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Carpino Ammanchi sui conti: concluse le indagini della procura

Cassa rurale, 8 avvisi per i soldi scomparsi
CARPINO Si è conclusa la prima fase delle indagini condotte dalla procura di Lucera, in merito a presunti casi di appropriazione indebita di somme di denaro che si sarebbero verificate nella filiale di Carpino della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni. Otto le persone destinatarie della comunicazione di conclusione delle indagini, per fatti che all’istituto bancario carpinese sarebbero accaduti tra il 2000 e il 2003, allorquando esplose il caso con i titolari di conto corrente che assediarono la sede della Cassa rurale per verificare le voci che, da giorni circolavano in paese, cioè, di prelievi di somme di denaro dal loro conto senza che le operazioni fossero state autorizzate. Otto, come dicevamo, i provvedimenti firmati dal sostituto procuratore Santina Lionetti.

Discussione

5 pensieri su “Carpino Ammanchi sui conti: concluse le indagini della procura

  1. Avatar di Sconosciuto

    Si tratta dell’ex direttore della filiale Giuseppe Fiorentino, 48 anni nato a San Giovanni Rotondo ma residente a Carpino (difensori di fiducia Sabatino Del Priore e Gaetano De Perna); Giovanni Ercolino 60 anni di San Giovanni Rotondo, presidente del consiglio di amministrazione dello stesso istituto di credito (difensori di fiducia Luigi Follieri e Nazario Florio); Vittorio Pazienza, 41 anni, nato e residente a San Giovanni Rotondo, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore d’ufficio Gianluca Vincenzo Bocchino); Nicola Urbano, 39 anni, nato a Foggia ma residente a San Giovanni Rotondo, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore d’ufficio Domenico Torelli); Angela Urbano, 28 anni, nata e residente a San Giovanni Rotondo, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore d’ufficio Domenico Torelli); Amelia Cocomazzi, 32 anni, nata e residente a San Giovanni Rotondo, cassiere presso la stessa filiale (difensore d’ufficio Domenico Torelli); Costanzo Ritrovato, 38enne, nato e residente a San Giovanni Rotondo (difensore d’ufficio Giuseppe Gerardo Bizzarri), Michele Vivoli, 62 anni, nato e residente a Carpino (difensore d’ufficio, Domenico Torelli). Per i primi sette, il magistrato inquirente contesta che «in concorso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistenti nell’eseguire movimentazioni indebite di denaro, perchè effettuate in assenza di autorizzazioni dei clienti, inducendo in errore la direzione centrale dell’istituto bancario circa la legittimità delle operazioni, procuravano a sè e ad altri, un ingiusto profitto, con danno dell’istituto bancario». Per tutti c’è «l’aggravante dell’abuso della relazione di prestazione d’opera». Michele Vivoli – scrive il Pm – «fuori dei casi di concorso nei reati degli altri sette, aiutava il direttore della filiale carpinese, Giuseppe Fiorentino, ad assicurarsi il profitto in relazione ad un bonifico di 10.000,00 euro, eseguita il 19 dicembre del 2002 da Fiorentino mediante prelievo dal conto corrente di Nicola Mitrione, e accreditamento in favore della «Bi.ol.ga. dei f.lli Vivoli s.n.c.), disponendo indebitamente della predetta somma con bonifico in favore di Donato Azzarone, suocero di Giuseppe Fiorentino». Singolarmente, il Pubblico ministero contesta anche ripetute appropriazioni nei riguardi sia dell’ex direttore che dei cassieri di somme di denaro «disponendo delle stesse senza specifica autorizzazione dei titolari del conto». Un’indagine complessa e lunga, iniziata nei primi mesi del 2004 e conclusasi qualche mese fa (solo ora ne siamo venuti a conoscenza) che ha costretto il magistrato a chiedere per ben due volte al giudice per le indagini preliminari, Antonio Chiriaco, sei mesi di proroga perchè – spiegava la Pubblica accusa – essendo state compiute attività di rilievo, la complessità della vicenda processuale e i considerevoli ritardi, anche se comprensibili, da parte della polizia giudiziaria, che sta procedento alla ricerca e al vaglio del materiale probatorio, insieme alla mole di lavoro dell’ufficio della Procura, rende indispensabile, un ulteriore periodo di indagini, in particolare, per accertamenti di tipo bancario, che vengono svolte dalla guardia di finanza della brigata di Sannicandro Garganico. I fatti – A novembre 2003, tra i titolari di conto corrente presso la filiale di Carpino della Cassa rurale di San Giovanni Rotondo, si diffuse un certo allarmismo per via di voci che circolavamo da giorni, e che riferivano di risparmiatori che avevano riscontrato strane operazioni bancarie effettuate, senza alcuna autorizzazione, sul loro conto: tra l’altro, assegni, con firme apocrife, intestati a persone a loro sconosciute, ma regolarmente incassati. Fatti che, al momento della verifica da parte degli organismi dello stesso Istituto di San Giovanni Rotondo e degli ispettori della Banca d’Italia, pare che siano risultati tutt’altro che privi di fondamento. Il direttore generale del Credito cooperativo della Cassa rurale di San Giovanni Rotondo, Vincenzo Patruno, ci disse che, tra le irregolarità che avrebbe commesso l’ex direttore della filiale, Giuseppe Fiorentino, ci sarebbe stata anche quella della malversazione, cioè, dell’utilizzo illegittimo delle disponibilità di denaro depositati dai correntisti. Ma, visto il provvedimento del magistrato, non sarebbe stato il solo ex direttore a fare un utilizzo illegittimo di denaro depositato dai correntisti. Francesco Mastropaolo
    27/11/2005

