Molti si stanno chiedendo cosa bisognava fare per poter esercitare il ruolo di scrutatore alle prossime elezioni, in programma il 13 e 14 di aprile?
Purtroppo non è più possibile inoltrare la domanda (mediante presentazione o con raccomandata a/r) per l’iscrizione all’Albo degli Scrutatori.
I termini per la presentazione decorrono infatti dal 1 ottobre al 30 novembre di ogni anno mentre la nomina a scrutatore avviene sempre entro 20 giorni dalla data prevista per le votazioni.
Ma non è detta però l’ultima parola: se avete un amico che, nominato scrutatore, è costretto a rinunciare all’incarico per impedimenti vari, potete sempre chiedere a quest’ultimo di conferirvi delega per sostituirlo.
Non solo, portando con voi documenti e tessera elettorale, potreste sempre presentarvi durante le giornate di votazioni per sostituire in extremis eventuali scrutatori assenti, recandovi nei vari seggi all’apertura dei lavori preparatori.
Al lavoro il 13 e 14 aprile prossimi per il voto politico e amministrativo sarà un vero e proprio esercito tra presidenti di seggio, scrutatori e segretari di sezione elettorale: 370mila 200 persone, di cui 246.800 presidenti di seggio, 61.700 scrutatori e 61.700 segretari.
L’onorario più alto spetta al presidente di seggio: il compenso base è pari a 150 euro, al quale va aggiunto il rimborso spese per chi è in ‘trasferta’ e 37 euro per ogni consultazione ‘extra’, come nel caso dell’election day, in quelle circoscrizioni elettorali dove non si vota solo per il rinnovo del Parlamento. La legge stabilisce un tetto alle maggiorazioni di 37 euro per ogni consultazione: non più di quattro.
Per scrutatori e segretari di sezione elettorale, il compenso si ferma a 120 euro. Anche per loro vale la maggiorazione per ogni consultazione in più. Non, però, 37 euro, bensì 25. Anche in questo caso il tetto è di 4 compensi extra.
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