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E’ morto il regista de ‘La Legge’, Jules Dassin

Se ne è andato il 31 marzo, alla bella età di 96 anni, il regista americano Jules Dassin nella sua casa di Atene. Colpito dal maccartismo all’apice della sua creatività, crudo testimone di una società violenta, passato a ricreare il noir in Francia scoprì con Melina Mercouri una seconda patria, la Grecia, tra la lotta ai colonnelli e scoperta di una cultura
I suoi film, i noir americani «Forza bruta», «La città nuda», «I trafficanti della notte», i francesi «Rififi», «La legge», la Grecia di «Mai di domenica», «Fedra», l’humour di «Topkapi».
Nato negli Stati uniti, nello stato del Connecticut, figlio di un barbiere ebreo emigrato dalla Russia, Dassin muove i suoi primi passi in un teatro yiddish. Partecipa come aiuto regista nel film di Alfred Hitchcock "Il signore e la signora Smith" e conquista la scena internazionale con "Forza bruta" interpretato da Burt Lancaster.
L’attenzione sociale ai temi della detenzione e del carcere e il rifiuto di ogni strumento repressivo portano il suo nome sulla lista nera di Hollywood e, durante l’ondata maccartista degli anni ’50, lo costringono ad emigrare in Europa. Vive in Inghilterra dove realizza "I trafficanti della notte" con Richard Widmark e in Francia fino al ’59, quando sceglierà di vivere in Grecia insieme all’attrice Melina Mercouri che diventerà sua moglie. Con lei girerà a Carpino, nello stesso anno, "La legge" che vede protagonisti Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni e l’anno seguente vincerà il festival di Cannes con "Mai di domenica".
Dopo la morte della moglie nel 1994 Dassin aveva ricevuto la cittadinanza greca a titolo onorario grazie alla sua battaglia ingaggiata per la restituzione alla Grecia dei fregi del Partenone esposti al British Museum di Londra.
Nella foto Jules Dassin e Gina Lollobrigida in una delle scene del Film "La Legge".

Discussione

Un pensiero su “E’ morto il regista de ‘La Legge’, Jules Dassin

  1. Avatar di Sconosciuto

    Sempre i migliori ci lasciano…..Un uomo che ci può solo essere di esempio… Ormai la nostra cultura non ha più sani principi, esempio la situazione in Tibet, non ci sono grandi interessi economici e allora la nostra civiltà “emancipata” non si cura di questa situazione, si potrebbe quasi dire che “si stava meglio quando si stave peggio” (solo in queste situazioni estreme, non voglio generalizzare questo concetto) I film di quest’uomo per chi li ha visti sono testimonianza di un sistema violento che non funzionava.Ci lascia un grande uomo oltre che un grande regista. Chissa’ se un altro grande uomo o donna sarà nato oggi!!!

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    Pubblicato da utente anonimo | aprile 8, 2008, 11:59 am

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