
<!– Comunicato
–> Nucleare. Ecco sull’argomento, una dichiarazione dell’assessore Losappio:
“L’approvazione da parte del Senato del DDL 1441 che da il via libera alle centrali nucleari in Italia e le voci, sempre ricorrenti e mai smentite dal Governo, di un possibile insediamento in Puglia rendono urgente il pronunciamento del Consiglio Regionale.
“Come è noto la nostra Regione produce circa 8000 MW di energia, in larghissima prevalenza da fonte fossile, metà della quale è ceduta al Paese.
“Restano invece sul territorio i danni per la salute prodotti dalla emissione di sostanze inquinanti e dallo smaltimento dei rifiuti pericolosi.
“Illuminante, in tal senso, è l’ultima inchiesta della Magistratura calabrese che coinvolge la centrale ENEL di Cerano.
“Con l’eliminazione della tariffa unica decisa dal Governo e dal Parlamento, inoltre, la Puglia verrà penalizzata finendo per far pagare di più a famiglie ed imprese l’energia che produce a causa delle carenze della rete di distribuzione del Mezzogiorno.
“Dunque danni e beffa per i pugliesi mentre i benefici vanno in altri territori.
“In tale contesto l’ipotesi di una centrale o di un sito di stoccaggio di scorie nucleari è inaccettabile. Per questo da tempo abbiamo chiesto inutilmente al Ministro della Puglia e al Governo Nazionale garanzie e tranquillità per il nostro territorio.
“Di fronte all’accelerazione del Parlamento con l’approvazione del DDL che affida al Governo ampi poteri per la scelta dei criteri e dei siti degli impianti è ormai indispensabile che il Consiglio Regionale dichiari la sua volontà.
“Venga perciò subito discusso l’ordine del giorno presentato dai gruppi di centrosinistra e più volte calendarizzato e rinviato. Il confronto e le decisioni che ne scaturiranno serviranno a chiarire ai pugliesi ed al Governo Nazionale la posizione della Puglia.
“Chiedo ai presentatori del documento ed al Presidente Pepe che ciò accada già nel prossimo consiglio Regionale.”
http://www.affaritaliani.it/economia/nucleare_vendola_puglia130509.html
Un no secco. E anche un po’ ironico, com’è nello stile del Governatore della Puglia, Nichi Vendola, che ad Affaritaliani.it assicura che si opporrà con ogni mezzo alla costruzione delle centrali nucleari nella sua Regione. Ricorrendo, come prima cosa, alla Corte Costituzionale. “Perché è un abbaglio dal punto di vista economico, una distrazione di risorse dal lato energetico e una tragedia per l’ambiente”. La soluzione? “Investire nelle rinnovabili e sull’efficienza energetica”.
L’INTERVISTA
E’ arrivato il primo via libera del Senato al ritorno del nucleare in Italia. Quattro centrali dovrebbero essere costruite entro i prossimi 6-8 anni. E tra i siti di cui si parla c’è anche Ostuni, in Puglia. Ma per le Regioni è previsto solo un parere consultivo. Che cosa ne pensa?
“Le questioni sono due: una di metodo e una di merito. Quanto al metodo, tutta la strabiliante retorica sulla rivoluzione federalista convive qui con una evidente restaurazione centralistica. Le Regioni prima avevano il potere di dare l’intesa al governo e ora vengono ora ridotte al rango di buca delle lettere. Vengono, cioè, soltanto ascoltate, dando per inteso che il loro parere non abbia un peso effettivo. Credo che il modello di sviluppo che pensa questo governo abbia bisogno di un grado crescente di militarizzazione per poter saltare il confronto con le comunità locali”.
E per quanto riguarda il merito? Cosa pensa del nucleare nella sua Regione?
“Vorrei avere un po’ i dettagli per sapere se stanno pensando alla Costa Merlata o all’ampliamento di qualche trullo, oppure al nucleare di masseria o, ancora, al barocco atomico… Credo che dovranno ingegnarsi molto a immaginare le forme di occupazione militare del territorio, perché la ribellione della Puglia sarà rabbiosa e radicale”.
Un no senza se e senza ma, insomma.
“La nostra Regione offre al sistema Paese tanta energia. E paghiamo già un prezzo molto alto per questa nostra generosità. I polmoni del Salento sono già gonfi di polveri sottili e di ogni sorta di veleno, a causa per esempio della centrale Enel di Cerano a Brindisi. Noi siamo diventati i leader italiani della produzione di energia eolica e di energia solare e per quanto ci riguarda il tema non è certo l’entrata repentina nel nucleare, ma è la progressiva uscita dal carbone”.
Quindi consiglierebbe al governo di investire sulle rinnovabili piuttosto che sull’atomo.
“Certo. E vorrei sapere perché il governo mi ha tolto i finanziamenti al solare termodinamico sotto la direzione di Carlo Rubbia, perché mi ha tolto i finanziamenti all’idrogeno verde e perché ha questo atteggiamento di ostilità nei confronti di quelle fonti di energia che sicuramente rappresentano il futuro”.
Però da sole le rinnovabili non basterebbero a soddisfare il fabbisogno energetico del nostro Paese.
“Dobbiamo immaginare un ciclo complesso dell’energia che è fatto di efficienza energetica (e su questo argomento non mi pare che ci sia una consapevolezza da parte del governo della necessità di investire). Dobbiamo immaginare una riconversione urbanistica ed edilizia che sappia inglobare i valori dell’efficienza energetica. Dobbiamo investire molto di più su tutte le fonti di energia alternativa. Credo che il nucleare rappresenti dal punto di vista economico un abbaglio clamoroso, collocato in un tempo indefinito, dal punto di vista energetico una distrazione di risorse e dal punto di vista ambientale una tragedia per un Paese che ha già così grande scarsità di territorio e che ha i problemi di dissesto idrogeologico e di sismicità che sono noti”.
Che cosa farà adesso?
“Naturalmente ricorrerò alla Corte Costituzionale contro questa normativa del governo. E apriremo le danze…”
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E ALLORA APRIAMO LE DANZE!!!!!!!!
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