Inizia sabato 6 Ottobre la XXXI edizione del festival Musica del Popoli, quest’anno intitolata il Canto dell’Anima. Fra gli altri gruppi, quest’anno parteciperanno al festival anche I Cantori di Carpino e gli Aramirè. Ecco il comunicato stampa e il programma completo della manifestazione.
Musica dei Popoli
… Nata nel 1979, è la prima e più importante rassegna internazionale di musica etnica e folkloristica in Italia, e costituisce uno dei più importanti appuntamenti italiani per gli appassionati e gli studiosi di musica tradizionale. Concepita per diffondere la conoscenza delle culture musicali del mondo (quando queste non erano ancora facile oggetto commerciale), il Festival ha cercato di "dar voce" ai popoli più lontani (e non solo in senso geografico) dalla nostra cultura, anticipando così i tempi di oltre un decennio rispetto al fenomeno "world music", invitando a partecipare artisti di ogni continente, scelti sulla base della loro autenticità e rispetto della tradizione.
Il festival ha come obiettivo primario la valorizzazione della musica come bene artistico e culturale, proponendo attività di spettacolo tendenti alla diffusione della conoscenza del patrimonio musicale tradizionale dei popoli all’insegna del multiculturalismo, sia in senso “orizzontale”, ossia come confronto tra le tante e varie culture, europee ed extraeuropee, in relazione ai linguaggi musicali tradizionali, mettendo in evidenza identità, somiglianze, analogie, influenze reciproche, che in senso “verticale”, ossia mettendo in luce stili e repertori musicali “colti” e “popolari” nelle società di classe o di casta in cui si sono sviluppati.
All’interno delle complesse dinamiche storiche e socioculturali si colloca la problematica inerente il rapporto tra tradizione e modernità nella musica etnica, ossia l’analisi dell’alterazione dei modelli canonici tradizionali come conseguenza dell’introduzione di innovazioni derivanti dal contatto con altre culture.
Un altro importante fattore che ha interessato nel corso degli anni “Musica dei Popoli” è la multidisciplinarietà (o interdisciplinarietà) dal momento che molte delle manifestazioni non sono stati dei “concerti” ma “spettacoli” che racchiudevano al proprio interno rappresentazioni coreutiche e teatrali oltre che musicali, laddove il gesto e il suono costituivano un’unità inscindibile.
La Rassegna Internazionale “MUSICA dei POPOLI” ha sempre agito nell’ambito di un difficile campo d’azione trattando di un ambito artistico-culturale estraneo ai meccanismi del circuito commerciale (uscita del disco sul mercato, scalata alla classifica, tour, agenzia, etc). Nonostante le difficoltà oggettive nel reperire gruppi o singoli artisti “genuini”, veramente rappresentativi delle culture e delle tradizioni cosiddette “altre”, il Festival ha dimostrato di avere le idee chiare, agevolando il difficile percorso di integrazione tra popoli diversi, e l’avvicinamento del pubblico italiano a culture extraeuropee ed eurofolkloriche tramite la conoscenza e la diffusione del loro patrimonio musicale tradizionale.
AUDITORIUM FLOG
venerdì 6 ottobre – ore 21,30
“Acoustic Africa” con HABIB KOITE’ – DOBET GNAHORE’ – VUSI MAHLASELA
Un sorprendente quanto divertente viaggio musicale con ospiti 3 dei migliori performers del continente africano; Habib KOITE’, superstar originaria del Mali i cui straordinari concerti hanno reso famoso a livello internazionale, Dobet GNAHORE’, l’ultimo acquisto, con la sua voce stupefacente che dalla Costa d’Avorio ha conquistato il resto di Africa ed Europa, e Vusi MAHLASELA, cantante/scrittore dalla contagiosa forza, che parla di lotta e speranza nelle townships del Sud Africa. Il progetto è arricchito dalla presenza di altri 10 musicisti africani che si alterneranno nell’accompagnare i 3 solisti per un concerto dal grande impatto musicale e visivo.
