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La conferenza di servizio sui trabucchi del Gargano: solo fumo negli occhi

Leggo sui numero scorso de “Il Faro” un articolo sugli ultimi avvenimenti riguardanti i Trabucchi e l’Associazione che li rappresenta, di cui sono attualmente il Presidente. In nome e per conto del diritto di replica, devo intervenire e contestare in toto i contenuti di quell’articolo. Parla della conferenza di servizio avvenuta il giorno 8 di questo mese su iniziativa del comune di Vieste e organizzata in quella stessa sede, al fine di trovare una soluzione al problema ancora irrisolto delle autorizzazioni amministrative per i trabucchi del Gargano.

La conferenza si è conclusa con un proclama solenne del vice-sindaco Saverio Principe in cui ci viene raccontato che la soluzione è stata trovata e che finalmente ai trabucchi del Gargano è stata assicurata continuità di vita. E’ solo fumo negli occhi, amici lettori, è vero l’esatto contrario, è adesso che i nostri trabucchi avranno guai seri. E vi darò con queste mie note puntuale riscontro, al di là delle affermazioni trionfalistiche del vice-sindaco Principe, personaggio mai visto prima sui trabucchi e dintorni. Prima però analizziamo meglio questa pomposa conferenza di servizio dell’otto gennaio scorso. Intanto si è svolta a porte chiuse. Sotto ogni latitudine una conferenza di servizio si è sempre svolta a cielo aperto, con pubblico interessato e giornalisti ammessi. A Vieste invece no e questo già la dice lunga sulla trasparenza che si è voluto dare a questo importante atto amministrativo. Pochi invitati hanno aderito all’evento, ma è significativo vedere chi invece non è stato invitato.
Non è stato invitato il comune di Peschici, sul cui territorio insistono sei dei trabucchi del Gargano. Poteva il comune di Vieste arrogarsi il diritto di decidere per Peschici su provvedimenti da cui discende la vita stessa dei trabucchi? Non è stata invitata la Provincia di cui facciamo parte, e che tante volte ha aiutato i nostri trabucchi. Non è stato invitato infine l’Associazione “Trabucchi del Gargano”. Quest’ultimo mancato invito, che doveva essere invece doveroso e obbligato, costituisce un vero e proprio arbitrio messo in atto dal comune di Vieste contro di noi, insieme all’evidente e manifesto atto di ostilità che sottintende. La ragione giuridica di quello che dico è ben precisa. La nostra Associazione, alla nascita, stipulò con i titolari di trabucchi un atto di Convenzione, altrimenti detto Comodato, in cui i titolari stessi conservavano e curavano la proprietà dei loro trabucchi, ma la gestione amministrativa era affidata con atto legalmente costituito all’Associazione. Tutto quanto qui premesso, chiunque capirebbe che la patetica parodia di una conferenza di servizio messa in scena dal comune di Vieste altra finalità non aveva se non quella di “espropriare” la nostra Associazione di una facoltà o prerogativa solamente sua. E lo hanno fatto eliminando anche testimoni scomodi, come poteva essere il comune di Peschici e la nostra Provincia, pur di giungere ad un risultato evidentemente preconfezionato.
E quanto di legale ci sia in tutto questo lo vedremo nelle sedi opportune.
Ma veniamo al cuore della vicenda, le autorizzazioni amministrative, chiamate anche concessioni demaniali.
Quando il comune di Vieste afferma, per bocca del vice-sindaco citato prima che l’Associazione “Trabucchi dei Gargano” ha fallito nella sua missione per le concessioni demaniali, dice un falso conclamato.
Per il periodo 2004-2008 tutti i nostri trabucchi hanno avuto, grazie: a noi, regolare e legittima autorizzazione amministrativa. Facevano eccezione solo i trabucchi di Molinella e la Chianca, per i quali ci fu negata per fatti peculiari legati a quel territorio specifico.
