Anche per l'estate 2010 è la costa tirrenica a rappresentare l'eccellenza dell'offerta turistica balneare della Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano che quest'anno festeggia la sua decima edizione con una veste grafica tutta nuova. Aumentano ancora le località, ben 14, che conquistano il massimo riconoscimento, le 5 vele, segno che sono sempre di più le Amministrazioni impegnate ad aumentare la qualità ambientale del loro territorio. Con una media di 3,4 vele per località la Sardegna mantiene il timone anche in questa edizione ma quest'anno a seguirla è la Puglia che con 3,2 vele per località supera la Toscana a quota 3,1. Per festeggiare i suoi 10 anni la Guida Blu non solo si è rifatta il look ma ha anche arricchito la sezione dedicata alle grotte marine, ne ha realizzata una in collaborazione con Ucina (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini) dedicata alla nautica da diporto, che propone ben 14 itinerari alla portata di tutti. Inoltre, per gli amanti dell'acqua dolce anche quest'anno c'è una parte dedicata ai laghi con le località migliori per il turismo lacustre e per finire non poteva mancare la sezione dedicata agli alberghi per l'ambiente che si fregiano dell'etichetta ecologica (ecolabel) di Legambiente Turismo.
Il giudizio attribuito a ciascuna località è frutto di valutazioni approfondite. I parametri (21 indicatori) sono suddivisi in due principali categorie: qualità ambientale e qualità dei servizi ricettivi. Lo stato di conservazione del territorio e del paesaggio, la qualità dell’accoglienza, la pulizia del mare e delle spiagge, la presenza di servizi per disabili, le iniziative nel campo della gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti, della mobilità, del risparmio idrico ed energetico e la presenza di parchi e aree marine protette, costituiscono per Legambiente chiari indicatori di merito.
I dati pugliesi della Guida Blu sono stati presentati in conferenza stampa, questa mattina a Bari, da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo della Regione Puglia e Michele Lamacchia, Presidente ANCI Puglia. Alla conferenza erano presenti, in rappresentanza dei comuni premiati con le 5 vele, Luciano Cariddi, Sindaco di Otranto, Domenico Tanzarella, Sindaco di Ostuni e Gustavo Petolicchio, Assessore all'Ambiente del Comune di Nardò.
“Nella classifica di quest’anno – commenta Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia – la Puglia va a ‘gonfie vele’ piazzandosi al secondo posto dopo la Sardegna fra le regioni più blu. Sono 36 le località pugliesi e 32 le spiagge -dichiara Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia- che Guida Blu 2010 consiglia di visitare per paesaggi, accoglienza turistica, fondali particolarmente interessanti, luoghi d’interesse storico-culturale e pulizia del mare e delle spiagge. Mentre salgono a tre i comuni che quest’anno premiamo con le 5 vele: oltre Ostuni e Nardò, già premiate lo scorso anno, si aggiunge Otranto”.
Queste le motivazioni. Ostuni (Br) “ha attuato una serie di interventi che rientrano in una logica di sostenibilità: ha promosso iniziative di mobilità sostenibile come treno più bici lungo i percorsi ciclabili della via Traiana, avviato un progetto di recupero della Casa Cantoniera ex ANAS da destinare ad Albergabici e Bicigrill a supporto del cicloturismo e ciclo escursionismo. Ha ottimizzato il ciclo dell'acqua attraverso il riutilizzo delle acque affinate dell'impianto di depurazione di Ostuni per scopi irrigui e ha aperto un Centro di Educazione Ambientale presso l'ex stazione ferroviaria di Fontevecchia e attuale Casa del Parco regionale delle dune costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo che interessa 8 km di costa con bacini di acqua dolce dove è stato ripristinato un impianto di acquacoltura di fine ottocento per l'allevamento biologico di cefali e anguille. Organizza il Festival dell'Ambiente nelle aree naturali e rurali del Parco regionale delle dune costiere con iniziative a favore dell'agricoltura biologica, della biodiversità e della tutela del paesaggio agrario degli olivi monumentali della Puglia”.
Otranto (Le), “ha avviato politiche di sostenibilità sul fronte dei rifiuti, con la raccolta differenziata 'porta a porta', ha migliorato e potenziato il sistema di depurazione e della mobilità locale con la chiusura al traffico del centro storico e delle aree limitrofe con individuazione di parcheggi esterni. Diverse le iniziative attivate che hanno riguardato la valorizzazione degli habitat e dei siti naturalistici: ripreso l’Iter per l’istituzione della Area Marina Protetta, istituito un Osservatorio sugli ecosistemi mediterranei al Faro di Palascia, un Centro di accoglienza e divulgazione del Parco Otranto – Santa Maria di Leuca Bosco di Tricase e un Centro di Educazione Ambientale. Inoltre, nel campo delle energie rinnovabili è stata attivata la Campagna AzzeroCo2 (indagine conoscitiva sulle famiglie) e intrapreso l’iter per dotare gli edifici pubblici di impianti che utilizzano fonti di energia alternativa (solare-fotovoltaico)”
Nardò (Le),“si è distinta per aver attuato una forte politica contro l’abusivismo edilizio costiero, ha redatto un piano antincendio e di fruizione sostenibile dell’area del Parco Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, uno dei gioielli naturalistici, paesaggistici ed archeologici del Salento. Ha proposto e ottenuto l’ampliamento dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo per la parte che ricade nel suo territorio. Altro punto importante che qualifica il territorio neretino è l’attivazione della raccolta differenziata porta a porta, estesa anche alle marine di Nardò”.
Quest’anno sono 10 le località a 4 vele (l’anno scorso erano 7): si aggiungono Monopoli (BA), Salve (LE), Polignano a Mare (BA) e Rodi Garganico (FG) che l'anno scorso avevano tre vele, a Diso (LE), Manduria (TA), Andrano (LE), Chieuti (FG), Gallipoli (LE) e Castro (LE). In 16 località sventolano 3 vele e in 6 sventolano 2 vele. Chiude la classifica Castellaneta (TA) con una sola vela. “Quelli che ogni estate suggeriamo come meta di vacanze – continua Tarantini – sono luoghi che hanno scommesso sulla qualità a trecento sessanta gradi e che coniugano l’offerta turistica con il rispetto dell’ambiente, trasformandolo in un punto di forza. La decima edizione di Guida Blu conferma la forte vocazione turistica della nostra regione, totalmente incompatibile con eventuali ubicazioni di centrali nucleari e piattaforme petrolifere.”
“Quando parliamo dello sviluppo turistico della Puglia, dichiara l'Assessore Godelli – non ci riferiamo solo alla fruibilità della stagione balneare, ma abbiamo una considerazione più ampia che concerne non solo la qualità dell'acqua, ma anche del paesaggio, della sostenibilità, dell'enogastronomia di ogni località. Questi sono valori territoriali che fanno della Puglia una delle regioni più premiate e più riconosciute nel panorama italiano ed europeo.”
Anche secondo Michele Lamacchia la Puglia è una regione di eccellenza “non solo per il turismo, ma anche per la qualità dell'ambiente. La gran parte dei meriti vanno attribuiti alle amministr
azioni locali che purtroppo, con la manovra finanziaria varata nel 2010 rischiano di veder decurtate le risorse da investire in questi ambiti.”
La Guida Blu 2010 (disponibile in libreria) riporta circa 300 località balneari e più di 70 lacustri. Le spiagge più belle, le grotte e 14 itinerari per andar per mare.
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