Biglietti: intero € 15 – ridotto € 13 (over 65, Istituto Francese)
sabato 7 ottobre – ore 21,30
URNA con Trio Chemirani – Mongolia
La voce delle infinite steppe della Mongolia del nord, al confine con la Cina, arriva al Festival accompagnata dal Trio CHEMIRANI, percussionisti dal virtuosismo indiscusso. Nata in una famiglia di allevatori nomadi, URNA fin dalla più tenera età è cresciuta con i racconti e le canzoni tradizionali tramandate oralmente all’interno della sua comunità; dopo la non semplice frequentazione di scuole mongole, ha terminato gli studi al Conservatorio di Shanghai e presso la Scuola di Musica tradizionale cinese, diventando un’esperta di questa cultura senza però dimenticare le origini della sua Mongolia. Nonostante la figura minuta, URNA è dotata di una voce possente, dalla gamma di estensioni e timbri vocali impressionante e con l’inimitabile tecnica, tipica del canto mongolo, riporta inevitabilmente agli ondulati orizzonti e alle immense distese della sua terra.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 14 ottobre – ore 21,30
ARMIRÈ – CANTORI DI CARPINO – Italia
Il gruppo ARAMIRE’ nasce nel ’96 ma vanta radici robustissime che affondano nel Canzoniere di terra d’Otranto, nato nel 1989, e primo tra le formazioni salentine a produrre un Cd sulla musica della propria area. Appassionati cultori di ritmi e melodie tradizionali, da sempre si battono per non ridurre la magia della “pizzica e della taranta” a puro fenomeno commerciale e di moda. Oltre ad aver suonato ovunque in Italia, hanno partecipato a festivals in tutta Europa e anche oltreoceano (New York e Florida) diffondendo l’energia irresistibile del Salento.
Le voci dei contadini impegnati nei campi, serenate e ‘nenie’ tipiche del Gargano, come tanti mantra musicali, insieme a tarantelle e intense melodie sono invece la cifra stilistica dei CANTORI DI CARPINO. Gruppo storico della musica popolare pugliese, nella sua formazione si sono alternate 3 generazioni di musicisti ai quali Andrea Sacco (Zii ‘ndrea), anima e memoria storica recentemente scomparsa, ha fatto da guida nel corso degli anni.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 21 ottobre – ore 21,30
PETRONA MARTINEZ – Colombia
E’ considerata la voce afro-americana più autentica del mondo caraibico, nonché la regina del Bullerengue, ritmo che ha imparato dalla madre e dalla nonna nella natìa Colombia. Autrice dei suoi testi, in ognuno di essi c’è qualcosa della sua difficile quanto magica vita che a 65 anni l’ha portata ad essere la massima rappresentante del puro folklore colombiano. Il Bulleregue è una “danza cantata” di origine Afro-colombiana che solo le donne potevano cantare durante le feste e le celebrazioni religiose che le vedevano rigorosamente separate dai convivi maschili; basato sul ‘canto a risposta’, con una solista che improvvisa alla quale le altre rispondono in coro ballando, il ritmo è dato dal battito dei tamburi e delle mani creando un’intensa e coinvolgente atmosfera. Patrona MARTINEZ è accompagnata da un ensemble di 8, tra musicisti e percussionisti.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 28 ottobre – ore 21,30
MIMMO CUTICCHIO Italia – L’ Opera dei Pupi
Arte epica e popolare, l’Opera dei Pupi è stata riconosciuta dall’Unesco come ‘patrimonio immateriale dell’umanità’ e Mimmo CUTICCHIO ne è il più vivo custode, radicato nelle viscere della tradizione e proiettato nella diffusione di quest’arte centenaria che rischia di perdersi. Figlio d’arte, dopo varie esperienze anche all’estero, nel 1977 CUTICCHIO fonda la Compagnia dei Figli d’Arte con la quale prova a unire alcuni tra i principali linguaggi della comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione nella commistione con altre espressioni. Tra musica colta, burattini d’epoca e le oltre 40 voci che la sua vocalità esprime, l’artista realizza un “parlato” che ben si sposa al ritmo e alla metrica del cunto siciliano, accompagnando le sue narrazioni con le insolite sonorità del pianino a cilindro. Basato sulle epiche gesta dei Paladini di Francia, ogni episodio dell’Opera dei Pupi è un caleidoscopico mondo di emozioni, ricco di colpi di scena e di colori, che non finisce di ammaliare grandi e piccini.
