Ho chiesto a Salvatore Villani, etnomusicologo e fondatore del Centro Studi Tradizioni Popolari del Gargano, tramite facebook se fosse a conoscenza delle ricerche condotte Roman Vlad.
La discussione intera è a questo link: http://www.facebook.com/alias.Antonio.Basile/posts/367439320000796
Salvatore Villani Le chiedo se sa qualcosa delle rilevazioni fatte fra il ‘57 e il ’58, dal compositore e musicologo Roman Vlad, in esplorazione sul Gargano per preparare il film La legge di Jules Dassin. L’ho contattai personalmente 5/6 anni fa, dovrebbe essere ancora in vita, ma molto anziano, è del 1916. Lui stesso per telefono mi disse che registrò a Carpino e a Rodi Garganico molti canti per trovare l’ispirazione delle musiche del film. Si ricordava ad esempio che il brano cantato dai marinai nel film è nato proprio cosi. Mi racconto ad esempio delle registrazione audio e video fatte nei giorni delle riprese del film durante le feste che organizzavano per intrattenere la troupe di sera. Mi spiegò che il film era stato una coproduzione italo/francese e che a suo parere i nastri dovrebbero essere in possesso della produzione francese.
Salvatore Villani Di questo non ho informazioni in merito, anche se Franco Leonardo, suonatore di chitarra battente di Cagnano Varano mi ha detto, nel 1986, che negli anni delle riprese del film sono stati a Cagnano Gina Lollobrigida ed altri, per sentirlo cantare e suonare. Non so se abbiano registrato in quell’occasione, però avendo visto il film “La legge” dubito che vi siano melodie o testi tradizionali del Gargano. D’altronde la location non doveva essere Carpino, ma la Corsica. Probabilmente sono stati scelti Carpino e altre località del nord del Gargano, idealmente e geograficamente molti simili alla Corsica, per problemi indipendentistici che la Corsica ha sempre vantato nei confronti della Francia.
P.S. Rocco Cozzola che ha partecipato a tutte le riprese del film mi ha raccontato che non sono mai state fatte registrazioni di documenti sonori tradizionali.
Anch’io sono curioso di sapere se esistono queste famose registrazioni della metà degli anni ’50. Putroppo ho visto il film solo dopo la morte di Leydi, che mi poteva dare una mano in quanto amico di Vlad. Certo sapere dove sono conservate le registrazioni e le rimanenti riprese, non utilizzate nel film sarebbe una bella scoperta e ancor più renderle pubbliche. Questo è il nostro compito partecipare la conoscenza tra simili.
Roman Vlad è nato il 29 dicembre 1919 a Cernauti, in Romania (l’attuale Cernovtzy, ora in Ucraina). Prima di lasciare la città nativa, conseguì il diploma di pianoforte presso il Conservatorio e, nel 1938, si trasferì a Roma, ottenendo nel 1951 la cittadinanza italiana. Ha frequentato l’Università di Roma e si è diplomato nel 1942 seguendo il corso di perfezionamento di Alfredo Casella presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il suo lavoro Sinfonietta ottenne il Premio ENESCU nel 1942. Nel dopoguerra Roman Vlad, pur continuando la sua attività di concertista e compositore, si è fatto apprezzare come saggista e conferenziere in Italia come pure in Germania, in Francia, nelle due Americhe, in Giappone e in Inghilterra, dove insegnò presso la Summer School of Music, a Dartington Hall, durante i corsi 1954 e 1955. Direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana dal ‘55 al ‘58 e dal ‘66 al ‘69, fu anche condirettore della sezione musicale della Enciclopedia dello Spettacolo (1958-62). E’ stato inoltre presidente della Società Italiana di Musica Contemporanea (1960), consulente e collaboratore del Terzo Programma RAI, Direttore Artistico del Maggio Musicale a Firenze nel 1964 e del Teatro Comunale della stessa città (1968-72); Presidente della Società Aquilana dei Concerti (dal 1973 al 1992); ha ricoperto il ruolo di Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma. Dal 1967 è condirettore della Nuova Rivista Musicale Italiana, e dal 1973 al 1989 è stato Direttore Artistico dell’Orchestra Sinfonica della Radio-Televisione Italiana di Torino. Dal 1980 al 1982 e, per due mandati consecutivi, dal 1990 al 1994, è stato presidente della C.I.S.A.C. (Confédération Internationale des Auteurs et Compositeurs). Fa tuttora parte del consiglio di amministrazione della stessa C.I.S.A.C. E’ attualmente membro del Comitato direttivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inoltre, è Consulente Artistico del Ravenna Festival, del Festival Settembre Musica e del Festival Musicale di Ravello. Nel 1994 è stato nominato Presidente dell’Accademia Filarmonica Romana. Vlad è autore di opere teatrali, sinfoniche e da camera, fra cui si ricordano Cinque elegie su testi biblici (1990), Melodia variata (1990) e il recente Stagioni giapponesi, 24 Haiku (1993-1994). Ha composto musiche di scena e da film, tra cui La beautè du diable di Renè Clair. Ha collaborato con i periodici italiani e stranieri più importanti, con numerosi teatri e con la Radio-Televisione Italiana. E’ altresì l’autore di importanti opere saggistiche tra cui ricordiamo Capire la musica (1989), Introduzione alla civiltà musicale (1988), Storia della Dodecafonia (1958), Stravisky (1958), Dallapiccola (1957). Nel 1950 ha ottenuto il Nastro d’Argento per le sue composizioni cinematografiche. Nel 1974 la National University of Ireland di Dublino gli accordò il titolo onorario di Dottore in Musica. biblioteca torna a personaggi torna a tematiche search back home page Dal 1991 è stato eletto membro della Koninlijke Academie voor Wetenschappen, Letteren en Schone Kunsten del Belgio. Ha inoltre ricevuto il grado di Commandeur des Art et des Lettres della Académie des Arts et des Lettres francese. Dal 1987 all’estate del 1993, è stato Presidente della S.I.A.E. (Società Italiana degli Autore ed Editori), di cui è stato successivamente nominato Commissario Straordinario, incarico che ha rivestito dall’inizio del 1994 al gennaio 1996.
Roman Vlad ha spesso tenuto alte cariche in varie istituzioni musicali italiane: direttore artistico dell’Accademia Filarmonica Romana per due mandati negli anni cinquanta e sessanta, è stato in seguito direttore artistico del Teatro Comunale di Firenze (1968-1972), direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino (1973-1989), presidente della Società Aquilana dei Concerti (1973-1992), presidente dell’Accademia Filarmonica Romana (dal 1994), membro del comitato direttivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma. È stato inoltre direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano e sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma.
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