GRANDE SUCCESSO DELLA TRANSUMANZA DIGITALE: RAGGIUNTA QUOTA 200 MILA SPETTATORI
Antonio Facenna: di quel poco che la terra offre bisogna sempre trarre il meglio
A causa dei divieti posti allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, lo scorso 25 aprile si è svolta un’edizione speciale della festa della transumanza tutta in digitale.
“Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio” scriveva Antonio Gramsci nelle sue “Lettere dal carcere” e gli organizzatori sono voluti partire proprio da lì, dall’inizio, da un rito ancestrale ed antico com’è la transumanza.
Sabato 25 aprile quindi “transumando” digitalmente con le vacche podoliche del Gargano si è svolto un lungo racconto live con interventi video, oltre che dei protagonisti e degli amici di Antonio Facenna, anche di artisti, scrittori, giornalisti e ospiti che hanno partecipato donando se stessi gratuitamente.
Tutti gli interessati a questa sperimentazione hanno potuto seguire l’evento comodamente e in sicurezza da casa collegandosi alla pagina ufficiale del Carpino Folk Festival (https://www.facebook.com/CarpinoFolkFestivalUfficiale)
E dè stato proprio come l’avevano descritta quelli dell’Associazione Culturale Carpino Folk Festival : vivere nei luoghi che amiamo pur essendo distanti impossessandoci di una dimensione sospesa nuova in cui attori, vicende, bisogni, pur non mescolandosi davvero, si sono sincronicamente incrociati per raccontarsi e mettere in relazione i luoghi reali.
La giornata è stata divisa in blocchi come se fosse una vera festa della transumanza. Raduno dei partecipanti alle 6 del mattino. Raggiunta la partenza si è assistiti all’arrivo delle vacche podoliche e al rito della campana. Quindi è partito il cammino verso la destinazione. Durante questo cammino i racconti dei partecipanti lungo il tragitto, il senso della parola transumanza, la transumanza come cammino, la transumanza come rito popolare, la transumanza come festa culinaria, la transumanza come momento per stare in armonia e nel rispetto della natura, la transumnza per stare insieme e per cantare e suonare. Il tutto intervallato da blocchi di live che rilanciavano la programmazione e l’attenzione dei partecipanti.
“Sono chiusa in casa, da sola, da più di due mesi – scrive una delle più fedeli partecipanti – eppure oggi mi sento parte di un tutto, ho come la sensazione di condividere queste esperienze con i tanti amici che sono lontani da me, ma solo fisicamente perché in realtà sento che siamo connessi, non solo attraverso la rete internet, c’è qualcosa di più profondo che ci lega. Questa è la rivoluzione che il CFF e la transumanza digitale sono riusciti a mettere in atto. Ho addosso la stessa sensazione che avevo nel 2014 e nel 2016, trasformata, rinnovata; i racconti, le storie di questa transumanza 2020 non sono stati, per me, meno suggestivi e travolgenti. È un percorso più profondo. Questo isolamento forzato mi ha insegnato che ci sono forme diverse di bellezza e la transumanza digitale ha saputo cogliere appieno questa sensazione. … La transumanza è un viaggio che ciascuno di noi può compiere; alla fine del viaggio, pur avendo tracciato le stesse strade, ciascuno porterà a casa sensazioni ed esperienze diverse”.
Ma arriviamo ai numeri . Fin dalle prime ore l’evento viene seguito con curiosità da una moltitudine di frequentatori del social per eccellenza. A fine giornata come rilevato dagli insights della pagina facebook saranno oltre 200 mila gli spettatori che hanno seguito la giornata di programmazione in diretta. Moltissimi quelli che si sono aggiunti per la forza virulenta del social nelle ore successive. Un grande successo con 28 mila tra clic sui post, reazioni, commenti e condivisioni in 16 ore di diretta e grazie a 50 contributi video di: Francesco A.P. Saggese da Cremona, Alessandro Scillitani da Reggio Emilia, Enzo del Vecchio da Bari, Enza Pagliara e Dario Muci dall’Australia, Daniele de Michele “Don Pasta” da Parigi, Franco Arminio da Bisaccia, Giovanni Rinaldi da Cerignola, Teo Ciavarella da Bologna, Gli amici di Antonio Facenna, Antonio D’amico da San Severo, Stefano Mariotti da Cortona da Arezzo, Libero Ratti da Vieste, Pio Gravina da San Giovanni Rotondo, Gaetano Branca da Carife (AV), Nello Biscotti da Vico del Gargano, Pachamama “Riserva Moac” da Bojano (Molise), Livio e Manfedi da Bisaccia, Francesco Fodarella da Ariano Irpino, Giuseppe Spedino Moffa da Campobasso, Riccardo dell’Orfano da Milano, Peppe Totaro “Tarantula Garganica” da M. Sant’Angelo, Nicola Gentile e Rosa Menonna “Cantori di Carpino”, Luca D’apolito da Ischitella, Enzo Cavalli da Firenze, Denny Ritrovato da Apricena, Giovannangelo de Gennaro da Borgo di Sovereto (Bari), Giuliana de Donno da Matera, Gabriella Aiello da Roma, Maristella Martella da Lecce, Antonio Pio Steduto “cantori e Suonatori di San Giovanni Rotondo, Siggnor Libbrec’n “Francesco Alaura” da Peschici
La Transumanza Digitale 2020 è un evento ideato da Luciano Castelluccia, che ne ha curato anche la direzione artistica ed è stato promosso e organizzato dall’Associazione Culturale Carpino Folk Festival in collaborazione con: Ferrovie del Gargano, Like Guida Enogastronomica, Masseria Facenna – Carpino, Amara terra mia – Storia di storie del Gargano, Qualeformaggio.it, CdP Service.
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