Biglietti: intero € 15 – ridotto € 8 (bambini fino a 12 anni)
TEATRO VERDI
martedì 21 novembre – ore 21,30
DEE DEE BRIDGWATER Usa/Mali
Malian Project: Jazz meets Africa
Figlia d’arte, Dee Dee debutta nel 1970 come cantante della Thad Jones-Mel Lewis Big Band per poi continuare la sua eccezionale carriera a fianco di giganti come Sonny Rollins, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon e Max Roach e a spopolare in teatro come protagonista di numerosi musicals dal successo internazionale. Dotata di una voce duttile e scura, capace di oscillare dalla ballad sussurata al pezzo funky più potente, e di un senso ritmico superlativo che si materializza in uno “scat” inventivo e senza freni, Dee Dee possiede una vasta quanto curiosa cultura musicale che l’ha portata alla ricerca delle sue radici africane.
L’attrazione fatale con il Mali l’ha convinta a dar vita al “Malian Project: Jazz meets Africa”, nel quale sperimenta l’unione tra il proprio vocalism e la musica tradizionale di questo Paese. Impegnati nella realizzazione di un Cd, la data di Firenze è una sorta di anteprima del progetto che vede Dee Dee BRIDGEWATER alla testa del suo Trio americano
Biglietti: I° settore € 40 – II° settore € 30 – III° settore € 20
(posto numerato + diritti di prevendita)
Auditorium Flog – Via M. Mercati, 24/B Firenze
Teatro Verdi – Via Ghibellina, 99 Firenze
I biglietti saranno disponibili in PREVENDITA c/o il Circuito Regionale BOX OFFICE tel. 055-210804 o la sera dello spettacolo presso la cassa dalle ore 20.30
Organizzazione e Produzione: F.L.O.G. / Centro Flog T.P.
tel. 055 4220300 – fax 055 4224276
e-mail: flogfi@virgilio.it – http://www.musicadeipopoli.it
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2006, 2:35 PMIl festival ha come obiettivo primario la valorizzazione della musica come bene artistico e culturale, proponendo attività di spettacolo tendenti alla diffusione della conoscenza del patrimonio musicale tradizionale dei popoli all’insegna del multiculturalismo, sia in senso “orizzontale”, ossia come confronto tra le tante e varie culture, europee ed extraeuropee, in relazione ai linguaggi musicali tradizionali, mettendo in evidenza identità, somiglianze, analogie, influenze reciproche, che in senso “verticale”, ossia mettendo in luce stili e repertori musicali “colti” e “popolari” nelle società di classe o di casta in cui si sono sviluppati.
All’interno delle complesse dinamiche storiche e socioculturali si colloca la problematica inerente il rapporto tra tradizione e modernità nella musica etnica, ossia l’analisi dell’alterazione dei modelli canonici tradizionali come conseguenza dell’introduzione di innovazioni derivanti dal contatto con altre culture.
Un altro importante fattore che ha interessato nel corso degli anni “Musica dei Popoli” è la multidisciplinarietà (o interdisciplinarietà) dal momento che molte delle manifestazioni non sono stati dei “concerti” ma “spettacoli” che racchiudevano al proprio interno rappresentazioni coreutiche e teatrali oltre che musicali, laddove il gesto e il suono costituivano un’unità inscindibile.
