Anche la diciassettesima edizione del Carpino Folk Festival si è conclusa con un successo “nonostante l’ombra della politica di paese”. A dirlo è l’associazione culturale Carpino Folk Festival che, dopo le polemiche dei giorni scorsi, ha deciso di dire la sua. Lo ha fatto attraverso una dura relazione, dove vengono fatti nomi e cognomi. E non c’è paura, da parte dell’associazione organizzatrice del festival di ammettere che questo è stato l’annus orribilis del Carpino Folk Festival per varie ragioni. Leggi l’intera relazione dell’Associazione sulla gestione del CFF2012.
A seguire un estratto fazioso degli interventi più significativi raccolti su http://www.facebook.com/CFFestival
Giovanni Rinaldi (fondatore e direttore dell’Associazione culturale “Casa Di Vittorio” di Cerignola) – Qui non si tratta né di identità, né di cultura popolare, né di radici. Qui abbiamo a che fare con il potere, il piccolo meschino potere di un assessore che finora per la cultura della Capitanata, della Puglia, del Gargano o di Carpino non ha fatto nulla, non conoscendola né avendola mai indagata e apprezzata. Qui si tratta di ignoranza del potere e di interessi di parte contro altre parti. qui si tratta di essere pronti a distruggere pur di gestire qualcosa, comunque, che altri hanno finora gestito meglio di te. qui si tratta di arroganza e di localismo leghista. qui si tratta di qualcuno che soffre nel vedere altri riuscire a fare e creare quello che lui non saprebbe nemmeno copiare.
Vincenzo Santoro dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Coordinatore dell’Archivio sonoro delle tradizioni musicali pugliesi a BARI)- ma è possibile che uno dei più importanti eventi culturali italiani legati alla tradizione musicale debba essere soggetto ad attacchi così scriteriati, incivili e privi di senso? Ma quel è l’obiettivo reale di questa gente, che muoia Sansone con tutti i Filistei? Che vinca il Sud del rancore contro il Sud della speranza, della gioia e della bellezza?
Invito tutti a sostenere gli amici del Carpino Folk Festival anche condividendo e facendo circolare questo approfondito e puntuale bilancio della diciassettesima edizione del festival…
Ciro Pignatelli (Ex Commissario del Parco Nazionale del Gargano) – C’è un filo conduttore che lega strani personaggi della politica sul Gargano intenti solo a boicottare iniziative culturali della tradizione popolare: musiche, canti, prodotti tipici e altro che fanno emergere le ricchezze della nostra terr…itorialità su cui costruire un possibile futuro puntando sulla new e green economy. Personaggi che da tempo affollano i luoghi decisionali e che con le miserie clientelari mortificano la passione per la vera politica. Personaggi incapaci di vedere oltre la punta dei propri piedi ma capaci di mistificare e sabotare lodevoli manifestazioni trasformando le associazioni culturali di settore a formazioni partitiche: è successo a San Marco in Lamis per la promozione del Caciocavallo podolico, è successo a Carpino per il Folk Festival. E’ il tempo di liberare il Gargano da simili personaggi con l’intelligenza dell’associazionismo diffuso e plurale.
Michele Eugenio Di Carlo Presidente Comitato per la tutela del mare del Gargano – Condivido pienamente il giudizio di Ciro Pignatelli, con il quale non a caso abbiamo organizzato a dicembre scorso e a San Marco il convegno “Liberare i parchi” a 20 anni dalla sua costituzione Nel rinnovare la mia totale solidarietà ai rappresentanti del CFF mi piace ricordare l’edizione 2011 dedicata all’ acqua “… è fiume e mare, è dolce e salata, è nemica ed amica, è confine e infinito, è principio e fine” sono state le parole simboliche di un’edizione dove la cultura dei beni immateriali del Gargano è stata generosamente messa a disposizione per contribuire decisamente a difendere e tutelare l’ambiente e il territorio e dove l’illustre artista Luca Bassanese, con “La leggenda del pesce Petrolio”, ha colto concretamente quella che costituisce la più grande emergenza dei nostri tempi: “l’inquinamento dei Mari e degli Oceani ad operadell’uomo e della sua avidità..”
