Giunta Regionale approva messa in liquidazione delle APT – Aziende Provinciali Turismo
Via libera della Giunta alla liquidazione delle APT, le aziende provinciali per il turismo. L’assessore Ostillio ha presentato un disegno di legge con il quale i commissari delle APT assumono le funzioni di commissari liquidatori ed entro 120 giorni dal loro insediamento presentano alla Giunta i piani di liquidazione. Il personale può transitare ad altre amministrazioni, rimanendo nel frattempo a disposizione dei commissari liquidatori. La Giunta provvederà a vendere i beni immobili delle APT soppresse con un “piano straordinario”. L’assessore Ostillio ha precisato che è stato approvato dalla Giunta lo scorso 25 settembre un protocollo con Anci, Upi, Uncem e Unioncamere che “disegna un’ipotesi di riorganizzazione della promozione turistica territoriale, da realizzarsi attraverso strutture “leggere”, con una sensibile diminuzione dei costi ed una maggiore finalizzazione delle risorse, secondo principi di condivisione delle strategie e degli obiettivi, nonché determinando virtuose logiche di coordinamento tra i diversi soggetti operanti nel settore, sull’intero territorio regionale”. Inoltre per Ostillio “in attesa di definire con le Organizzazioni sindacali le idonee procedure per il personale delle APT, si intende con il provvedimento proporre al Consiglio regionale l’immediata entrata in vigore della norma che mette in liquidazione le aziende, contribuendo con ciò – in certa misura – anche alla riduzione dei costi della politica”. Le Apt saranno sostituite con “strutture leggere ed assecondando le novità che emergono ogni giorno sul territorio, potendo così intraprendere molto presto una nuova stagione di sviluppo di un settore così strategico per la nostra regione”. Le strutture che andranno a crearsi in sostituzione saranno in sinergia con i Comuni, le Province, le comunità montane e le Camere di Commercio e più in generale con gli attori sociali del territorio.
“Puntare a sviluppare il turismo, non ai posti in consiglio d’amministrazione”
Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:51 PM“Puntare a sviluppare il turismo, non ai posti in consiglio d’amministrazione”
Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Riguardo al provvedimento regionale che prevede l’accentramento delle Apt, il capogruppo di Rifondazione Comunista a Palazzo Dogana, Vincenzo Brucoli, ha dichiarato: “Credo che dobbiamo giudicare quello che avviene. L’Apt sarà gestita in modo più efficiente? Si occuperà dei problemi della nostra Capitanata? A questo dobbiamo guardare per poi giudicare. Non è importante avere l’Apt per ogni territorio, ma che la Regione sviluppi il turismo tenendo conto di ogni vocazione del territorio e noi dobbiamo puntare a questo, non a mantenere dei posti in consiglio d’amministrazione”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:51 PMIl consigliere provinciale: “Non è una responsabilità di Vendola”
Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMIl consigliere provinciale: “Non è una responsabilità di Vendola”
Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMIl consigliere provinciale: “Non è una responsabilità di Vendola”
Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMIl consigliere provinciale: “Non è una responsabilità di Vendola”
Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMIl consigliere provinciale: “Non è una responsabilità di Vendola”
Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Il consigliere provinciale Giuseppe Lonigro (Sdi), ha sottolineato che il provvedimento riguardante le Aziende di Promozione Turistica è frutto di una legge voluta dall’amministrazione regionale di centro-destra che ha preceduto l’attuale amministrazione Vendola. “Bisogna ricordare – ha dichiarato Lonigro – che c’è una legge fatta da Fitto sulle agenzie del turismo ed in quella legge le Apt sono già state cancellate. Probabilmente si è poco informati. Il problema non è che non si rischia di baresizzare il turismo, il problema è che la legge già c’è da qualche anno. Quando fu fatta noi tentammo di far dare le competenze delle Apt alle Province, ma non avemmo una risposta positiva, per cui questa è una cosa vecchia e non è una responsabilità di Vendola”.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMEd intanto il consigliere del centro-destra ribatte a Lonigro: “La legge dell’amministrazione fitto non è un dogma, poteva essere modificata”
Attacca l’amministrazione Vendola il consigliere provinciale del centro-destra, Paolo Agostinacchio, e lo fa ricordando le promesse non mantenute dal presidente della Regione: “L’accentramento a Bari – dichiara Agostinacchio – non mi stupisce più di tanto. È la politica che le regioni stanno realizzando. Da tempo vi è un depauperamento delle competenze territoriali. È successo con l’Asl ed oggi con l’Apt. Il territorio perde la sua capacità di interlocuzione e di azione rispetto alle problematiche e tutto viene accentrato. Io ho sempre denunciato la clonazione del centralismo statale a livello regionale. Non abbiamo avuto un decentramento democratico, ci siamo illusi di aver ottenuto qualcosa. Vendola aveva promesso tante cose tra cui il riconoscimento delle competenze dovute alle Province che, fino ad oggi, non è accaduto. Staremo a vedere come sarà articolata la riforma e ci riserveremo nella fase successiva un intervento a riguardo anche se guardiamo con estrema preoccupazione a questa escalation di accentramento del potere. Noi siamo per la democrazia delle autonomie, il problema è che le promesse fatte dal presidente non sono state realizzate”. Riguardo, invece, all’attribuzione di colpa all’amministrazione Fitto sottolineata dal consigliere Lonigro, Agostinacchio ribatte: “Sono riflessioni che trovano il tempo che trovano. Mi dispiace per Lonigro. Quando una classe politica ritiene che l’opera posta in essere dalle amministrazioni precedenti non sia conforme ai propri programmi può riflettere e modificare l’operato perché non c’è nessuna preclusione alla modifica a meno che non ritengano le decisioni prese in