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Ordigno esplosivo a Carpino

Dopo Nicola Mitrione e la volta di Santino Basanisi ad essere bersaglio dell’ennesimo avvertimento di natura politico-mafioso. A quanto pare la mamma degli imbecilli, oltre alla decenza, non ha neanche colore politico.
Lettera aperta del sindacato Ugl al sindaco di Cagnano, comune di residenza di Basanisi, e al Prefetto di Foggia.

Discussione

4 pensieri su “Ordigno esplosivo a Carpino

  1. Avatar di Sconosciuto

    LETTERA APERTA
    Al Signor sindaco
    Comune di Cagnano Varano

    E p.c. S.E. signor Prefetto
    Foggia
    E p.c. Organi di stampa

    Signor Sindaco, giorno 06 ottobre 06, abbiamo appreso, dell’ennesimo fatto criminoso ai danni di un nostro concittadino Santino Basanisi, consigliere comunale del vicino comune di Carpino, ma residente a Cagnano.
    Crediamo che l’atto intimidatorio, è quasi sicuramente da collegarsi all’attività politica svolta dall’amico Santino. Se così è, signor sindaco, Lei, noi come organizzazione sindacale e tutte le forze politiche, cittadini compresi, dobbiamo iniziare a preoccuparci.
    Questo non possiamo considerarlo un fatto isolato.
    Se Lei ricorda, non molto tempo fa, un altro nostro concittadino, Nicola Mitrione – esponente politico della rifondazione comunista – aveva avuto un altro avvertimento di natura politico-mafioso. Gli venne recapitato un proiettile in una busta.
    Per finire, prima dell’estate se non erro, all’ex consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Tancredi, venne bruciata la casa dei genitori a Capoiale.
    Signor sindaco non le sembra che si stà un pò esagerando? Non si tratta più del fatto isolato ma di qualcosa di più grande.
    Ciò che ci lascia allibiti non è solo il fatto in se, ma che tutto ciò avviene nella più totale indifferenza non solo dell’intera comunità, ma anche delle forze politiche di maggioranza e di opposizione che minimizzano e fanno finta di niente.
    Sottovalutare certi episodi ci potrebbe portare, in un prossimo futuro, a problemi molto più grossi.
    Noi, come organizzazione sindacale siamo solidali oggi con l’amico Santino, come ieri lo eravamo con gli amici Mitrione e Tancredi, invitandoli ad andare avanti nelle loro battaglie all’insegna della legalità e della trasparenza nella vita politico-amministrativa dei nostri comuni.

    U.G.L. di Cagnano Varano
    Matteo Antonio Stefania

    "Mi piace"

    Pubblicato da festival | ottobre 7, 2006, 8:46 am
  2. Avatar di Sconosciuto

    LETTERA APERTA
    Al Signor sindaco
    Comune di Cagnano Varano

    E p.c. S.E. signor Prefetto
    Foggia
    E p.c. Organi di stampa

    Signor Sindaco, giorno 06 ottobre 06, abbiamo appreso, dell’ennesimo fatto criminoso ai danni di un nostro concittadino Santino Basanisi, consigliere comunale del vicino comune di Carpino, ma residente a Cagnano.
    Crediamo che l’atto intimidatorio, è quasi sicuramente da collegarsi all’attività politica svolta dall’amico Santino. Se così è, signor sindaco, Lei, noi come organizzazione sindacale e tutte le forze politiche, cittadini compresi, dobbiamo iniziare a preoccuparci.
    Questo non possiamo considerarlo un fatto isolato.
    Se Lei ricorda, non molto tempo fa, un altro nostro concittadino, Nicola Mitrione – esponente politico della rifondazione comunista – aveva avuto un altro avvertimento di natura politico-mafioso. Gli venne recapitato un proiettile in una busta.
    Per finire, prima dell’estate se non erro, all’ex consigliere di Alleanza Nazionale Antonio Tancredi, venne bruciata la casa dei genitori a Capoiale.
    Signor sindaco non le sembra che si stà un pò esagerando? Non si tratta più del fatto isolato ma di qualcosa di più grande.
    Ciò che ci lascia allibiti non è solo il fatto in se, ma che tutto ciò avviene nella più totale indifferenza non solo dell’intera comunità, ma anche delle forze politiche di maggioranza e di opposizione che minimizzano e fanno finta di niente.
    Sottovalutare certi episodi ci potrebbe portare, in un prossimo futuro, a problemi molto più grossi.
    Noi, come organizzazione sindacale siamo solidali oggi con l’amico Santino, come ieri lo eravamo con gli amici Mitrione e Tancredi, invitandoli ad andare avanti nelle loro battaglie all’insegna della legalità e della trasparenza nella vita politico-amministrativa dei nostri comuni.

