Giunta Regionale approva messa in liquidazione delle APT – Aziende Provinciali Turismo
Via libera della Giunta alla liquidazione delle APT, le aziende provinciali per il turismo. L’assessore Ostillio ha presentato un disegno di legge con il quale i commissari delle APT assumono le funzioni di commissari liquidatori ed entro 120 giorni dal loro insediamento presentano alla Giunta i piani di liquidazione. Il personale può transitare ad altre amministrazioni, rimanendo nel frattempo a disposizione dei commissari liquidatori. La Giunta provvederà a vendere i beni immobili delle APT soppresse con un “piano straordinario”. L’assessore Ostillio ha precisato che è stato approvato dalla Giunta lo scorso 25 settembre un protocollo con Anci, Upi, Uncem e Unioncamere che “disegna un’ipotesi di riorganizzazione della promozione turistica territoriale, da realizzarsi attraverso strutture “leggere”, con una sensibile diminuzione dei costi ed una maggiore finalizzazione delle risorse, secondo principi di condivisione delle strategie e degli obiettivi, nonché determinando virtuose logiche di coordinamento tra i diversi soggetti operanti nel settore, sull’intero territorio regionale”. Inoltre per Ostillio “in attesa di definire con le Organizzazioni sindacali le idonee procedure per il personale delle APT, si intende con il provvedimento proporre al Consiglio regionale l’immediata entrata in vigore della norma che mette in liquidazione le aziende, contribuendo con ciò – in certa misura – anche alla riduzione dei costi della politica”. Le Apt saranno sostituite con “strutture leggere ed assecondando le novità che emergono ogni giorno sul territorio, potendo così intraprendere molto presto una nuova stagione di sviluppo di un settore così strategico per la nostra regione”. Le strutture che andranno a crearsi in sostituzione saranno in sinergia con i Comuni, le Province, le comunità montane e le Camere di Commercio e più in generale con gli attori sociali del territorio.
Chiude l´Apt. Pei i dipendenti uno schiaffo al turismo di Capitanata
La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 3, 2007, 9:06 amChiude l´Apt. Pei i dipendenti uno schiaffo al turismo di Capitanata
La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 3, 2007, 9:06 amChiusura Apt, i dipendenti scrivono alla Cgil
Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
Del resto esiste già la legge n. 1/2002 che istituisce l’Agenzia Regionale del Turismo; perché non renderla esecutiva con le diramazioni provinciali, se abbiamo tutta questa fretta?”
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Pubblicato da festival | ottobre 5, 2007, 7:14 PMChiusura Apt, i dipendenti scrivono alla Cgil
Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
Del resto esiste già la legge n. 1/2002 che istituisce l’Agenzia Regionale del Turismo; perché non renderla esecutiva con le diramazioni provinciali, se abbiamo tutta questa fretta?”
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Pubblicato da festival | ottobre 5, 2007, 7:14 PMChiusura Apt, i dipendenti scrivono alla Cgil
Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
Del resto esiste già la legge n. 1/2002 che istituisce l’Agenzia Regionale del Turismo; perché non renderla esecutiva con le diramazioni provinciali, se abbiamo tutta questa fretta?”
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Pubblicato da festival | ottobre 5, 2007, 7:14 PMChiusura Apt, i dipendenti scrivono alla Cgil
Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
Del resto esiste già la legge n. 1/2002 che istituisce l’Agenzia Regionale del Turismo; perché non renderla esecutiva con le diramazioni provinciali, se abbiamo tutta questa fretta?”
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Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
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“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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Pubblicato da festival | ottobre 5, 2007, 7:14 PMChiusura Apt, i dipendenti scrivono alla Cgil
Si paventa uno sciopero entro la fine del mese di ottobre
I lavoratori delle Aziende di Promozione Turistica della Puglia, riuniti in assemblea all’APT di Brindisi, hanno denunciato la preoccupante situazione che si è determinata a seguito dell’accelerazione del processo di riforma che si è concretizzata nella riunione di Giunta del 2 ottobre scorso con la liquidazione tout court di questi avamposti di garanzia pubblica del turismo della Regione Puglia.
“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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“Tale procedura – dicono in una nota – inusuale e foriera di pregiudizio alle relazioni sindacali, non è stata accompagnata da un tavolo di concertazione tale da garantire un governo del processo di riforma. Di fatti, oltre a non essere presente una proposta di prospettiva di riorganizzazione pubblica di questo delicato ed importante settore per lo sviluppo della regione, non ci si è minimamente preoccupati della valorizzazione delle professionalità, della collocazione dei dipendenti ed eventualmente delle possibili agevolazioni per chi avrebbe i requisiti per lasciare il servizio.