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    Pubblicato da festival | novembre 27, 2005, 2:31 PM
  2. Avatar di Sconosciuto

    CARPINO / Fissata udienza a carico di ex direttore filiale di Cassa rurale e artigiana di San Giovanni
    Scandalo banca,il processo.
    Operazioni non autorizzate sui conti correnti dei clienti CARPINO – Si terrà il 12 aprile del prossimo anno, a Lucera,l’udienza preliminare del processo a carico dell’ex direttore della filiale di Carpino della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni Rotondo, Giuseppe Fiorentino, e di altre sette persone, sei delle quali dipendenti dello stesso istituto bancario. La data del processo l’ha fissata il giudice Antonella Chirulli che ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Santina Lionetti. Sotto accusa l’ex direttore della filiale, Giuseppe Fiorentino, 48 anni (difensori di fiducia Sabatino Del Priore e Gaetano De Perna); Giovanni Ercolino, 60 anni, presidente del consiglio di amministrazione dello stesso istituto di credito (difensori di fiducia Luigi Follieri e Nazario Florio); Vittorio Pazienza, 41 anni, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore di fiducia Gianluca Vincenzo Bocchino); Nicola Urbano, 39 anni, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore di fiducia Gianluca Vincenzo Bocchino); Angela Urbano, 28 anni, cassiere presso la filiale di Carpino (difensore di fiducia Gianluca Vincenzo Bocchino); Amelia Cocomazzi, 32 anni, cassiere presso la stessa filiale (difensori di fiducia Raul Pellegrini e Gianluca Vincenzo Bocchino); Costanzo Ritrovato, 38enne; (difensore di fiducia Gianluca Vincenzo Bocchino); Michele Vivoli, 62 anni, (difensore di fiducia Giuseppe Simone). Per i primi sette, il magistrato inquirente contesta che «in concorso, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistenti nell’eseguire movimentazioni indebite di denaro, perchè effettuate in assenza di autorizzazioni dei clienti, inducendo in errore la direzione centrale dell’istituto bancario circa la legittimità delle operazioni, procuravano a sè e ad altri, un ingiusto profitto, con danno dell’istituto bancario ». Per tutti c’è «l’aggravante dell’abuso della relazione di prestazione d’opera». Michele Vivoli, «fuori dei casi di concorso nei reati degli altri sette, aiutava il direttore della filiale carpinese, Giuseppe Fiorentino, ad assicurarsi il profitto in relazione ad un bonifico di dieci mila euro, eseguito il 19 dicembre del 2002 da Fiorentino mediante prelievo dal conto corrente di Nicola Mitrione, e accreditamento in favore della «Bi.ol.ga. dei fratelli Vivoli), disponendo indebitamente della predetta somma con bonifico in favore di Donato Azzarone, suocero di Giuseppe Fiorentino». Singolarmente, il pubblico ministero contesta anche ripetute appropriazioni nei riguardi sia dell’ex direttore che dei cassieri di somme di denaro «disponendo delle stesse senza specifica autorizzazione dei titolari del conto». Le indagini della Procura della Repubblica di Lucera iniziarono poco meno di due anni fa a seguito delle denunce presentate da alcuni titolari di conto corrente presso la filiale di Carpino della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni Rotondo che riferirono di operazioni non autorizzate sui propri conti. La stessa Banca di Italia svolse una propria inchiesta che fece emergere a carico di Giuseppe Fiorentino – si legge in una relazione dei funzionari della Banca d’Italia – dell’ex direttore della filiale di Carpino – «anomali comportamenti tenuti da Fiorentino, riguardanti concessioni di finanziamenti non deliberati dalla banca e movimentazioni anomale su conti correnti e su libretti non autorizzate dalla clientela, ammanchi di cassa derivanti da chiusure giornaliere, nonchè concessioni di facilitazioni creditizie non risultanti dal sistema informativo».
    I fatti Negli ultimi mesi del 2003, molti titolari di conto corrente presso la filiale di Carpino della Cassa rurale di San Giovanni Rotondo, avrebbero riscontrato operazioni non autorizzate, ma, in molti casi, veri e propri ammanchi di somme considerevoli, inoltre, assegni con firme apocrife intestati a persone a loro ignote, ma regolarmente incassati. Gli accertamenti sono stati effettuati dagli uomini della guardia di finanza della brigata di Sannicandro Garganico. Un’indagine certamente non facile e complessa durata poco più di un anno e mezzo.
    Francesco Mastropaolo (f.mastropaolo@libero.it)