La Rassegna Internazionale “MUSICA dei POPOLI” ha sempre agito nell’ambito di un difficile campo d’azione trattando di un ambito artistico-culturale estraneo ai meccanismi del circuito commerciale (uscita del disco sul mercato, scalata alla classifica, tour, agenzia, etc). Nonostante le difficoltà oggettive nel reperire gruppi o singoli artisti “genuini”, veramente rappresentativi delle culture e delle tradizioni cosiddette “altre”, il Festival ha dimostrato di avere le idee chiare, agevolando il difficile percorso di integrazione tra popoli diversi, e l’avvicinamento del pubblico italiano a culture extraeuropee ed eurofolkloriche tramite la conoscenza e la diffusione del loro patrimonio musicale tradizionale.
AUDITORIUM FLOG
venerdì 6 ottobre – ore 21,30
“Acoustic Africa” con HABIB KOITE’ – DOBET GNAHORE’ – VUSI MAHLASELA
Un sorprendente quanto divertente viaggio musicale con ospiti 3 dei migliori performers del continente africano; Habib KOITE’, superstar originaria del Mali i cui straordinari concerti hanno reso famoso a livello internazionale, Dobet GNAHORE’, l’ultimo acquisto, con la sua voce stupefacente che dalla Costa d’Avorio ha conquistato il resto di Africa ed Europa, e Vusi MAHLASELA, cantante/scrittore dalla contagiosa forza, che parla di lotta e speranza nelle townships del Sud Africa. Il progetto è arricchito dalla presenza di altri 10 musicisti africani che si alterneranno nell’accompagnare i 3 solisti per un concerto dal grande impatto musicale e visivo.
Biglietti: intero € 15 – ridotto € 13 (over 65, Istituto Francese)
sabato 7 ottobre – ore 21,30
URNA con Trio Chemirani – Mongolia
La voce delle infinite steppe della Mongolia del nord, al confine con la Cina, arriva al Festival accompagnata dal Trio CHEMIRANI, percussionisti dal virtuosismo indiscusso. Nata in una famiglia di allevatori nomadi, URNA fin dalla più tenera età è cresciuta con i racconti e le canzoni tradizionali tramandate oralmente all’interno della sua comunità; dopo la non semplice frequentazione di scuole mongole, ha terminato gli studi al Conservatorio di Shanghai e presso la Scuola di Musica tradizionale cinese, diventando un’esperta di questa cultura senza però dimenticare le origini della sua Mongolia. Nonostante la figura minuta, URNA è dotata di una voce possente, dalla gamma di estensioni e timbri vocali impressionante e con l’inimitabile tecnica, tipica del canto mongolo, riporta inevitabilmente agli ondulati orizzonti e alle immense distese della sua terra.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 14 ottobre – ore 21,30
ARMIRÈ – CANTORI DI CARPINO – Italia
Il gruppo ARAMIRE’ nasce nel ’96 ma vanta radici robustissime che affondano nel Canzoniere di terra d’Otranto, nato nel 1989, e primo tra le formazioni salentine a produrre un Cd sulla musica della propria area. Appassionati cultori di ritmi e melodie tradizionali, da sempre si battono per non ridurre la magia della “pizzica e della taranta” a puro fenomeno commerciale e di moda. Oltre ad aver suonato ovunque in Italia, hanno partecipato a festivals in tutta Europa e anche oltreoceano (New York e Florida) diffondendo l’energia irresistibile del Salento.
Le voci dei contadini impegnati nei campi, serenate e ‘nenie’ tipiche del Gargano, come tanti mantra musicali, insieme a tarantelle e intense melodie sono invece la cifra stilistica dei CANTORI DI CARPINO. Gruppo storico della musica popolare pugliese, nella sua formazione si sono alternate 3 generazioni di musicisti ai quali Andrea Sacco (Zii ‘ndrea), anima e memoria storica recentemente scomparsa, ha fatto da guida nel corso degli anni.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 21 ottobre – ore 21,30
PETRONA MARTINEZ – Colombia
E’ considerata la voce afro-americana più autentica del mondo caraibico, nonché la regina del Bullerengue, ritmo che ha imparato dalla madre e dalla nonna nella natìa Colombia. Autrice dei suoi testi, in ognuno di essi c’è qualcosa della sua difficile quanto magica vita che a 65 anni l’ha portata ad essere la massima rappresentante del puro folklore colombiano. Il Bulleregue è una “danza cantata” di origine Afro-colombiana che solo le donne potevano cantare durante le feste e le celebrazioni religiose che le vedevano rigorosamente separate dai convivi maschili; basato sul ‘canto a risposta’, con una solista che improvvisa alla quale le altre rispondono in coro ballando, il ritmo è dato dal battito dei tamburi e delle mani creando un’intensa e coinvolgente atmosfera. Patrona MARTINEZ è accompagnata da un ensemble di 8, tra musicisti e percussionisti.