I lavoratori con forza hanno fatto presente che non hanno alcuna intenzione di mostrare resistenza al processo di riforma del turismo pugliese, che deve però andare verso una logica di potenziamento e rilancio del servizio, come per altro recentemente accaduto con la positiva esperienza del progetto “città aperte”. Era stato avviato un tavolo di concertazione tra l’Assessore Ostillio, l’Assessore Minervini e le OO.SS. regionali, che avrebbe dovuto predisporre un confronto utile a governare il processo di riforma oltre che a garantire la prospettiva di riqualificazione e/o ricollocazione professionale dei 78 addetti. Invece il tavolo, che pure si era dato una serie di impegni, è stato disatteso, ed abbiamo dovuto apprendere dai giornali l’accelerazione della messa in liquidazione delle AA.P.T. Mai nelle sedi ufficiali abbiamo appreso quale sarebbe stato il percorso per l’istituzione dei futuri I.A.T. (informazione ed assistenza turistica) su cui una serie di comuni hanno espresso la volontà di attuazione, né il numero né la dislocazione degli stessi.
Tale modo di procedere è, ad avviso delle OO.SS. e dei lavoratori, intollerabile per una ragione di centrosinistra guidata da un Presidente comunista che dovrebbe avere a cuore la valorizzazione della concertazione! Per questo tutti i lavoratori hanno dato mandato alle OO.SS: CGIL ed UIL di proclamare lo stato di agitazione del personale che, se non vedrà riprendere nei luoghi e nei modi consoni il confronto, porterà allo sciopero del personale con manifestazione a Bari, presso la sede della Giunta Regionale, entro la fine del mese di Ottobre. Al contempo si investirà il Presidente Vendola, oltre agli Assessori al Turismo ed al Personale del conflitto e, contemporaneamente, si coinvolgeranno i componenti della 4^ commissione e tutti i capigruppo dei Partiti regionali.
I lavoratori hanno ribadito la volontà di essere disponibili ad un percorso di riforma del turismo pugliese, che veda valorizzata la loro esperienza e professionalità, ma soprattutto salvaguardato il ruolo pubblico del servizio. Non è questo il modo di affrontare l’abbattimento dei costi della politica!!!! Questo è “uno specchietto per le allodole” ma, per chi conosce la delicatezza degli interessi che si addensano sul turismo, dovrebbe intuire che forse questa riforma nasconde altro.
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Pubblicato da festival | ottobre 5, 2007, 7:14 PMFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
Vincenzo D’Errico da Teleradioerre
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Pubblicato da festival | ottobre 7, 2007, 9:59 amFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
Vincenzo D’Errico da Teleradioerre
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Pubblicato da festival | ottobre 7, 2007, 9:59 amFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
Vincenzo D’Errico da Teleradioerre
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L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
Vincenzo D’Errico da Teleradioerre
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Pubblicato da festival | ottobre 7, 2007, 9:59 amFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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Pubblicato da festival | ottobre 7, 2007, 9:59 amFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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Pubblicato da festival | ottobre 7, 2007, 9:59 amFOGGIA – APT, le professionalità resteranno sul territorio (7/10/2007)
L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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L’assessore regionale al Turismo Massimo Ostillio è intervenuto sulla messa in liquidazione delle Apt, le storiche Aziende Provinciali per il Turismo, specificando che ciò “non significa assolutamente disperdere le energie e le esperienze significative finora maturate, ne’ tanto meno diminuire l’attenzione rispetto al personale”. Per quanto attiene i lavoratori, Ostillio ha precisato che “le professionalità saranno utilmente impegnate, con modalità apprezzabili e innovative” e che “saranno mantenute nell’alveo pubblico e sul territorio di riferimento. A questo – ha aggiunto – potrà essere associato un ruolo per l’istituendo Osservatorio turistico regionale, che sia in grado di analizzare i dati sui flussi, di studiare i fenomeni e individuare idonee e tempestive strategie a supporto del turismo”. Le strutture attraverso cui operare nei piani dell’assessore dovranno essere più leggere rispetto all’attuale quadro normativo: “Non faranno deflettere l’impegno pubblico a supporto delle imprese e delle comunità – ha precisato Ostillio – ma consentiranno di liberare parte delle risorse, spostandole dal capitolo delle spese di funzionamento a quello relativo agli investimenti promozionali. Quanto prima sara’ mia cura continuare a discutere con i sindacati gli aspetti legati ai lavoratori, verso i quali nutro la stessa attenzione e tensione morale delle organizazioni sindacali che li rappresentano”.
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