Federico – Capone Non conosco la polemica, se non come la raccontate voi che, come dite nel comunicato, comunque rispettate ma non condividete. Il fatto è un altro: il fatto che ci sia una discussione, per quanto priva di senso, è positivo (non si nutre, dopotutto, la cultura, dello scontro d’idee?).Qui in Terra d’Otranto, invece, tutti allineati.
Erasmo Di Iorio – Avanti così ragazzi, non lasciatevi intimorire da piccoli personaggi politici legati alle tradizioni rionali!! Fra l’altro predicano l’attacamento al proprio paese senza abitarci !! Strano per un carpinese DOC!! Il CFF è una realtà che non può finire per colpa di quattro mentecatti!
Michele Russi – Questo consigliere (Rocco Ruo NdR) gestisce il potere a Carpino e hinterland a sentire il suo intervento sin dal 1998….ma non sarebbe meglio che iniziasse a farsi da parte e desse un pò di spazio ai Giovani di Carpino.
Mi sembra di sentire il De Corato di Milano….ma un pò di spazio e potere politico a quei giovani di Carpino che protestavano? Caro Assessore è dal 1998 che gestisce il potere politico a Carpino..farsi un pò da parte? lasciamo spazio ai giovani che portano energie fresche nelle istituzioni….la sua risposta mi è sembrata stantia-vecchia e piena di astio, si ricordi che Lei è un amministratore e le istituzioni non devono essere usate come fosse una sua proprietà? Capisco che è dal 1998 a gestire il potere politico e forse pensa che le istituzioni siano sue, ma non è così…Forse come dicevo è arrivato il momento di cambiare. Ci sarà certamente tra tutti i giovani che hanno protestato durante la manifestazione del CFF, qualcuno che possa prendere il suo posto. Ho molta fiducia nei giovani di Carpino..Prego fatevi avanti, le istituzioni hanno bisogno di novità e non di chi riempe le sue interviste di astio nei confronti di chi questo Festival l’ha fatto conoscere il tutta Italia e nel mondo. Su assessore ricordi che è sempre a dirigere una istituzione di cui fanno parte quelle persone di cui lei continua a denigrare con una piccola o grossa differenza. Lei per gestire l’assessorato percepisce uno stipendio invece le persone che denigra, conoscendo le difficoltà economiche che attraversa l’Italia e a maggior ragione il sud e Carpino nello specifico, non ricevono stipendio da nessuna istituzione e ogni giorno devono cercare di capire come meglio sbarcare il lunario…
Alessandro Salerno – Che vergogna dover continuare a vedere che noi italiani più di qualche misero, gretto, grezzo e inutile uomo politico non riusciamo a votare.per poi dover sopportare anche i loro luridi scagnozzi. a proposito di discussione priva di senso be scusami, federico, ma non mi sembra che quello che è successo sia privo di senso. anzi mi sembra piuttosto grave. se ci sono delle criticità (e ce ne saranno come ce ne sono da tutte le parti) be si affrontano diversamente e sicuramente in altro contesto. comportarsi in questo modo, di fronte anche ad un pubblico che nulla ha a che fare con qualche politico frustrato e i suoi scagnozzi, mi sembra oltremodo penoso e deplorevole. un saluto da alessandro de i lupi della majella.
Pierluigi Pelusi – Quest’anno non mi è stato possibile essere a Carpino nelle serate del Folk Festival e ora che sono davanti al mio pc mi rendo conto di quanto è successo…non avrei mai creduto che si potesse arrivare a tanto, MI RIVOLGO A QUELLI CHE HANNO DISTURBATO LA MANIFESTAZIONE, VERGOGNATEVI ! , ognuno di noi può avere le sue opinioni, ma è assolutamente un controsenso disturbare la manifestazione e poi dire che lo si fa’ perchè si vuole il CFF a carpino, questa è inciviltà allo stato brado, se avete a cuore questo paese, DATEVI DA FARE, ognuno nel proprion ambito, se non vi sta’ bene come viene organizzato il CFF mettetevi a disposizione (ogni santo giorno) degli organizzatori e lavorate come e più di loro e così vi guadagnerete il diritto di dire questo mi va’ e questo no. Prima del CFF Carpino non era neanche nominato su molte carte turistiche e stradali…oggi tutti ci riempiamo la bocca di: “io sono di Carpino, il paese del CFF ” e ci sentiamo “giustamente?” parte di questa “eccellenza” culturale. invece chi non vuole mettersi a disposizione degli organizzatori del CFF può benissimo “CREARE” qualcosa di suo….anche e perchè no un “altro festival”….altrimenti, ragazzi miei, è troppo facile disturbare e criticare cercando di distruggere “in nome del folk siamo noi”….pensate a COSTRUIRE E NON A DISTRUGGERE, altrimenti dimostrate di non avere a cuore il vostro paese, le tradizioni , il folk e chi più ne ha ne metta… mi dispiace per voi ma se perseverate “il folk non siete voi”, anzi dimostrate di essere meno di niente.