Biglietti: posto unico € 10
sabato 28 ottobre – ore 21,30
MIMMO CUTICCHIO Italia – L’ Opera dei Pupi
Arte epica e popolare, l’Opera dei Pupi è stata riconosciuta dall’Unesco come ‘patrimonio immateriale dell’umanità’ e Mimmo CUTICCHIO ne è il più vivo custode, radicato nelle viscere della tradizione e proiettato nella diffusione di quest’arte centenaria che rischia di perdersi. Figlio d’arte, dopo varie esperienze anche all’estero, nel 1977 CUTICCHIO fonda la Compagnia dei Figli d’Arte con la quale prova a unire alcuni tra i principali linguaggi della comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione nella commistione con altre espressioni. Tra musica colta, burattini d’epoca e le oltre 40 voci che la sua vocalità esprime, l’artista realizza un “parlato” che ben si sposa al ritmo e alla metrica del cunto siciliano, accompagnando le sue narrazioni con le insolite sonorità del pianino a cilindro. Basato sulle epiche gesta dei Paladini di Francia, ogni episodio dell’Opera dei Pupi è un caleidoscopico mondo di emozioni, ricco di colpi di scena e di colori, che non finisce di ammaliare grandi e piccini.
Biglietti: intero € 15 – ridotto € 8 (bambini fino a 12 anni)
TEATRO VERDI
martedì 21 novembre – ore 21,30
DEE DEE BRIDGWATER Usa/Mali
Malian Project: Jazz meets Africa
Figlia d’arte, Dee Dee debutta nel 1970 come cantante della Thad Jones-Mel Lewis Big Band per poi continuare la sua eccezionale carriera a fianco di giganti come Sonny Rollins, Dizzy Gillespie, Dexter Gordon e Max Roach e a spopolare in teatro come protagonista di numerosi musicals dal successo internazionale. Dotata di una voce duttile e scura, capace di oscillare dalla ballad sussurata al pezzo funky più potente, e di un senso ritmico superlativo che si materializza in uno “scat” inventivo e senza freni, Dee Dee possiede una vasta quanto curiosa cultura musicale che l’ha portata alla ricerca delle sue radici africane.
L’attrazione fatale con il Mali l’ha convinta a dar vita al “Malian Project: Jazz meets Africa”, nel quale sperimenta l’unione tra il proprio vocalism e la musica tradizionale di questo Paese. Impegnati nella realizzazione di un Cd, la data di Firenze è una sorta di anteprima del progetto che vede Dee Dee BRIDGEWATER alla testa del suo Trio americano
Biglietti: I° settore € 40 – II° settore € 30 – III° settore € 20
(posto numerato + diritti di prevendita)
Auditorium Flog – Via M. Mercati, 24/B Firenze
Teatro Verdi – Via Ghibellina, 99 Firenze
I biglietti saranno disponibili in PREVENDITA c/o il Circuito Regionale BOX OFFICE tel. 055-210804 o la sera dello spettacolo presso la cassa dalle ore 20.30
Organizzazione e Produzione: F.L.O.G. / Centro Flog T.P.
tel. 055 4220300 – fax 055 4224276
e-mail: flogfi@virgilio.it – http://www.musicadeipopoli.it
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Pubblicato da festival | ottobre 2, 2006, 2:35 PM