    U.G.L. di Cagnano Varano
    Matteo Antonio Stefania

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    Pubblicato da festival | ottobre 7, 2006, 8:46 am
  3. Avatar di Sconosciuto

    Cagnano V. La bomba a casa del consigliere comunale Basanisi

    «E’un attentato politico»

    Consiglio monotematico per condannare l’episodio

    CAGNANO VARANO – L’attentato al consigliere comunale di Carpino, Santino Basanisi, 53 anni, maresciallo dei carabinieri in pensione, ha aperto degli squarci di riflessione in una opinione pubblica spesso distratta. Si sono mobilitate le istituzioni: c’è stata una riunione del consiglio comunale di Carpino per condannare l’attentato messo in atto per colpire un esponente politico che, evidentemente, non è tra quelli cosiddetti accomondanti; anzi, è vero esattamente il contrario. Sul fronte delle indagini non ci sono novità, anche perchè è difficile, a distanza di pochi giorni, mettere insieme elementi significativi che possano far risalire a chi (o a coloro) ha messo in atto il grave attentato nei confronti del consigliere comunale. Difficile pensare che sia stata opera di una sola persona, piuttosto è verosimile che siano stati in tanti ad organizzare il grave episodio. Il tritolo, infatti, non è materia che si trova ad ogni angolo di strada, non solo, ci vuole anche una buona dose di esperienza per confezionare un ordigno di tanta potenza. Che non si volesse far soltanto del «rumore» è confermato dal fatto che la bomba è stata collocata in un punto dello stabile che non poteva non produrre danni e paura. Ma crea ancora più angoscia pensare che si è rischiato la tragedia, visto che l’ordigno avrebbe potuto essere collocato all’interno della cassetta del gas trovata, inspiegabilmente, aperta. Tutti interrogativi ai quali cercheranno di dare una risposta gli inquirenti della procura della repubblica di Lucera, gli uomini della compagnia carabinieri di San Giovanni Rotondo e i colleghi della stazione di Cagnano Varano. Il fatto – La notte tra venerdì e sabato scorsi, un ordigno ad alto potenziale è stato collocato sul portone di ingresso del fabbricato dove abita il consigliere comunale, in via Belvedere, 12, a Cagnano Varano, un grosso centro del Gargano nord, ad una manciata di chilometri da Carpino dove Basanisi svolge la sua attività politica. Una deflagrazione che ha sventrato l’ingresso e lesionato, in più punti, l’intero immobile dove abitano anche altri familiari di Basanisi. Un ordigno preparato, senz’ombra di dubbio, da gente esperta, da chi voleva non solo spaventare, ma colpire, come si dice, al cuore. Danni materiali ingenti, non quantificabili quelli morali. Basanisi non ha avuto nessuna difficoltà a confessare di aver avuto molto paura, non tanto per se stesso, quanto per i suoi familiari. Un colpo, dunque, che non poteva non lasciare il segno. La deflagrazione ha mandato in frantumi i vetri delle abitazioni nel raggio di oltre cinquanta metri; lo stesso portone è stato letteralmente divelto e scaraventato a distanza di molti metri; sbarre del cancello di ferro volate in aria per molti metri; danneggiata anche la cucina. Le reazioni – Il circolo de La Margherita di Carpino parla di «ignobile gesto di stampo mafioso». Il responsabile del partito, Mimmo delle Fave, si dice certo che, qualunque possa essere stata la motivazione che ha portato a tale «vile gesto, Basanisi continuerà a lottare perchè siano sempre salvaguardati i principi di democrazia, trasparenza e coerenza». Il responsabile dell’Ugl di Cagnano Varano, Matteo Antonio Stefania, in una nota al sindaco e al Prefetto, è sicuro che «l’atto intimidatorio è da collegarsi all’attività politica svolta da Basanisi. Se così è, tutti insieme, istituzioni, forze politiche, sindacali e semplici cittadini dobbiamo iniziare a preoccuparci, perchè l’attentato a Basanisi non possiamo considerarlo un fatto isolato». Stefania ricorda che non molto tempo fa, un altro cagnanese, Nicola Mitrione – esponente politico della rifondazione comunista – aveva avuto un altro avvertimento di natura politico-mafioso. Gli venne recapitato un proiettile in una busta. In ultimo, prima dell’estate scorsa, all’ex consigliere di Alleanza nazionale, Antonio Tancredi, venne bruciata la casa dei genitori a Capoiale. Ciò che ci lascia allibiti – conclude il responsabile sindacale- non è solo il fatto in sè, ma che tutto ciò avviene nella più totale indifferenza non solo dell’intera comunità, ma anche delle forze politiche di maggioranza e di opposizione che minimizzano e fanno finta di niente. Sottovalutare certi episodi ci potrebbe portare, in un prossimo futuro, a problemi molto più grandi». Francesco Mastropaolo

