//
you're reading...
Tutti i post

Grande festa e applausi per la prima edizione del riconoscimento etnomusicale

A Foggia. La leggenda del cantastorie solitario
Eugenio Bennato, Conte e Del Re premiati nel ricordo di Matteo Salvatore
Un albero di ulivo, il corno da banditore e la chitarra, tre simboli «poveri» per ricordare un uomo grande, più di quella gigantografia con il suo volto che domina il palco. Matteo Salvatore, il cantastorie di Apricena morto in agosto a 80 anni, vive nell’avvolgente sinfonia che gli ha dedicato Eugenio Bennato, nelle parole commosse della figlia Margherita («Grazie al suo pubblico sto comprendendo che se in vita mio padre mi ha dato poco, ora mi sta dando tantissimo»), nella gioia di centinaia di giovani che ballano al ritmo di Lu’ soprastande.

Discussione

3 pensieri su “Grande festa e applausi per la prima edizione del riconoscimento etnomusicale

  1. Avatar di Sconosciuto

    E’ pieno come un uovo il Teatro del Fuoco, dove l’agente di Matteo, Angelo Cavallo e il Club Tenco (con Regione, Provincia, Comuni di Foggia, Apricena e Vieste) hanno voluto premiare tre voci fuori dal coro, proprio come Matteo: il cantastorie di Mola di Bari, Enzo Del Re, che suona una sedia, il cantautore Giorgio Conte (fratello di Paolo), trascinatore ironico e confidenziale, ed Eugenio Bennato appunto, un pezzo di storia del folk, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare a Musica Nova, alle tante collaborazioni con ensemble come la foggiana Suoni dal Sud che ha dato colore e calore alla sinfonia, insieme alle voci dell’Arlesiana Chorus Ensemble. E proprio sulla consegna del premio a Bennato, il presidente del Consiglio regionale Piero Pepe ha fatto l’ennesima ammenda per le istituzioni, lontane dai tanti Matteo Salvatore che rischiano di finire una lunga carriera (e anche vita) in povertà. Ma se gli acciacchi hanno spento la voce querula e ribelle del cantante-banditore Matteo, il suo messaggio di spirito libero, di uomo schietto al punto da risultare disarmante, rivive nel documentario Il banditore di Nicola Morisco e Daniele Trevisi, nei tanti dischi, locandine, cassette, cartoline, raccolti dall’etnomusicologo Rocco Forte ed esposti in una bella mostra al Museo civico di Foggia. E non solo. Anche il blasonato Club Tenco, coorganizzatore del Premio, ha conservato un ricordo speciale di Matteo Salvatore: il dépliant con l’elenco e alcune strofe delle canzoni che il cantastorie scomparso eseguì al Club nel 1978. E’ stato il direttore artistico Enrico De Angelis a fare omaggio del prezioso ricordo al Club Matteo Salvatore, che raccoglie gli amici più cari, come il vocalist della Nuova Orchestra della Taverna del Gufo, Ninni Maina, sempre accanto a Matteo nei momenti più difficili. Ma le avversità, come accade alle persone che ne hanno visto tante nella vita (e Salvatore e ha cantato in cento ballate la sua esperienza della fame e della miseria), non facevano che restituire, ogni volta, un Matteo Salvatore più forte, che dal palco riceveva ogni sera una nuova dose di Gerovital. Anna Langone – 21/11/2005 – GDM

    "Mi piace"

    Pubblicato da festival | novembre 21, 2005, 1:42 PM
  2. Avatar di Sconosciuto

    Teatro del Fuoco gremito per la I edizione del premio Matteo Salvatore

    Al cantastorie solitario di Apricena, morto in agosto all’età di 80 anni, è stata dedicata la prima edizione del Premio Matteo Salvatore che, sabato scorso, si è svolta al Teatro del Fuoco. Ad aprire la serata, Enzo Del Re, l’ultimo cantastorie di Mola di Bari, come ama definirsi. Barba bianca, occhi pacati e una sedia che con lui torna a vivere. Ma l’associazione Suoni dal Mondo, organizzatrice della manifestazione, insieme al club Tenco, ha voluto premiare anche Giorgio Conte, fratello del più noto Paolo. Fouland azzurro al collo, chitarra e una grande dote di trascinatore ironico, dimostrata tra un fischiettio ed un altro. Lo spirito libero di Matteo Salvatore, torna a vivere durante la serata di sabato anche grazie al documentario “Il banditore” di Nicola Morisco e Daniele Trevisi. A chiudere la manifestazione Eugenio Bennato che con l’orchestra Suoni dal Sud e l’Arlesiana Chorus Ensemble diretta da Carlo Frasca, ha presentato in anteprima un’emozionante sinfonia dedicata a Matteo Salvatore.

    Marzia Campagna

    "Mi piace"

    Pubblicato da festival | novembre 21, 2005, 2:22 PM
  3. Avatar di Sconosciuto

    due parole.
    la manifestazione è stata importante. importante che ci sia qualcuno a foggia capace di organizzare tanto. importante la presenza di eugenio, che a me personalmente, ha fatto venire i brividi, e a tratti anche la voglia di ballare. importante e significativi gli interventi di Enzo Del Re e di Giorgio Conte. A mio parere, però, Matteo avrebbe gradito un po’ più della sua gente intorno. Quei giovani e meno giovani appassionati visceralmente della sua musica e delle sue storie, quelli che sempre lo seguivano, e che non ci sono venuti, o non ci son potuti venire, e non (solo!!) perchè il prezzo del biglietto non era proprio una cosa simbolica, anche e sopratutto perché non si sentivano “comodi” in una situazione così formale, distante, ingessata, finta. Finti gli interventi, finto il presentatore, finte le parole ben confezionate ma senza anima… finta a tratti la commozione… fatte le dovute eccezioni, ovviamente, che per fortunas ci sono, e sono quelle che salvano…
    avrei preferito, Matteo avrebbe preferito, una festa più sincera, un omaggio più semplice, un pubblico più eterogeneo… magari con, mischiate alle tante pellicce, qualche volto amato, nudo e senza nome…
    con affetto
    R

    "Mi piace"

    Pubblicato da utente anonimo | dicembre 7, 2005, 8:33 am

Scrivi una risposta a festival Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Archivi