo – sax soprano e clarinetto
Massimo Pinca – contrabbasso
Antonio Cotardo – flauto traverso
Admir Shkurtaj – fisarmonica
Franco Nuzzo – percussioni
DISCOGRAFIA
“Mara l’acqua” (cassetta – autoproduzione, 1993) esaurita
“Agapiso” (cassetta – autoproduzione, 1993) esaurita
“Malìa” (cassetta – autoproduzione, 1993)
“Per incantamento” (CD – autoproduzione, 1995)
“Grecia Salentina” (CD – autoproduzione, 1997)
“Mari e Lune aEst del Sud” (CD – autoproduzione, 1999) esaurito (ristampato come Radici Music Records RMR-106 nel 2002)
“Krifi” (CD – Editrice Conte di Lecce, 2001)
“Per Incantamento” (CD – Anima Mundi-Planet Music Studios PM25, 2004)
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