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Cinema e Turismo – Il cinema nel Gargano

la legge carpinoChi conosce il Gargano come luogo da anni apprezzato per la villeggiatura, forse non sa che questo territorio da lungo tempo è stato preferito anche per girare importanti film da parte di registi e produttori cinematografici. E cinema e turismo spesso si sono incontrati in questo bellissimo territorio del sud Italia. Quando nel 1958 Gina Lollobrigida partecipa – nel ruolo della giovane e sensuale Marietta – alle riprese a Porto Manacore ed a Rodi Garganico del film «La Legge (La loi)», diretta da Jules Dassin, estratto dal romanzo di Roger Vailland, arriva sul promontorio una troupe del cinegiornale ‘’Caleidoscopio Ciak’’ e realizza un servizio relativo alla pellicola, poi proiettato nelle sale Italiane il 6 Novembre. Appaiono le (antiche) macchine da presa, il ciak e le attrezzature. È inquadrato anche Marcello Mastroianni. Ma l’attrice – qui nel suo unico set in Puglia – aveva rapporti con questa regione già da lungo tempo, tanto che nel 1950 era stata la protagonista del film «Alina», diretta dal regista Giorgio Pàstina, nativo di Andria, e prodotto da Arrigo Atti, per la casa cinematografica barese ‘’Acta Film’’ dei fratelli Atti.

Ma la storia della cinematografia nel promontorio era iniziata oltre un secolo fa ed ha coinvolto progressivamente Manfredonia, Vico del Gargano, Monte Sant’Angelo, Peschici, Carpino, Mattinata, Lesina e Sannicandro Garganico, oltre alla stessa Rodi ed alle Isole Tremiti. Al di fuori del Gargano si è iniziato a girare anche in altre due località della Daunia: Lucera e Cerignola. Questo per fermarci al 1968, anno che segna il punto finale di questa breve storia. Ma andiamo per ordine ed esaminiamo i primi dieci film ed un documentario, tutti girati in provincia di Foggia in questo arco di tempo.

Manfredonia. Cominciamo proprio dal turismo, perché nel 1912 la Cittadina (che ha già dodicimila abitanti) è la protagonista del documentario, destinato al mercato estero, «Manfredonia, Southern Italy», girato in formato 35mm. su 85 metri di pellicola (durata poi ridotta a dodici minuti), prodotto dalla Società Italiana Cines di Roma. La pellicola è molto importante perché è in assoluto la prima girata in Puglia. Ecco le case del centro, gli uomini seduti accanto al muretto; la piazza con la chiesa ed il grande campanile quadrato; uno zoom sul castello in rovina; una donna in posa per la macchina fotografica; altre scene di strada; un vecchio ed una donna; i ruderi di una chiesa, il particolare di una scultura; il palazzo del Comune e la Cattedrale. Non manca un viaggio al vicino e antichissimo Santuario di San Michele, a Monte Sant’Angelo, con “La Colonna dell’Arcangelo”, vista attraverso un arco e la celebre Grotta. Il film fa parte di una serie dedicata alle località turistiche Italiane e viene proiettato in Francia, Gran Bretagna e Stati uniti d’America. Bisogna attendere mezzo secolo per rivedere un set a Manfredonia, anche questo rivolto al mercato internazionale: è il regista inglese Ralph Thomas che gira «The High Bright Sun» (In Italia distribuito con il titolo ‘’Il Sole scotta a Cipro’’), con location nella base militare vicino al castello di Manfredi di Svevia ed anche al Monte Saraceno, a Monte Sant’Angelo, a Mattinata e dintorni, per ambientare le isole del Mediterraneo. Siamo nel 1964 ed arrivano sul Gargano grandi attori britannici come Dirk Bogarde e Denholm Elliot o americani come George Chakiris e Susan Strasberg.

Vico del Gargano. La seconda località nel promontorio coinvolta dal Cinema è San Menaio, borgo marinaro e frazione di Vico del Gargano: nel 1927 si gira uno degli ultimi film muti: «L’Intrusa (Una Straniera a San Menaio)» diretto da C. Louis Martini e prodotto dalla casa di produzione Garganica Film con sede a Lucera (lunghezza metri 2057). Protagonista è Pina Serena, della Scuola Azzurri.
Da segnalare che anche in questo Paese avviene la lavorazione del citato film «La Legge».