Si arriva quindi al 2009, quando entrano in gioco in questo settore gli interessi e le competenze del comune di Vieste, quando prima tutto era affidato alla Capitaneria di Porto di Manfredonia. E’ qui il colpo di scena. Le norme, i diritti, i parametri demaniali acquisiti con le prime concessioni, ci dicono che non valgono più. In pratica, per chi non l’avesse ben capito, i due Enti preposti, comune di Vieste e Capitaneria di Porto, ci negano ora quello che loro stessi ci concessero allora.
E’ questo e non altro che non ci ha consentito di giungere al traguardo delle concessioni demaniali. Qui è stato violato anche un principio del nostro ordinamento giuridico quando dice che i diritti legalmente acquisiti non si toccano più.
E’ una storia intrigante, ancora tutta da leggere, e che nasconde probabilmente anche conflitti di interpretazione sulle norme specifiche, conflitti tra gli stessi Enti deputati al rilascio delle concessioni. Ed allora hanno trovato l’unica soluzione possibile, trovare un capro espiatorio, l’Ass. “I Trabucchi del Gargano” per l’appunto, privandola con un atto di forza della gestione amministrativa dei trabucchi e trasferendo questa gestione al comune di Vieste.
E adesso, amici di Vieste e di Peschici, prepariamoci tutti insieme al meglio del peggio, o se preferite, al peggio del meglio. I trabucchi del Gargano, svincolati dalla tutela rigida e severa del nostro statuto, si aprono al libero mercato delle concessioni demaniali, direttamente gestito dal comune di Vieste.
Si sa bene cosa è un’amministrazione comunale, amici, amici degli amici, clientelismo, interessi privatistici ed elettorali. A chi si vorrà negare mai una concessione per costruirsi un trabucco privato? Assisteremo fatalmente alla proliferazione di questi, alla degenerazione del sistema, laddove i trabucchi storici, nella massa indistinta ed anonima di quelli di nuova generazione, perderanno ogni identità e valore. La splendida architettura del trabucco classico, concepita dal genio dei nostri antenati, verrà completamente stravolta e si perderà nel mucchio selvaggio di una squallida mercificazione. Un altro tema mi interessa sviluppare. Il comune di Vieste, pur di cancellarci dalla storia dei trabucchi che la nostra Associazione stava scrivendo con eccellenti risultati, ha usato anche l’arma del terrorismo psicologico. In ogni proclama del nostro Comune veniva detto che avrebbero salvato i trabucchi dalla demolizione, pericolo che la nostra Associazione aveva creato. Allora vediamo meglio questo furore legalitario che i nostri amministratori proclamano.
In zona Tufara e le Punte, vicenda ben conosciuta dal nostro comune, furono eretti due trabucchi o pseudo tali dichiarati dagli Enti di controllo abusivi. Ne seguì l’avviso di reato, il sequestro, i sigilli, l’ordinanza di demolizione. Tutto perfetto, se non fosse che, trascorso un anno da allora, quelle opere abusive sequestrate, sigillate e quant’altro ancora, vengono regolarmente frequentate e usate. Perché, diciamola tutta, c’è un unico filo conduttore tra questa vicenda di abusivismo e i risultati della conferenza di servizio voluta dal comune di Vieste.
Permettetemi in ultimo e in forma del tutto personale, di dire una cosa all’autore dell’articolo apparso su “Il Faro” la settimana scorsa al quale questo mio fa da replica. Parla ad un certo punto di ricorso all’autorità giudiziaria, ma anche di irregolarità di tipo contabile nella mia gestione. Mentre non ho ricevuto alcuna notizia o notificazione di carattere giudiziario, la seconda parte, le irregolarità contabili, mi ha ferito profondamente. In pratica mi si dà del ladro. Allora mentre posso perdonare a questo signore le castronerie che racconta nel suo articolo, questa ultima cosa no. Allora esigo che porti alla redazione di questo giornale una prova, una sola, delle mie ruberie. E giacchè sono sicuro che non lo farà perché io non ho’ rubato, gli dirò da subito quali sono i tratti caratteristici della sua personalità. Userò la seconda persona singolare a titolo rafforzativo: sei solo un mentecatto, senza dignità né onore.

Vincenzo Spalatro

Presidente f.f.
Associazione “Trabucchi del Gargano”

Fonte:argoiani

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