Si è tenuto presso l’Assessorato alle Politiche della Salute la riunione del tavolo tecnico, composto dai Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, che sta affrontando l’organizzazione delle vaccinazioni per la pandemia influenzale da virus AH1N1v.
Su tutto il territorio regionale a partire dal 5 novembre sarà possibile effettuare le prenotazioni per la campagna di vaccinazione delle categorie a rischio indicate dalla nuova Ordinanza ministeriale. La nuova Ordinanza prevede, contestualmente a quella del personale sanitario e socio-sanitario, la vaccinazione delle seguenti categorie: a) donne dal 4° mese di gravidanza; b) persone di età compresa tra 6 mesi e 17 anni con patologie, nonché i bambini tra 6 e 24 mesi nati pretermine; c) adulti di età inferiore ai 65 anni con patologie. Innanzitutto è stata ribadita l’importanza della vaccinazione, ricordando che il vaccino è il mezzo più sicuro ed efficace per non ammalarsi e per evitare la trasmissione della malattia. Quanto alla sua sicurezza si rammenta che il vaccino contro il virus AH1N1v è prodotto in Italia con la stessa tecnologia con cui da anni si produce il vaccino antinfluenzale stagionale. Per poter affrontare la vaccinazione di un così grande numero di soggetti, circa 750.000 in Puglia, e in considerazione del vincolo di dosi attualmente disponibili (93.000), e di quelle in arrivo (74.700), è stato predisposto dai Dipartimenti di prevenzione delle ASL il Piano straordinario di vaccinazione che prevede l’attivazione su tutto il territorio regionale di 137 centri di vaccinazione che vedranno impegnate 155 equipe vaccinali, composte da medici, infermieri e amministrativi, per un totale di 630 Unità di personale. Una parte dei centri di vaccinazione fungerà anche da centri di prenotazione ai quali i cittadini potranno rivolgersi per prenotare la vaccinazione, evitando affollamenti e inutili code.
Si allega l’elenco dei centri di prenotazione per la vaccinazione con i relativi numeri di telefono per le prenotazioni. Le vaccinazioni verranno eseguite cominciando dalle donne in stato di gravidanza dal 4 mese di gravidanza e dai bambini e adolescenti di età compresa tra 6 mesi e 17 anni con patologie, nonché i bambini tra 6 e 24 mesi nati pretermine. Le vaccinazioni per i soggetti, di età compresa tra i 18 anni e i 65 anni, affetti da patologie incluse nelle categorie a rischio, saranno effettuate a partire dal 9 novembre. Per i cittadini affetti da patologie, che si recheranno presso i centri vaccinali, sarà sufficiente portare in visione la documentazione sanitaria in proprio possesso, evitando in tal modo di rivolgersi ai medici curanti. Per i cittadini affetti dalle patologie che rientrano nelle categorie a rischio ed inclusi nei programmi di assistenza domiciliare programmata e assistenza domiciliare integrata, la vaccinazione sarà somministrata dai propri medici e pediatri di famiglia. Continuano le operazioni di vaccinazione del personale sanitario e socio sanitario già cominciate a partire dal 27 ottobre. Categorie di persone a maggior rischio di complicanze In particolare, le persone a rischio sono quelle che presentano almeno una delle seguenti condizioni: malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, inclusa asma, displasia broncopolmonare, fibrosi cistica e broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) gravi malattie dell’apparato cardiocircolatori, comprese le cardiopatie congenite ed acquistite diabete mellito e altre patologie metaboliche gravi epatopatie e cirrosi epatica malatte renali con insufficienza renale malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie neoplasie malattie congenite ed acquisite che comportino carente produzione di anticorpi immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie ad esempio malattie neuromuscolari obesità con indice di massa corporea (BMI)>30 e gravi patologie concomitanti Donne in gravidanza Per corrispondenti fasce d’età, un incremento di morbosità ed un più alto tasso di mortalità si registra nelle donne in gravidanza rispetto alla popolazione femminile generale, accentuati dalla copresenza di altre condizioni patologiche (es. obesita’, cardiopatie, malattie respiratorie, ecc.) e vi è attualmente un generale consenso nell’identificare la gravidanza come uno tra i maggiori fattori di rischio per gravi complicanze, in particolare quelle di tipo respiratorio, come, ad esempio, l’ARDS (Adult Respiratory Distress Syndrome).
ELENCO CENTRI VACCINAZIONE della provincia di Foggia
Fonte: Regione Puglia Comunicato Stampa
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