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Emigrazione e Demografia di Carpino: Un’Analisi Storica

L’evoluzione demografica di Carpino, un piccolo comune della provincia di Foggia, ha attraversato diverse fasi significative, fortemente influenzate dalle dinamiche economiche, sociali e politiche. Tra le trasformazioni più rilevanti c’è stata sicuramente l’ondata di emigrazione verso l’America, che ha avuto un impatto determinante sul calo della popolazione del paese, in particolare nel periodo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. Analizzando i dati dei censimenti dal 1861 al 2024, emergono chiaramente i cambiamenti demografici che hanno segnato Carpino, in particolare il forte esodo verso il Nuovo Mondo e le sue conseguenze per la comunità locale.

I primi censimenti (1861-1901)

Il primo censimento ufficiale di Carpino risale al 1861, anno simbolico per l’unità d’Italia, che registrò 6.261 abitanti. Nei successivi censimenti del 1871 e 1881, la popolazione cominciò a diminuire lentamente, scendendo a 6.225 e 6.086 abitanti, con un calo rispettivamente dello 0,6% e del 2,2%.

A partire dal 1881, però, iniziò a farsi sentire un fenomeno che avrebbe avuto un forte impatto sulla demografia del paese: l’emigrazione verso l’America. Molti abitanti di Carpino, come quelli di altre località del sud Italia, lasciarono il paese alla ricerca di migliori opportunità economiche nelle Americhe, in particolare negli Stati Uniti. L’emigrazione fu favorita dalla crescente industrializzazione americana e dalla politica di accoglienza del governo degli Stati Uniti, che offriva ampie possibilità di lavoro nelle nuove città e nelle industrie.

Durante il periodo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, Carpino, come molti altri comuni pugliesi, vide una massiccia partenza dei suoi giovani, che cercavano fortuna oltreoceano. L’America divenne la meta privilegiata, con molti emigranti diretti a New York e altre città industriali, dove si integravano nella vita lavorativa, contribuendo al fiorire di intere comunità italiane.

Il boom dell’emigrazione (1880-1914)

L’ondata migratoria da Carpino verso l’America raggiunse il suo apice tra il 1880 e il 1914, un periodo in cui milioni di italiani emigrarono verso le Americhe, in particolare gli Stati Uniti, ma anche il Brasile e l’Argentina. Si stima che nel solo periodo tra il 1881 e il 1911, Carpino abbia perso circa 2.000 abitanti, un dato che ha inciso profondamente sulla composizione demografica del paese.

Gli emigranti carpinesi, come molti altri italiani, erano principalmente uomini giovani, ma anche famiglie intere, che partirono con la speranza di migliorare la propria condizione economica. A Carpino rimasero le persone anziane e quelle che non potevano permettersi di emigrare, mentre la comunità si svuotava progressivamente. Le lettere e le rimesse inviate dagli emigranti erano spesso l’unico sostegno economico per le famiglie rimaste in paese.

Molti emigranti si stabilirono stabilmente negli Stati Uniti, ma anche nelle città di Buenos Aires e San Paolo, dove si formarono numerose colonie italiane, tra cui quella carpinese. Molti di loro, nel corso dei decenni, tornarono periodicamente in patria, ma l’emigrazione verso l’America influenzò il paese per oltre un secolo, con una “diaspora” che continuò a dare forma all’identità di Carpino, anche se le rimesse inviate dai emigrati contribuirono a supportare l’economia locale.

Il periodo tra le due guerre mondiali (1921-1945)

Nel periodo tra il 1921 e il 1931, la popolazione di Carpino continuò a essere influenzata dall’emigrazione, sebbene con tassi in calo. Il censimento del 1921 registrò 6.049 abitanti, con una significativa diminuzione rispetto ai censimenti precedenti, un dato che rifletteva in parte il proseguimento dell’emigrazione, anche se il fenomeno iniziò a diminuire con l’introduzione di politiche restrittive sugli immigrati da parte dei paesi di destinazione, in particolare gli Stati Uniti.

Durante gli anni successivi, l’emigrazione continuò a essere una delle cause principali del declino demografico di Carpino, ma con un’intensità minore rispetto ai decenni precedenti.

Il secondo dopo guerra e il picco del 1951

Il dopoguerra vide un forte recupero della popolazione, le tendenze di emigrazione si stabilizzarono e, sebbene l’America continuasse a essere una destinazione per alcuni, la maggior parte degli emigranti si diresse verso l’Europa, in particolare verso la Germania, dove la necessità di manodopera era alta. Nel censimento del 1951 la popolazione a Carpino raggiunse il picco di 7.044 residenti, ma già nel 1961 il calo iniziò a farsi sentire nuovamente registrando 6.757 abitanti.

Il calo demografico (1981-2024)

Negli anni ’80 e ’90, la diminuzione della popolazione di Carpino diventò progressiva e continua. La situazione economica e la mancanza di opportunità lavorative locali spinsero molte persone a trasferirsi verso le città, in particolare verso il nord del paese, mentre la stessa emigrazione internazionale diminuì drasticamente a causa della maggiore difficoltà di emigrare verso le Americhe, in particolare dopo l’introduzione di leggi migratorie più restrittive.

Nel 1981, Carpino aveva 5.340 abitanti, con un calo del 7,8% rispetto al censimento del 1971. Il declino proseguì nei decenni successivi, con il censimento del 1991 che registrò 4.845 abitanti e quello del 2001 che evidenziò un ulteriore calo a 4.704.

Nel 2011, Carpino registrò 4.305 abitanti, continuando il trend di diminuzione che culminò con il censimento del 2021, che segnò 3.881 abitanti. Oggi, la popolazione di Carpino è di 3.743 abitanti, con una presenza significativa di 320 cittadini stranieri.

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