ISCHITELLA – E’ bastato il tam tam su facebook per richiamare gente da vari paesi del Gargano all’incontro sul tema dell’eolico off-shore del sindaco Pietro Colecchia e di altri rappresentanti dell’amministrazione comunale organizzato dal movimento politico “Ischitella prima di tutto”. Dopo lo stupore iniziale per la presenza degli ospiti nella sede del gruppo politico locale e qualche scaramuccia tra rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione, si è sviluppato un vero e proprio dibattito sul progetto per il quale il comune di Ischitella ha espresso la propria disponibilità. Serrato il confronto tra il sindaco Colecchia, il vicesindaco Leonardo La Malva, il consigliere di opposizione Giuseppe D’Errico, cittadini comuni e i rappresentanti di associazioni garganiche intervenuti, fra i quali anche alcuni membri del Comitato per la tutela del mare garganico e di Io sono garganico. Preoccupazione comune degli “ospiti” (che ritengono non potersi circoscrivere la decisione al solo comune di Ischitella) l’impatto ambientale delle pale eoliche in mare, non solo per le attività economiche (turismo e pesca), ma anche per il danno alle rotte migratorie dell’avifauna locale. Ma il sindaco Colecchia, pur non negando la rilevanza dell’impatto ambientale, ha evidenziato la necessità, da amministratore, di una valutazione complessiva del progetto, anche in termini di vantaggi economici ed occupazionali, azzardando anche l’ipotesi di un’attrattiva turistico-didattica delle torri sormontate dagli aerogeneratori (grazie alla collocazione di un ascensore interno ad una delle torri). Trecentomila euro sarebbe, approssimativamente, l’introito delle royalties per l’amministrazione di Ischitella a fronte di 60/80 pale eoliche posizionate a circa 8 chilomentri dalla costa al largo di Foce Varano, in posizione intermedia tra la costa e le Isole Tremiti. Una ricaduta economica che, al di là delle obiezioni di natura paesaggistica ed ambientale, è stata ritenuta irrisoria dagli astanti se paragonata all’enorme profitto realizzato dalla società che gestirebbe il parco off-shore. Argomento questo, che per il sindaco Colecchia, potrebbe rappresentare motivo di ulteriore contrattazione nella convenzione che dovrà ancora essere stipulata, prevedendo magari anche la riduzione del numero di torri in mare, per ridurre l’impatto ambientale. “Un parco eolico con 80 torri in mare da 4 megawatt l’una potrebbe illuminare l’intero Molise” l’appunto di Francesco De Rosa, di San Nicandro che ha evidenziato la sproporzione tra il vantaggio economico della società privata e quello della comunità ischitelliana. Dal consigliere comunale di Rodi Garganico, Michele Azzellino, ribadita invece, la netta contrarietà, “per qualsiasi somma”, al progetto sul quale il comune di Rodi, anch’esso contattato, ha già espresso nel febbraio 2009 il suo rifiuto con i voti della maggioranza consiliare (l’opposizione si astenne). Ma, a detta del sindaco Colecchia, che non ritiene comunque vincolanti le deliberazioni dei comuni a favore o contro (riconducendo la potestà decisionale unicamente al Ministero per l’ambiente) anche i comuni di Carpino e Cagnano Varano pare siano favorevoli all’eolico off-shore lungo la costa del Gargano nord. Ma la questione pare tutt’altro che risolta e l’incontro di Ischitella si è concluso con l’impegno di approfondirla in un confronto pubblico, organizzato dall’amministrazione comunale ed alcuni rappresentanti del movimento delle associazioni garganiche, con l’intervento di esperti del settore che possano fornire elementi tecnici specifici su cui fondare le valutazioni.
Anna Lucia Sticozzi
Gazzetta del mezzogiorno- Gazzetta di Capitanata 16-01-2010
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