Garganistan Gargano Moviment – Sono sempre più convinto che i Carpinesi abbiano bisogno di una pausa per rimembrare le estati che trascorrevano 20 anni fa….
Potrebbe aiutarli a rendersi conto dell’enorme patrimonio che anno acquisito in questi anni grazie a gente attiva e preparata, malgrado I SOLITI E SQUALLIDI INCONVENIENTI POLITICI….
Juan De la Elia – Mi lasciano perplesso le parole del sindaco di Carpino (quante spese si possono ridurre e racimolare, che dire, 1000 euro, giusto come finanziamento simbolico? Ho l’impressione che a Carpino la politica locale ha voluto sfruttare la risonanza mediatica del festival per amplificare le beghe di paese. Insomma, un campanilismo global…Sono queste le cose che distruggono le bellezze della nostra terra. Peccato. In Salento queste cose avvengono di continuo (penso alla Fondazione di S. Rocco, nata come risposta “politica” alla Fondazione Notte della Taranta…), ma non hanno mai avuto una risonanza tanto forte. Qui, invece, il problema è un altro: la Notte della Taranta. […]
Gianni Carrassi – Non lasciatevi intimorire dai capicosca della politica di campanile che vogliono appropriarsi di un gioiello della cultura pugliese faticosamente ed intelligentemente avviato, per farne la solita carne di porco da sagra paesana.
Giovanni Monaco – Un osservazione sorge spontanea, sembra ripetersi la solita storia dell’uomo geloso che per far dispetto alla moglie si taglia le palle. Che tristezza fanno questi enti pubblici che ostacolano lo sviluppo culturale dell’area per pochi spiccioli di tornaconto elettorale.
Giampietro Piemontese – A parte le questioni politiche delle quali non sono minimamente a conoscenza, personalmente vedo un CFF itinerante nel Gargano, e non oltre (come la tappa di Orta Nova, per esempio)…Il che non è campanilismo ma evitare di snaturare l’evento, che nasce a Carpino per radicarsi – giustamente – nel territorio, che è il Monte Gargano.
Carlo Cardinale – Ragazzi non mollate. La politica sta dando il peggio di sé un po’ ovunque e anche noi soffriamo tantissimo (nel nostro piccolo). Un abbraccio da un festival itinerante decenne, Suoni della Murgia.
Matteo Silvestri – Quando le cose le si fanno beneeeee a qualcuno da molto fastidioooo. Continuane cosiiiii “ci devi credici sempre”…. Sostegno viestano
Roberto Martella – Siamo garganici e come tali ci sentiamo tutti coinvolti nelle vicissitudini della vostra bellissima manifestazione culturale… la mescolanza dei popoli, delle culture e delle tradizioni è un sentimento che condivido pienamente….contro ogni campanilismo sempre!!! tanti auguri e buona fortuna per l’organizzazione del CFF per gli anni a venire!
Letizia Arena – Qui si tratta di fare passi indietro anzichè avanti e invece di essere fieri del proprio paese,o meglio,del paese che in teoria dovrebbe essere rappresentato e portato avanti proprio dal primo cittadino,si fa di tutto per tenerlo nell’ombra!trovo a dir poco vergognoso tutto questo perchè oltre ad essere una manifestazione che divulga le proprie origini,la propria cultura e usanze,dà la possibilità anche dal punto di vista economico di aiutare i commercianti del paese,visto i “pienoni” di persone che partecipano!!tutta la mia stima e il mio supporto all’organizzazione e ai musicisti che vanno avanti a testa alta e con successo….e in attesa che finalmente possa cambiare qualcosa…siete grandi!!!
Gaetano Myriam Dimauro – Più si fà sistema, più il nostro territorio cresce… purtroppo non tutti lo capiscono.
