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Monte Sant’Angelo e La Notte dell Angelo

Festa delle Apparizioni di San Michele Arcangelo
Nel mese di maggio, Monte Sant’Angelo celebra l’anniversario dell’apparizione dell’Arcangelo Michele, avvenuta nel 490 dopo Cristo. Un appuntamento importante e che mette in risalto anche la devozione che Padre Pio nutriva per San Michele. E’ storica la notizia del 3 luglio del 1917 di quando Padre Pio si recò pellegrino alla Grotta del Gargano per venerare San Michele di cui era devotissimo. Negli studi di Tele Radio Padre Pio abbiamo ospitato padre Ladislao Suchy CSMA, Rettore del Santuario Basilica dell’Arcangelo Michele di Monte Sant’Angelo, l’Avv.Michele Picaro assessore alla cultura e Michele Guerra dell’ufficio stampa dell’agenzia Gargano Comunica che ci hanno illustrato il ricco programma organizzato per l’anniversario delle apparizioni.

By http://www.teleradiopadrepio.it
Per info.
Segreteria organizzativa
Gargano Comunica
Tel. 0884.561370

Discussione

2 pensieri su “Monte Sant’Angelo e La Notte dell Angelo

  1. Avatar di Sconosciuto

    Padre Ladislao che cosa rappresenta per la vostra comunità tale ricorrenza?
    Per noi, Padri Micaeliti, custodi del santuario di San Michele, nel quale da dieci anni prestiamo il servizio pastorale è un momento molto importante perché San Michele non solo è il protettore della nostra Congregazione ma anche protettore della Chiesa universale. L’8 maggio richiama le origini del Santuario…l’evento iniziale durante il quale Dio, attraverso il ministero dell’Arcangelo Michele, ha voluto far si che questo luogo diventasse luogo di incontro tra l’uomo e Dio. Questo avvenimento è accaduto nel 490, quando apparendo a San Lorenzo Maiorano disse: ” Sono l ‘Arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta; io stesso ne sono il vigile custode… Là dove si spalanca la roccia possono essere perdonati i peccati degli uomini… Quel che sarà qui chiesto nella preghiera sarà esaudito. Va’, perciò, sulla montagna e dedica la grotta al culto cristiano. In queste parole di San Michele troviamo racchiuso tutto il programma del Santuario. Si tratta di un programma spirituale che San Michele, difensore dei diritti di Dio e condottiero degli angeli buoni, vuole trasmettere all’uomo. L’uomo, solo attraverso l’esperienza dell’amore di Dio e la presenza di Cristo nelle propria vita, inizia ad accorgersi che ha degli amici che lo sostengono nel proprio combattimento contro ogni schiavitù. Sappiamo che il più grande nemico dell’uomo è il maligno che agisce però in modo astuto attraverso le tentazioni. Spesso sono realtà che ingannano l’uomo… un uomo che ha sempre più bisogno, oggi più che mai, di punti di riferimento per capire che la propria vita ha un senso. Uno di questi riferimenti è proprio l’Arcangelo Michele. Il suo nome ebraico Mi – ka – El significa: Chi è come Dio? Per noi,Padri Micaeliti, per tutto il Santuario e per tutti i devoti la festa dell’anniversario dell’Apparizione di San Michele , istituita da papa Pio V per l’8 maggio, è fondamentale. La sacra Grotta è stata prescelta da secoli come meta di pellegrinaggi, luogo di preghiera e soprattutto di riconciliazione con Dio. Nell’arco di quindici secoli di storia, i cristiani da tutto il mondo sono venuti al Santuario del Gargano. Fra i pellegrini troviamo numerosi Papi. Ad esempio Giovanni XXIII da cardinale, Giovanni Paolo II, lo stesso cardinale Joseph Ratzinger nel 1985, oggi papa Benedetto XVI; alcuni santi come Santa Brigida di Svezia, Sant’Alfonso de’ Liguori, San Gerardo Maiella, Padre Pio da Pietrelcina e tanti altri … ma soprattutto migliaia di pellegrini venuti da tutte le nazioni, attratti dal fascino dalla Celeste Basilica così singolare, dove trovano speranza, perdono e pace, per intercessione di San Michele Arcangelo. Assistiamo continuamente a dei veri e propri prodigi spirituali. L’uomo sperimenta la grazia dell’amore perché si rende conto che esiste qualcuno che lo ama veramente. In questo modo, si entra in un rapporto intimo con il Signore, che lo porta poi a fare l’esperienza della riconciliazione. Questo è il più grande miracolo…