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    Pubblicato da festival | novembre 8, 2006, 3:56 PM
  4. Avatar di Sconosciuto

    Cagnano V. La bomba a casa del consigliere comunale Basanisi

    «E’un attentato politico»

    Consiglio monotematico per condannare l’episodio

    CAGNANO VARANO – L’attentato al consigliere comunale di Carpino, Santino Basanisi, 53 anni, maresciallo dei carabinieri in pensione, ha aperto degli squarci di riflessione in una opinione pubblica spesso distratta. Si sono mobilitate le istituzioni: c’è stata una riunione del consiglio comunale di Carpino per condannare l’attentato messo in atto per colpire un esponente politico che, evidentemente, non è tra quelli cosiddetti accomondanti; anzi, è vero esattamente il contrario. Sul fronte delle indagini non ci sono novità, anche perchè è difficile, a distanza di pochi giorni, mettere insieme elementi significativi che possano far risalire a chi (o a coloro) ha messo in atto il grave attentato nei confronti del consigliere comunale. Difficile pensare che sia stata opera di una sola persona, piuttosto è verosimile che siano stati in tanti ad organizzare il grave episodio. Il tritolo, infatti, non è materia che si trova ad ogni angolo di strada, non solo, ci vuole anche una buona dose di esperienza per confezionare un ordigno di tanta potenza. Che non si volesse far soltanto del «rumore» è confermato dal fatto che la bomba è stata collocata in un punto dello stabile che non poteva non produrre danni e paura. Ma crea ancora più angoscia pensare che si è rischiato la tragedia, visto che l’ordigno avrebbe potuto essere collocato all’interno della cassetta del gas trovata, inspiegabilmente, aperta. Tutti interrogativi ai quali cercheranno di dare una risposta gli inquirenti della procura della repubblica di Lucera, gli uomini della compagnia carabinieri di San Giovanni Rotondo e i colleghi della stazione di Cagnano Varano. Il fatto – La notte tra venerdì e sabato scorsi, un ordigno ad alto potenziale è stato collocato sul portone di ingresso del fabbricato dove abita il consigliere comunale, in via Belvedere, 12, a Cagnano Varano, un grosso centro del Gargano nord, ad una manciata di chilometri da Carpino dove Basanisi svolge la sua attività politica. Una deflagrazione che ha sventrato l’ingresso e lesionato, in più punti, l’intero immobile dove abitano anche altri familiari di Basanisi. Un ordigno preparato, senz’ombra di dubbio, da gente esperta, da chi voleva non solo spaventare, ma colpire, come si dice, al cuore. Danni materiali ingenti, non quantificabili quelli morali. Basanisi non ha avuto nessuna difficoltà a confessare di aver avuto molto paura, non tanto per se stesso, quanto per i suoi familiari. Un colpo, dunque, che non poteva non lasciare il segno. La deflagrazione ha mandato in frantumi i vetri delle abitazioni nel raggio di oltre cinquanta metri; lo stesso portone è stato letteralmente divelto e scaraventato a distanza di molti metri; sbarre del cancello di ferro volate in aria per molti metri; danneggiata anche la cucina. Le reazioni – Il circolo de La Margherita di Carpino parla di «ignobile gesto di stampo mafioso». Il responsabile del partito, Mimmo delle Fave, si dice certo che, qualunque possa essere stata la motivazione che ha portato a tale «vile gesto, Basanisi continuerà a lottare perchè siano sempre salvaguardati i principi di democrazia, trasparenza e coerenza». Il responsabile dell’Ugl di Cagnano Varano, Matteo Antonio Stefania, in una nota al sindaco e al Prefetto, è sicuro che «l’atto intimidatorio è da collegarsi all’attività politica svolta da Basanisi. Se così è, tutti insieme, istituzioni, forze politiche, sindacali e semplici cittadini dobbiamo iniziare a preoccuparci, perchè l’attentato a Basanisi non possiamo considerarlo un fatto isolato». Stefania ricorda che non molto tempo fa, un altro cagnanese, Nicola Mitrione – esponente politico della rifondazione comunista – aveva avuto un altro avvertimento di natura politico-mafioso. Gli venne recapitato un proiettile in una busta. In ultimo, prima dell’estate scorsa, all’ex consigliere di Alleanza nazionale, Antonio Tancredi, venne bruciata la casa dei genitori a Capoiale. Ciò che ci lascia allibiti – conclude il responsabile sindacale- non è solo il fatto in sè, ma che tutto ciò avviene nella più totale indifferenza non solo dell’intera comunità, ma anche delle forze politiche di maggioranza e di opposizione che minimizzano e fanno finta di niente. Sottovalutare certi episodi ci potrebbe portare, in un prossimo futuro, a problemi molto più grandi». Francesco Mastropaolo

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    Pubblicato da festival | novembre 8, 2006, 3:56 PM

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