Simona Messori – Ma che amministrazione c’è a carpino?in ogni caso il vostro festival va assolutamente salvaguardato ed aiutato,come per la notte della taranta che si svolge a melpignano ma ha concerti in itinere per tutta la settimana e si conclude a melpignano,cosi il vs festival potrebbe avere tappe nel gargano e concludersi a carpino..se solo ci fosse un minimo di lungimiranza da parte dei comuni,la musica popolare è cultura,il festival richiama persone….ma l’organizzazione salentina e l’interessa che desta la loro musica mi sembra molto lontana dalle amministrazioni del gargano…peccato…un’occasione persA
Ago Silvo Bigfootsound – SENZA IL CARPINO FOLK FESTIVAL LA MAGGIOR PARTE DEI TURISTI DEL GARGANO NON AVREBBERO MANCO SAPUTO CHE CARPINO ESISTEVA…CHI CONTESTA SE AVESSE IL BUONSENSO DI FARE QUESTA VALUTAZIONE PROBABILMENTE SI SAREBBE LIMITATO: LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO I FATTI SONO QUELLI CHE CONTANO E VOI AVETE DIMOSTRATO PER 12 ANNI DI ESSERE CAPACI DI FARLI! SUPPORTO A VOI TUTTI DA VIESTE!
Angela Faiella – Avrebbero potuto impiegare le stesse energie negli ultimi 12 mesi per dare una mano ad organizzarlo il CFF, ma come al solito a Carpino tutti vogliono godere del lavoro degli altri senza muovere un dito … e poi si lamentano pure 😦
Leonardo Stortiero – che assurdità… è proprio vero che non siamo capaci di cogliere l’arricchimento che una manifestazione in parte itinerante può esprimere. vogliamo sempre tutto solo e soltanto sotto e per casa nostra. Che poi è anche il tema del Carpino di quest’anno… sarà stata la solita manifestazione di dissenso organizzata dai 4 commercianti che temevano di vendere meno panini.
Anna Lucia Sticozzi – sommessamente e spero di nn irritare nessuno, il Carpino Folk Festival siamo anke tutti noi garganici e dauni ke lo seguiamo da ogni paese della provincia. Se nn venissimo noi, a Carpino sareste davvero in pochi … 😉
Teresa Maria Rauzino – Voglio dire ai carpinesi che contestano (sic) il CFF: La qualità di un evento è nel riuscire a irradiarsi nel territorio, i bandi regionali che finanziano la cultura e la musica prevedono partnership di vari comuni.
Gli anni scorsi e quest’anno, proprio perchè il CFF è uscito fuori da Carpino, ha fatto un salto di qualità: da evento campanilistico è diventato evento comprensoriale.
Prendiamo esempio dal Salento. A Melpignano si svolge solo la serata finale della notte della taranta. Gli spettacoli sono su vari comuni e durano una decina di giorni.
A Carpino le serate sono state quattro.
Che volete di più?
LudoVico Del Gargano – W Carpino, W il Gargano. Fare qualche data fuori da Carpino significa promuovere il festival, la città e i prodotti di quella città. Molti portatori di handicap ed anziani hanno avuto modo di conoscere i cantori grazie alle date extracittadine.
Maria Voto – Finchè non capiremo che i bene di Carpino passa attraverso il bene di tutto il Gargano noi resteremo sempre ultìmi nel mondo.APRITE LE VOSTRE MENTI,la musica è in tutti noi… qua ci lamentiamo che il Salento ci ha rubato turisti..Chiediamoci il perchè,piuttosto.Non è per fare la pessimista ad ogni costo,io amo la mia terra e vorrei vederla progredire,anche come mentalità.Ma mi pare,sotto certi aspetti,di assistere ad una guerra tra bande!Se fai qualcosa di buono il compenso che ti spetta è solo biasimo e critiche. Altro che amara terra..terra di fuoco amico”.
Le Zanzare Giovanditti – Vi lamentate per due serate fuori Carpino?!? Cosa dovremmo fare allora noi di Apricena…la rivoluzione. Non so se vi è giunta voce ma quest’anno, per “problemi tecnici” (diciamo così) Suonincava si svolge a Foggia, al CUS: quindi niente cave e niente Apricena! Godetevi la vostra manifestazione, voi che ancora potete! Dal punto di vista dei finanziamenti “Mala tempora currunt”!!