    In occasione delle celebrazioni di quest’anno, l’assessorato alle politiche culturali e scolastiche, ha organizzato “La Notte dell’Angelo”, un evento che ripristina l’antica usanza di animare la vigilia della festa con suggestivi falò. Dott. Picaro di cosa si tratta? Si tratta di un vero e proprio evento che prenderà il via all’imbrunire del 7 maggio. E’ la notte della vigilia, di attesa della festa. Sono una serie di manifestazioni con cui si riscoprono tradizioni legate al pellegrinaggio del mese di Maggio alla grotta di san Michele Arcangelo. In passato, in occasione della festa, si accendevano falò in vari rioni, si cantavano inni…si gustavano prodotti tipici della zona: “Li cavaduzz”, ossia piccole scamorze a forma di cavallo, accompagnati da simboli tipici della festività: “i pennacchi” e li “ferrizze”, candelabri portati dai pellegrini. Abbiamo voluto questo evento che non vuole solo riscoprire tradizioni ma anche rievocare canti e suoni delle compagnie dei pellegrini che rappresentano delle vere e proprie preghiere. Infatti, nell’atrio antistante la basilica, il coro Vocinsieme del Maestro Falcone proporrà un repertorio di canti dedicati all’Arcangelo Michele. Un avvenimento che oltre ad avere un taglio culturale e turistico, non vuole perdere di vista quello spirituale che viene manifestato in questa notte di gioiosa attesa e che termina con l’invocazione di protezione da parte di San Michele.

    La manifestazione e stata curata dall’agenzia Gargano Comunica. Michele che importanza ha avuto per la vostra realtà, presente da poco sul territorio garganico, curare un evento così importante? Come agenzia di comunicazione siamo stati felicissimi di lavorare a questo evento proprio perché intendiamo promuovere il…

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    Pubblicato da festival | Maggio 3, 2006, 2:11 PM
  2. Avatar di Sconosciuto