quella sede come una sorta di dogma. Ma questo è un atteggiamento che non ha ragion d’essere, anzi la giustificazione è peggiore del fatto in sé”. “Si baresizza tutto ormai. Io non so cosa è rimasto davvero a Foggia, è una città che si sta impoverendo. Credo che la parola ora debba passare ai cittadini, senza differenza di colori, per rivendicare il diritto di Foggia ad un ruolo da protagonista. Anche da sindaco sono sempre stato innamorato di questa tesi e per questo mi sono fatto non pochi nemici. Credo che questa sia la strada da seguire, si chiami Fitto o Vendola il presidente della Regione. Certo è che un vaso di creta, come Foggia, in mezzo ai vasi di coccio, come l’asse Bari-Salento, è destinato ad essere distrutto. Abbiamo appreso giorni fa che anche la fiera di Foggia non sarà più una fiera nazionale dell’agricoltura, ma sarà specializzata. Questo cosa vuol dire? Che tutto sarà concentrato alla fiera del Levante e a noi restano le rassegne specializzate” ha concluso Agostinacchio.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 5:52 PMFoggia – La provincia di Foggia perde l’Apt
Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 7:35 PMFoggia – La provincia di Foggia perde l’Apt
Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 7:35 PMFoggia – La provincia di Foggia perde l’Apt
Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 7:35 PMFoggia – La provincia di Foggia perde l’Apt
Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 7:35 PMFoggia – La provincia di Foggia perde l’Apt
Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Una chiusura inutile, quella delle Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Apt. In una terra, che è la Capitanata, che ogni anno fa registrare il 40% delle presenze turistiche e il 50% delle strutture ricettive rispetto all’intera Puglia, sopprimere un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato in modo fattivo e soprattutto non facendo pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici, pare alquanto inutile. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti non ha portato alcuna miglioria alle casse regionali, poiché l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. Dall’insediamento dei commissari, un anno e mezzo fa, oltre ad eliminare spese ritenute supreflue come l’auto di rappresentanza e i telefoni aziendali (come ci riferisce Matteo Minchillo, direttore Apt di Foggia), l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia ha mirato alla promozione del vasto patrimonio turistico, anche con l’ausilio dell’Amministrazione Provinciale e della Camera di Commercio, ed è stato il primo ente a valorizzare terre come i Monti Dauni, oltre al più conosciuto Gargano. In questo periodo, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, oltre ad aver mantenuto i contatti con circa 20.000 turisti ogni anno, che hanno contattato la sede foggiana e quelle degli Iat per informazioni d’ogni sorta, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione dell’“Annuario delle strutture ricettive turistiche della provincia di Foggia”, per la guida turistica tematica “Itinerari Sacri”, per la guida descrittiva dei 64 comuni della provincia, intitolata “Daunia Bella di Natura”, per la guida al trekking sul Gargano “La Montagna sul Mare”, per la guida alla “Via Francigena”, che mira alla destagionalizzazione dei flussi turistici. Oltre alle pubblicazioni, l’Apt ha promosso un progetto di collegamenti con bus navetta da Bari-Palese al Gargano, ha aperto gli uffici d’Informazione ed Accoglienza Turistica di Peschici, Mattinata e Troia, ha dato vita alla campagna di sensibilizzazione “Un turista è una risorsa, non farlo andar via”, ha aperto un Info Point turistico alla stazione ferroviaria di Foggia, ha realizzato “Gargano Tv”, la prima tv tematica dedicata al turismo, ha realizzato le mappe del Gargano e dei Monti Dauni su palmare, ha promosso il progetto “Città Aperte”, oltre ad un fattivo impegno nei drammatici fatti del 24 luglio scorso, giorno in cui la Capitanata è stata colpita al cuore dalle fiamme. Chiudere l’Apt significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – “baresizzare il turismo”, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2007, 7:35 PMChiude l´Apt. Pei i dipendenti uno schiaffo al turismo di Capitanata
La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 3, 2007, 9:06 amChiude l´Apt. Pei i dipendenti uno schiaffo al turismo di Capitanata
La Regione Puglia, nell’intento di ridurre la spesa pubblica, ha deciso di sopprimere le Aziende di Promozione Turistiche pugliesi. Una decisione che ha scatenato le ire dei dipendenti dell’Apt di Foggia che non capiscono come si possa considerare inutile un’azienda che in un anno e mezzo di attività ha operato senza far pesare le innumerevoli attività sui fondi regionali, bensì sull’aiuto degli operatori turistici. A parte l’operato delle Apt, il piano di riqualificazione del turismo e la soppressione di questi enti, sempre secondo i dipendenti, pare non abbia portato alcuna miglioria alle casse regionali, poichè l’80% delle spese delle Apt è rappresentato dagli stipendi dei dipendenti stessi che, essendo lavoratori di enti strumentali della stessa Regione, saranno comunque oggetto degli oneri di spesa dell’ente di via Capruzzi. In questo periodo, peraltro, l’Azienda di Promozione Turistica di Foggia, ha raccolto contributi pari ad 80.000 euro (per non gravare sulla Regione) per la pubblicazione della guida turistica ‘Itinerari Sacri’ e per la guida al trekking sul Gargano ‘La Montagna sul Mare’. L’Apt ha inoltre realizzato ‘Gargano Tv’, la prima tv tematica dedicata al turismo ed ha promosso il progetto ‘Città Aperte’. Per tutti questi motivi chiudere l’Apt per i dipendenti significa dare uno schiaffo al turismo di Capitanata e – come accade in diversi campi – ‘baresizzare il turismo’, facendo mancare un vero punto di riferimento per turisti ed esercenti che ogni anno sulla Capitanata investono gran parte dei propri risparmi.
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Pubblicato da festival | ottobre 3, 2007, 9:06 am