
Enza Moscaritolo dalla Gazzetta del Mezzogiorno
Mette tenerezza Antonio Piccininno, questo vecchietto fragile e ossuto, ma sempre sorridente, gli occhi scavati e l’imman – cabile coppola calcata bene in testa. Ieri, uno dei componenti dei Cantori di (insieme allo scomparso Andrea Sacco e ad Antonio Maccarone) ha festeggiato il traguardo dei novantatre anni, conservando ancora intatta la freschezza di un adolescente innamorato della vita, la schiettezza e la frugalità della sua terra e della sua storia. La fama e le tournée in giro per il mondo non lo hanno cambiato, anzi. Incanta i suoi interlocutori con le sue storie primordiali narrate in dialetto, alternato ad un po’ di italiano: ad animarlo è sempre quell’incontenibile voglia di raccontare e di raccontarsi, sul palco e fuori dal palco, senza quelle noiose pretese didascaliche e moraleggianti di chi è avanti negli anni e pretende di insegnare ai più giovani, chiosando con un semplice «Ai miei tempi si faceva così», di trasferire un bagaglio di informazioni ricco di aneddoti, di deliziose schermaglie d’amore e tecniche di corteggiamento della civiltà contadina. Ed è proprio per questo che i giovani e i ragazzi di questa generazione, che probabilmente non sanno nemmeno collocare storicamente gli eventi e le vicissitudini amorose cui Piccininno allude, lo seguono con calore e coinvolgimento. Un compleanno circondato dalle attenzioni della sua famiglia e della sua gente, della sua che grazie a questi personaggi, già scivolati nella leggenda, è diventata sinonimo di musica popolare in Puglia e nel mondo.
Nel pomeriggio di oggi dall’Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia:
Auguri affettuosissimi ad Antonio Piccininno anche da parte mia!
02/19/2009 04:13 PM
Silvia Godelli
Cogliamo l’occasione di ringraziare quanti ci hanno riempiti di messaggi d’auguri per il nostro pastorello.
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