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La Laguna di Varano rappresenta una opportunità di sviluppo che non possiamo farci sfuggire

Sviluppo Laguna Varano, Tavaglione: «Un Piano regolatore per disciplinare le attività sul lago»

Prevedere un capitolo di spesa regionale per le emergenze legate alle attività della laguna; istituzione di un Consorzio ittico; creare una filiera commerciale capace di far conoscere i prodotti lagunari nei vari mercati nazionali e internazionali; sostenere le attività produttive della zona colpite dall’emergenza dell’alga rossa; intraprendere un cammino condiviso per lo sviluppo, ma tutelando l’ecosistema della laguna. Sono queste le esigenze rappresentate dal sindaco Nicola Elia Tavaglione durante l’incontro svoltosi nella Sala consiliare del Comune di Cagnano Varano. All’incontro era presente una nutrita delegazione delle cooperative dei pescatori, oltre alla giunta comunale di Cagnano Varano, al sindaco di Carpino, Rocco Manzo e all’assessore di Ischitella, Raffaele Cannarozzi. L’incontro ha visto la partecipazione anche di Giuseppe Leo, dirigente del settore pesca della Regione Puglia. Il sindaco Nicola Tavaglione ha evidenziato l’importanza «di aprire una pagina nuova nella gestione della laguna di Varano, capace di coinvolgere enti e categorie produttive per la valorizzazione di un settore strategico per l’economia della zona». Per il primo cittadino di Cagnano Varano occorre pensare a una sorta di «piano regolatore delle attività produttive della laguna, in modo da disciplinare un settore e garantire, attraverso l’istituzione del Consorzio, la buona gestione di un sistema che, per qualità e quantità, può competere con altri prodotti e offrire nuove possibilità di sviluppo per tutta la zona». Attualmente sono circa 300 le persone – con l’indotto – che traggono sostentamento dalla produzione ittica della laguna, compresi gli impianti di mitilcoltura, tra i più importanti d’Europa, recentemente danneggiati dallo spiaggiamento dei capidogli. «Avremo presto uno strumento per lo sviluppo della laguna, ora occorre capire come dobbiamo usarlo», ha evidenziato l’assessore di Ischitella, Raffaele Cannerozzi, facendo riferimento all’istituzione del Consorzio ittico che per il sindaco Rocco Manzo «rappresenta una opportunità di sviluppo che non possiamo farci sfuggire», mentre per Palma De Simone, assessore alle attività produttive di Cagnano Varano, «lo sforzo che stiamo mettendo in campo darà risultati solo se sapremo mettere da parte campanilismi e inutili interessi di bottega». L’incontro è stato concluso dall’intervento del rappresentante regionale che, rinnovando le scuse dell’assessore Dario Stefano, trattenuto a Bari da impegni sopraggiunti, ha sottolineato come la Regione «stia mantenendo tutti gli impegni assunti e predisponendo nuove opportunità di tutela del settore come con il bando per l’acquacoltura che sarà pubblicato ai primi di febbraio», ma soprattutto, ha sottolineato il dott. Leo, la Regione sarà con i pescatori nelle rivendicazioni dei danni subiti, portando le loro richieste in sede ministeriale.

Discussione

Un pensiero su “La Laguna di Varano rappresenta una opportunità di sviluppo che non possiamo farci sfuggire

  1. Sertire parlare questo sindaco di salvaguardia di ecosistemi fa solo ridere.

    Si vanta del neonato regolamento sulla disciplina della pesca, e poi?
    Qual'è il freno sei poi ad alcuni gli fanno pescare quello che vuole dove vuole e come vuole?
    Quali sono le carte che mostrano la  distribuzione/abbondanza della decussatus e philippinarum nella laguna? Se si leggesse qualche tesi ci si accorgerebbe dell'effettiva distribuzione ma, questo non interessa, i politici cercano voti. Oggi, l'unica cosa certa è la scomparsa delle praterie di fanerogame (protette dalla direttiva habitat e dalla convenzione di Berna) e delle anguille di cui sul regolamento non si parla anzi, per le anguille c'è la dogana che non le farà entrare se non sono autoctone ( Art. 25 – è vietato il deposito di anguille nelle acque lagunari, di provenienza estera, senza il preventivo nulla-osta dell'autorità sanitaria competente) mentre, si ammette l'ingresso di tutte le altre specie aliene presenti (Rapana venosa, Musculista senousia, Callinecteus sapidus, Dyspanopeus sayi, Crassostrea gigas, Tapes Philippinarum, Panaeus japonicus, ecc, ecc) per non parlare poi delle specie vegetali.

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    Pubblicato da utente anonimo | marzo 13, 2010, 1:04 PM

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