    Padre Ladislao che cosa rappresenta per la vostra comunità tale ricorrenza?
    Per noi, Padri Micaeliti, custodi del santuario di San Michele, nel quale da dieci anni prestiamo il servizio pastorale è un momento molto importante perché San Michele non solo è il protettore della nostra Congregazione ma anche protettore della Chiesa universale. L’8 maggio richiama le origini del Santuario…l’evento iniziale durante il quale Dio, attraverso il ministero dell’Arcangelo Michele, ha voluto far si che questo luogo diventasse luogo di incontro tra l’uomo e Dio. Questo avvenimento è accaduto nel 490, quando apparendo a San Lorenzo Maiorano disse: ” Sono l ‘Arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta; io stesso ne sono il vigile custode… Là dove si spalanca la roccia possono essere perdonati i peccati degli uomini… Quel che sarà qui chiesto nella preghiera sarà esaudito. Va’, perciò, sulla montagna e dedica la grotta al culto cristiano. In queste parole di San Michele troviamo racchiuso tutto il programma del Santuario. Si tratta di un programma spirituale che San Michele, difensore dei diritti di Dio e condottiero degli angeli buoni, vuole trasmettere all’uomo. L’uomo, solo attraverso l’esperienza dell’amore di Dio e la presenza di Cristo nelle propria vita, inizia ad accorgersi che ha degli amici che lo sostengono nel proprio combattimento contro ogni schiavitù. Sappiamo che il più grande nemico dell’uomo è il maligno che agisce però in modo astuto attraverso le tentazioni. Spesso sono realtà che ingannano l’uomo… un uomo che ha sempre più bisogno, oggi più che mai, di punti di riferimento per capire che la propria vita ha un senso. Uno di questi riferimenti è proprio l’Arcangelo Michele. Il suo nome ebraico Mi – ka – El significa: Chi è come Dio? Per noi,Padri Micaeliti, per tutto il Santuario e per tutti i devoti la festa dell’anniversario dell’Apparizione di San Michele , istituita da papa Pio V per l’8 maggio, è fondamentale. La sacra Grotta è stata prescelta da secoli come meta di pellegrinaggi, luogo di preghiera e soprattutto di riconciliazione con Dio. Nell’arco di quindici secoli di storia, i cristiani da tutto il mondo sono venuti al Santuario del Gargano. Fra i pellegrini troviamo numerosi Papi. Ad esempio Giovanni XXIII da cardinale, Giovanni Paolo II, lo stesso cardinale Joseph Ratzinger nel 1985, oggi papa Benedetto XVI; alcuni santi come Santa Brigida di Svezia, Sant’Alfonso de’ Liguori, San Gerardo Maiella, Padre Pio da Pietrelcina e tanti altri … ma soprattutto migliaia di pellegrini venuti da tutte le nazioni, attratti dal fascino dalla Celeste Basilica così singolare, dove trovano speranza, perdono e pace, per intercessione di San Michele Arcangelo. Assistiamo continuamente a dei veri e propri prodigi spirituali. L’uomo sperimenta la grazia dell’amore perché si rende conto che esiste qualcuno che lo ama veramente. In questo modo, si entra in un rapporto intimo con il Signore, che lo porta poi a fare l’esperienza della riconciliazione. Questo è il più grande miracolo…

    In occasione delle celebrazioni di quest’anno, l’assessorato alle politiche culturali e scolastiche, ha organizzato “La Notte dell’Angelo”, un evento che ripristina l’antica usanza di animare la vigilia della festa con suggestivi falò. Dott. Picaro di cosa si tratta? Si tratta di un vero e proprio evento che prenderà il via all’imbrunire del 7 maggio. E’ la notte della vigilia, di attesa della festa. Sono una serie di manifestazioni con cui si riscoprono tradizioni legate al pellegrinaggio del mese di Maggio alla grotta di san Michele Arcangelo. In passato, in occasione della festa, si accendevano falò in vari rioni, si cantavano inni…si gustavano prodotti tipici della zona: “Li cavaduzz”, ossia piccole scamorze a forma di cavallo, accompagnati da simboli tipici della festività: “i pennacchi” e li “ferrizze”, candelabri portati dai pellegrini. Abbiamo voluto questo evento che non vuole solo riscoprire tradizioni ma anche rievocare canti e suoni delle compagnie dei pellegrini che rappresentano delle vere e proprie preghiere. Infatti, nell’atrio antistante la basilica, il coro Vocinsieme del Maestro Falcone proporrà un repertorio di canti dedicati all’Arcangelo Michele. Un avvenimento che oltre ad avere un taglio culturale e turistico, non vuole perdere di vista quello spirituale che viene manifestato in questa notte di gioiosa attesa e che termina con l’invocazione di protezione da parte di San Michele.

    La manifestazione e stata curata dall’agenzia Gargano Comunica. Michele che importanza ha avuto per la vostra realtà, presente da poco sul territorio garganico, curare un evento così importante? Come agenzia di comunicazione siamo stati felicissimi di lavorare a questo evento proprio perché intendiamo promuovere il…

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    Pubblicato da festival | Maggio 3, 2006, 2:11 PM

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