In Merito al post “OGNUNO PERSO DENTRO I FATTI SUOI” del 31/10/2008 in questa stessa categoria, ci scrive Antonio V. Gelormini.
“Caro Piero, come non concordare con Berthoud, e sai quanto possa essere musica per le mie orecchie la sua analisi. Forse è il caso che le Associazioni sul territorio comincino a riempire i vuoti di cosiddetta sensibilità istituzionale, in maniera pro-attiva, e si facciano carico del lavoro di stimolo alla consapevolezza delle rispettive potenzialità di attrazione.
“Diventare attori protagonisti del nostro futuro, senza aspettare le risorse di un produttore che non si manifesta, potrebbe diventare motivo di nuova attenzione e forza gravitazionale per orbite non ancora segnate. Imparare a percorrerle sarà senz’altro occasione carica di suggestione e sfida altrettanto affascinante.
“Non c’è che svegliare il nostro naturale e comune spirito “diomedeo”. Mettiamoci in rete, vediamoci, frequentiamoci, contaminiamoci, punzecchiamoci. Ci sarà da divertirsi davvero. Dopotutto l’Ulisse dantesco, senza dubbio più moderno di quello omerico, ce lo raccomanda da secoli: “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguire virtude e conoscenza”.
“Ciao. A presto. Antonio V. Gelormini”
Articolo tratto da PuntodiStella.it
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