Monte Sant’Angelo. Arriviamo al 1940 con il film drammatico «La Morte civile» (distribuito nel 1942 da Generalcine) di Ferdinando Maria Poggioli, trasposizione cinematografica del dramma di Paolo Giacometti, girato interamente a Monte, comprese le scene in interni, che raffigurano il Penitenziario, realizzate nelle case di Monte. Nel cast: Renato Cialente, Carlo Ninchi, Dina Sassoli, Vittorio Sanni.
Nel film si esibisce il gruppo folkloristico ‘’La Pacchianella’’. Il prossimo film sarà ‘’Il sole scotta a Cipro’’. Vanno ricordate le immagini che raffigurano com’era un secolo fa il Santuario di San Michele Arcangelo, inserite nel citato documentario su Manfredonia.

Peschici. Siamo nel 1954 ed esce nelle sale «Il figlio dell’Uomo (Ecce homo. Il figlio dell’uomo)» film religioso in bianco e nero di Virgilio Sabel con Fiorella Mari, prodotto dalla San Paolo Film di Don Giacomo Alberione (il quale ha curato la sceneggiatura) e girato l’anno precedente (92’, distribuito sia in 16mm che in 35mm) tra Torre di Monte Pucci, Monte d’Elio, nella striscia di terra tra i laghi di Lesina e Varano e nella spiaggia di Capojale, poi all’Abbazia di Kàlena ed a Rodi Garganico. Nella lavorazione prende parte attiva la popolazione di Peschici; l’Ultima Cena avviene nella Chiesa della Madonna di Loreto; e sono coinvolti i pescatori della zona e i contadini dell’agro nelle casette a cupola del Borgo San Nicola, con gli asini e le mucche nelle grotte. Il prossimo film sarà «La Legge».

Rodi Garganico. Il piccolo Paese è coinvolto nel periodo 1954/58 in due film di cui si è già detto: «Il Figlio dell’Uomo» e «La Legge».

Carpino. Alcune scene del film «La Legge» sono girate a Carpino nel periodo in cui il Paese raggiunge il massimo della popolazione (settemila abitanti, che andranno poi diminuendo progressivamente).

Isole Tremiti. Anche le Diomedee sono coinvolte in varie produzioni. Le prime due sono: nel 1961 «The Guns of Navarone» di J. Lee Thompson con David Niven Gregory Peck, Antony Qeen, Irene Papas (‘’I Cannoni di Navarone’’), prodotto e distribuito dalla Columbia Pictures, con poche scene che risultano ambientate nelle isole Elleniche e – nel 1968 – «Violenza al sole (un’estate in quattro)», film di Florestano Vancini, girato ed ambientato interamente nelle isole al largo del Gargano, con Bibi Andersson, Giuliano Gemma, Gunnar Björnstrand, Rosemarie Dexter e con l’attore salentino Brizio Montinaro.

Mattinata. Paese coinvolto nelle riprese del citato film «Il Sole scotta a Cipro».

Lesina e Sannicandro Garganico. Ed eccoci nel 1965, anno in cui viene girato principalmente in questi due Paesi (ma anche nei centri vicini, ma ambientato tutto nel centro maggiore, Sannicandro) il documentario «L’antimiracolo» (87’) di Elio Piccon, con voce fuori campo del compianto attore barese Riccardo Cucciolla, film premiato alla XXVI Mostra del Cinema di Venezia con targa Leone di San Marco. Per concludere pare corretto inserire una nota relativa a due grandi centri della provincia di Foggia più volte coinvolti nella lavorazione di film, per citare i primi set allestiti.

Lucera. Già nel 1923 Gennaro Jovine gira interamente a Lucera il film muto dal titolo «Maria …vieni a Marcello», una commedia prodotta dalla Garganica Film, società con sede nello stesso Comune, con l’attore napoletano Gennarino Sebastiani e con Liana Vittori. Un reportage nel 1976 de ‘’Il Panorama Cinematografico’’ sul set de «Il Soldato di ventura», ispirato alla Disfida di Barletta e girato nella Fortezza Normanna di Lucera da Pasquale Festa Campanile, contiene una intervista al regista ed a Bud Spencer nel ruolo di Ettore Fieramosca, al fianco di Philippe Leroy.

Cerignola. Il primo film girato è nel 1958 «Gambe d’oro», commedia musicale di Turi Vasile con Totò, prodotto per la Titanus. Le scene mostrano lo stadio, la Cattedrale, il nuovo Cinema Corso (tuttora funzionante), una casa vinicola e le strade della Cittadina. La colonna sonora, con musiche di Lelio Luttazzi, è ‘’Questo è il fascino del football’’. Una parte è riservata a Jimmy il Fenomeno, attore nativo di Lucera.

Tantissimi film saranno girati a Foggia e provincia negli anni seguenti, soprattutto a partire dal 2007, con la Fondazione Apulia Film Commission.
Adriano Silvestri
Diari di Cineclub periodico indipendente di cultura e informazione cinematografica, n. 29 – giugno 2015

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