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Scoppia la CFF sul Gargano, migliaia le vittime

Nuova pagina 3


Dal 3 agosto i primi sintomi della Carpino
Folk Festival mania sul Gargano

 

Da circa
dodici anni almeno una parte dell’umanità è vittima di una terribile e
contagiosissima malattia: la CFF.  traduco: Carpino Folk Festival mania


Una
roba terribile, che colpisce sin da giovanissimi; pensate che si racconta di
individui contagiati già alla tenera età di quattro anni. La patologia ha
effetti devastanti e si conclama dopo pochi secondi di esposizione al suono
di una chitarra battente.

I
sintomi sono fra i più illogici che la moderna storia musicale ricordi.

Parlo di
ragazzini con magliette raffiguranti l’effige di un cantante ultranovantenne
che passano nottate accampati in attesa di un concerto di musica popolare.

Parlo di
gente di tutte le età e credi politici che affolla il festival della musica
popolare e delle sue contaminazioni con aria invasata. Parlo di padri di
famiglia che quando sentono un pezzo di Andrea Sacco abbandonano la guida
rilassata da impiegati per lanciarsi in pericolose gincane urlando “di preta
prizijosë e ori fine” mentre i figli stupiti osservano queste
trasfigurazioni condendole di improperi.

Potrei
farvi mille altri esempi per spiegarvi la CFF ma non è questo il punto. Il
punto è che ne siamo tutti afflitti. Tutti vittime di questa nuova malattia
sin da quando Alan Lomax scopri The Carpino Style, il 20 agosto 1954,
insieme ad un giovanissimo Diego Carpitella.


Per
più di quaranta anni ha covato sotto le ceneri fin al 1996 quando si è
manifestata in tutta la sua gravità.

Chi vi
scrive venne contagiato, prima, nel 1993, avevo solo ventuno anni. Colpa di
un ristretto gruppo di amici che per allungare il concerto di un rinomato
gruppo di musica etnica decisero di farlo aprire dagli anziani cantori del
paese. La CFF, non ancora conclamatasi, mi colpì all’istante e da allora non
mi ha mai abbandonato. Eh sì perché il problema è che dal folk non si
guarisce: impossibile. Come si spiegherebbero i vari gruppi di riproposta,
senza denari, senza fama e ai più sconosciuti, se esistesse anche una
piccola speranza di guarigione?

Temo che
anche voi che state leggendo siate già più che contagiati.

Recenti
studi, però, hanno mescolato un po’ le carte, mettendo in risalto come,
forse, la CFF possa portare anche dei benefici. Diverse sperimentazioni sul
campo hanno messo in evidenza che la gente di diverso colore, razza, credo
religioso e politico ai concerti non si fa la guerra ma balla e ascolta la
musica con un sentimento di fratellanza. Partecipa, si emoziona, si
abbraccia.


Per
quanto i politici si siano subito affrettati a smentire, la scoperta sembra
assolutamente fondata. Non so se sia vero, quello che so è che con un buon
canto di musica popolare che esce dallo stereo a me viene voglia di ballare,
muovermi, saltare e fare del buon sesso. Non certo di litigare con qualcuno.
E so che anche per altri contagiati è così. E allora mi sorge un dubbio: e
se fossero gli altri i malati? Parlo di quelli che non si emozionano mai,
che non si lasciano andare, che parlano con numeri e tabelline sempre in
bocca e non perdono occasione per puntare il dito contro chi è diverso da
loro.

Tutto
questo per dire che forse la musica popolare non salva la vita ma di sicuro
aiuta a vivere meglio.

Venite
pure nella Terra della Chitarra Battente, oramai ci siamo i primi sintomi
del 2007 dal 3 agosto.

 

La
manifestazione si apre con l’arrivo dei partecipanti ai corsi di Ballo
Popolare, di Chitarra Battente e di Tamburello, quindi con la partenza delle
escursioni per conoscere le bellezze naturalistiche del Gargano e in serata
le presentazioni editoriali a cura di Kurumuny edizioni – Calimera (Le)

 


“Scoprire l’Italia. Inchieste e documentari degli anni ’50” di Mirko Grasso
– filmati di Lino Del Fra (Fata Morgana) e di Gian Franco Mingozzi (Li mali
mistieri). Subito dopo la caduta del fascismo, l’Italia è tutta da scoprire
e da raccontare. Se ne incarica il cinema, soprattutto, con opere egregie, e
il Neorealismo riesce a dare, con storie di reduci, contadini, donne,
operai, un quadro delle reali condizioni dell’Italia e delle fasce popolari
più misere.

 

“Alan
Lomax in Salento”, AA. VV; Libro fotografico.

In
attesa delle pubblicazioni riguardanti Carpino e il Gargano, 22/23 Agosto
1954, viene presentato il Salento crudo come visto da Alan Lomax che insieme
a Diego Carpitella dal 12 al 17 agosto 1954 documentarono in oltre 170
registrazioni sonore e oltre 70 fotografie in bianco e nero, quasi tutte
riprodotte in questo volume.

 

Arrivato alla dodicesima edizione, il festival della musica popolare e delle
sue contaminazione è promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale
Carpino Folk Festival con la Regione Puglia, la Provincia di Foggia, il
Comune di Carpino, la Comunità Montana del Gargano, il Parco Nazionale del
Gargano e in collaborazione con il GalGargano e l’Azienda di Promozione
Turistica di Foggia.

Sponsor ufficiale della manifestazione Birra Peroni.

MediaPartner : OndaRadio – La radio che serve al Gargano

 

Tutti
gli spettacoli del Carpino Folk Festival sono rigorosamente gratuiti

Per
dettagli e maggiori informazioni http://www.carpinofolkfestival.com

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