Maria Pia Vigilante – mah, veramente non si capisce la diatriba. Ma se il CFF gira per i comuni dove sarebbe il problema? Ci sarebbe solo una diffusione dei saperi senza snaturare assolutamente n’è carpini n’è i carpinesi che lo hanno voluto. Forza ragazzi basta con le inutili diatribe e campanilismi, siete bravi.
Sandro Siena – Sono nato e vivo nella Città Gargano, in un quartiere che, per la sua posizione, in estate accoglie tantissimi turisti. Sono felice di aver ospitato una serata di propaganda del Carpino Folk Festival con la speranza che anche una sola persona che lo ha seguito nel mio quartiere abbia deciso di venire a vedere le serate clou nel quartiere carpinese. Gli abitanti della Città Gargano DEVONO aiutarsi l’un l’altro per raggiungere un intento comune (che in questo caso è pubblicizzare il festival e il quartiere che lo ha creato, lo ospita e lo deve portare avanti), e se il mio quartiere può dare il contributo per farlo crescere, ben venga. Se poi il renderlo itinerante permette di accedere a fondi altrimenti irraggiungibili, meglio ancora.
Cantatori di San Giovanni Rotondo – Chi vi scrive sa cosa è il Carpino Folk Festival….quanne la jatta nèn arriva allu larde dice che ie’ pegghiata de rancede…un saluto..qualcuno di noi sarà presente all’evento….in bocca al lupo!!!
Nicola Cafaro Zolfo – Io trovo che sia stata una cosa bella portare il Carpino Folk anche altrove come Cagnano, dando modo ai turisti (e non solo) di conoscere altri luoghi e far girare la moneta anche in luoghi meno fortunati, e sopratutto fatto con il nome CARPINO FOLK FESTIVAL come sul palco a Cagnano… La gente di là sono certo che vo ringrazierà… A tutti voi carpinesi…
Poi d’altronde anche a Melpignano fanno così al festival, girano il Salento e l’ultima sera dove c’è il boom la fanno a Melpignano.
Ovviamente è solo una mia idea.
Dario Altomare – nell’era della globalizzazione questo esasperato campanilismo sembra più il “solito gioco di potere” di ” invidiosi interessati” che crea la solita divisione popolare nei nostri piccoli paesi, che ci DISTRUGGE!!!. …. Cari Amici CARPINESI, siate FIERI del VOSTRO festival, AIUTATE gli organizzatori senza ESITAZIONI, non abbiate paura di portare la grande cultura garganica in giro x il MONDO, vi ricordo che l’umbria jazz è nato da una idea di poche persone che amavano la musica di un piccolo paese vicino perugia, oggi i concerti si ESPORTANO in tutto il MONDO, TUTTO L’ANNO, portando con sè L’ORGOGLIO ITALIANO. … Io Vi ringrazio del lavoro che fate da tanti anni, è Vi ESORTO A CONTINUARE SEMPRE CON LA STESSA FORZA ED ENTUSIASMO CHE HA DATO GIA’ GRANDI RISULTATI….. LASCIATE PERDERE LE CHIACCHIERE E’ CONTINUATE SULLA VS STRADA. COMPLIMENTI … B R A V I
Domenico D’Errico – al posto di scegliere la piu facile e la piu CRETINA soluzione:”PROTESTARE”. si potevano prendere impegni per far modo che tutto questo non succedesse,forse troppo impegnativo per chi non ha voglia di fare qualcosa…..PER ME STA BENE COSI…..BRAVISSIMI……SENZA DI VOI MI SA CHE NON SAREBBE ARRIVATO NEMMENO AD OGGI IL CARPINO FOLK FESTIVAL SIETE GRANDI….IL FOLK SIETE VOI ASSOCIAZIONE CARPINO FOLK FESTIVAL. Ho chiesto personalmente a una persona che indossava la maglia con scritta”IL FOLK SIAMO NOI CARPINO”e munito di fischietto:avete fatto mai qualcosa per il carpino folk festival tranne che ballare?mi ha risposto:no ! ! !-e che cosa vuoi protestare?-mi ha risposto:BOOOHH lo faccio perche lo fanno anche gli’altri ! ! !………-MA VA A FAN………………….. VA
SisenGi P PV – La musica popolare dovrebbe insegnarci a conoscere e rispettare le tradizioni nostre ed altrui in ottica arricchente e non competitiva. Dovrebbe riempirci di curiosità e di meraviglia. Al di là delle dinamiche di paese, ciò che non vorrei che diventasse il festival di carpino è una specie di concerto del primo maggio, dove l’obiettivo è ubriacarsi e ballare senza chiedersi dove si è e perché. Itinerante o meno quello che carpino dovrebbe insegnarci è la consapevolezza.