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    Pubblicato da festival | dicembre 22, 2005, 6:03 PM
  3. Avatar di Sconosciuto

    La storia continua. Sembra che a Nicola sia arrivata una nuova lettera minatoria giorni addietro contenente, questa volta, una cartuccia di fucile ed una scritta:NEL 2006 CI SARA’ PER TE IL GIORNO DEI LIMONI NERI………… A Nicola io chiedo di non intimidirsi di fronte a queste minacce e di andare avanti perchè in questo modo chi pensa di far paura e non ha il coraggio di spiegare la sua vigliaccheria, continui a non dormire sonni tranquilli.

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    Pubblicato da utente anonimo | gennaio 1, 2006, 2:34 PM
  4. Avatar di Sconosciuto

    CARPINO Nuove minacce nei confronti di Nicola Mitrione, commerciante di Carpino, al quale è stata recapitata una busta con dentro una cartuccia calibro 12 e un biglietto con frasi minacciose. Si tratta della seconda lettera, nel giro di pochi mesi, indirizzata a Mitrione. Questa volta la busta, con indirizzo e frase scritti a mano, gli è stata consegnata dal postino. Poche parole ma molto chiare: «Nel 2006 ci sarà per te il giorno dei limoni neri». Mitrione ha portato il tutto ai carabinieri della locale stazione e sporto denuncia contro ignoti. La volta precedente la busta, con dentro un proiettile (cal.45) non esploso, gli era stata fatta trovare appesa al cancello di ingresso del magazzino dove Mitrione svolge la sua attività commerciale. Sul biglietto, scritta a macchina, la frase «Per Nicola, stai attento, altrimenti…». Nessuno prese sotto gamba le minacce, anche se il diretto interessato per non far preoccupare i familiari, cercò di miminizzare il tutto: denunciò comunque l’accaduto ai carabinieri. Candidato alla regione nella lista del presidente Vendola, Nicola Mitrione (è stato tra i più suffragati a livello provinciale), da un po’ di tempo – raccontò al cronista – non si sentiva tranquillo, temendo che qualcosa potesse accadergli, ma ancora più preoccupato lo era per i suoi familiari. La pista che si privilegiò, anche se non ne vennero escluse altre, fu proprio quella politica. Questa volta, però, Mitrione non ha dubbi. «La politica non c’entra proprio nulla perchè i rapporti, soprattutto con gli avversari politici, sono stati e continuano ad essere sempre improntati al massimo rispetto. Sono certo che entrambe le lettere siano opera della stessa persona o di uno stesso gruppo». Qualche sospetto? «Più di uno, anche se, naturalmente, avrò bisogno di alcuni riscontri per avere la certezza assoluta di quanto, al momento, sono soltanto delle mie supposizioni». Le indagini potrebbero imboccare la pista giusta perchè sia l’indirizzo sia il biglietto sono stati scritti a mano: un elemento che potrebbe inchiodare l’autore sempre che i sospetti di Mitrione dovessero trovare conferma. La vittima degli avvertimenti si augura che «le indagini possano concentrarsi sulla denuncia che ho presentato alla magistratura lucerina in merito a quanto accaduto un paio d’anni fa alla filiale di Carpino della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni Rotondo: ammanchi di denaro dal mio conto e da quello dei miei familiari a seguito di operazioni, da nessuno di noi autorizzate, che sono state effettuate presso la locale filiale della Cassa rurale e artigiana di San Giovanni Rotondo». A tale proposito, proprio nelle scorse settimane, a conclusione delle indagini da parte della procura di Lucera, c’è stata la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex direttore della filiale, dell’ex presidente del consiglio d’amministrazione dello stesso istituto bancario, di 5 dipendenti e di un ottavo indagato. Francesco Mastropaolo

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    Pubblicato da festival | gennaio 4, 2006, 4:36 PM
  5. Avatar di Sconosciuto

    Ho già avuto modo di esprimere la mia solidarietà all’amico Mitrione e non vorrei ripetermi, ma una domanda mi trapana il cervello: cosa fa la politica di Carpino ? Nessuna dichiarazione ho avuto modo di leggere da parte di chi esercita questa nobile professione ? Neanche quella del Sindaco del paese ? Non mi pare vero.

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    Pubblicato da festival | gennaio 4, 2006, 4:42 PM

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