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Le foto dei ritrovamenti di Monte Civita

"se ritroviamo le tombe, può darsi che ritroveremo anche le case!"

Ceramiche buccheroidi e materiali in pasta vitrea fanno supporre ad una  presenza di popolazioni provenienti da diverse aree geografiche, con la certezza dunque, che varie civiltà hanno calcato i nostri territori, così come evidenziato dalla dott. Giovanna Pacilio, capo restauratore, che ha sottolineato anche l’importanza del recupero e la necessità di continuare con gli scavi su Monte Civita, culla del nostro passato. “Oggi, ha ribadito l’esperta archeologa, sono stati operati solo scavi di somma urgenza, in attesa che si concretizzi una vera campagna di scavi, con personale e tecniche adatte.  Sicuramente troveremo altre tombe e chissà, potremo anche datare con più precisione tutti i reperti.”
Ma la domanda degli studiosi è stata: "se ritroviamo le tombe, può darsi che ritroveremo anche le case!"
Qualcuno ipotizza addirittura la leggenda di Uria, altri non disdegnano l’ipotesi di una civiltà venuta dal mare che ha incontrato abitanti del posto ed altri provenienti dal Sannio. L’unica certezza è che siamo di fronte ad uno dei più importanti siti archeologici della Puglia.
Il sindaco di Ischitella dott.  Piero Colecchia, alla luce di questi ritrovamenti, ha partecipato la volontà dell’Amministrazione, nell’allestire una mostra e sviluppare nel futuro un vero e proprio polo della cultura nel centro giannoniano. Mentre il vice sindaco ha tranquillizzato chi, nei giorni scorsi, ha ipotizzato una fuga dei principali reperti presso la Soprintendenza a Bari: “Nessun rischio, dopo il restauro torneranno ad Ischitella”.
Soddisfatti il Col. Riccardo Brandizzi, Comandante Prov. della Guardia di Finanza , e il cap. Palmiotti della Compagnia di S. Severo per il brillante lavoro svolto dai loro militari, sempre vigili nella tutela del patrimonio archeologico, bene indisponibile ed inestimabile dello Stato, e nell’opera di repressione con la denuncia di due soggetti all’autorità giudiziaria, il primo trovato intento a scavare una tomba, l’altro perchè deteneva in casa oggetti di dubbia provenienza. Infatti, ha ricordato il Cap. Palmiotti, chiunque possiede senza titolo, materiale archeologico ed oggetti sacri, viene equiparato dalla legge, a colui che effettua materialmente il furto.
Un ringraziamento al Comandante della brigata di Rodi Garganico, M.llo Claudio Maucione e all’Ass. capo Michele Biscotti, per il lavoro svolto e la loro disponibilità nel rapporto con i media.
Appuntamento al 21 agosto, come promesso dall’Amministrazione Comunale, per un importante convegno e per discutere il futuro dell’intera comunità.

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