Angelo Sacco – Ma dai …(rivolto al sindaco Rocco Manzo). Con me non attacca. La notte della taranta e’ una fondazione, il CFF un’associazione. Chiara la differenza? Le istituzioni fanno le istituzioni (cosa assai rara) ma perché proprio quest’anno tutte queste polemiche? Io 15 gg all’anno vengo e vedere lo spettacolo di quella sera davvero da stare male !! X non parlare delle motivazioni date al momento ridicole! Pensate a creare le condizioni affinché tutto si svolga meglio (credo sia il compito delle istituzioni) ma in 17 anni che cosa e’ stato fatto??? Lo sai io come la penso politicamente, credo fermamente che la politica debba stare fuori dal CFF fuori senza se e senza ma. Il CFF non può e non deve essere un raccoglitore di consensi anzi al contrario deve fare di tutto per non allinearsi al politico di turno. Rocco sai della mia stima come sai che dico sempre quello che penso anzi ti dirò di più anche io credo che il bilancio (per iniziativa e non per obbligo) deve essere pubblico ma qui finisce la nostra sinergia non sono d’accordo su come e’ stata gestita la polemica, la protesta (perché e’ stata gestita) .. E’ giusto che la gente sappia. Mi sa tanto che il CFF e’ visto come qualcosa da sfruttare e non come opportunità. E’ stano solo da noi succedono cose cosi!! Nessuno mi ha ancora risposto perché la contestazione quella sera, in quel modo? Ci sono i cattivi maestri? Se si chi sono? Quale e’ il loro scopo? A me non convince tutta sta roba. Rimane la rabbia per quello che e’ successo (ho chiesto a tanti di farmi capire il perché (le risposte meglio tacere) nemmeno gli ascari più incalliti.!!!!
Gaetano Berthoud – Il logo del comune di carpino (l’associazione non appone il logo del proprio comune sul materiale promozionale in segno di protesta per il mancato contributo) siete voi che lo state sporcando con una politica irriconoscente e nn certo 4 ragazzi che da 16 anni si impegnano per dare lustro al proprio comune (magari commettendo degli errori) e portando in giro per il mondo il nome di Carpino che lei “dovrebbe” rappresentare. E lo fanno anche senza i suoi soldi. Mi auguro che ogni carpinese si faccia un giusto esame di coscienza senza le vostre illazioni e pressioni poichè caso mai nn ve ne siete accorti c’è tutto il Gargano che vi sta guardando e la cosa che emerge più di ogni altra è che voi volete forzatamente mettere le mani su qualcosa che per sacrifici e riconoscenza nn vi appartiene. State portando avanti una guerra con le uniche armi della superbia (vizio capitale).. ai tanti bar che avete chiesto di mettere i manifestini contro il CFF dovevate chiedere pure di abbassare le saracinesche se davvero sono contrari…. anni e anni di business grazie al CFF…. e voi che alimentate politiche distruttive ed irriconoscenti. Son tutti gay col culo degli altri!!!
Per colpa sua sindaco e di Rocco … sta imbruttendo un’intera comunità. State abbassando il livello ormai riconosciuto da decenni della cultura carpinese.
Per il mio paese vorrei ben altro di un sindaco con “la priorità” di distruggere chi fa cultura, chi porta business nel paese.. chi ha unito giovani e anziani, chi ha portato nel mondo il nome di Carpino. Occorre rispetto per queste persone, così come è giusto che ci sia rispetto istituzionale. Sindaco si ravveda sulle sue posizioni, anche lo stesso Ruo dopo la nomina in Provincia si è proposto come l’assessore del Gargano… in realtà l’unica cosa che state facendo è spaccare Carpino… altro che Gargano. Buona serata
Nn siete all’altezza del Carpino Folk Festival. That’s it
Paolo Amorico – Il solito campanilismo di quartiere. Il Salento pizzica, il Gargano…dorme!
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