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Il caso dell’anziano trovato morto adesso passa nelle mani dei Ris

CARPINO MENTRE LA MOGLIE ANTONIA RUSSO, INDIZIATA RESTA IN CARCERE
  Dovranno sciogliere il mistero di una sciarpa insanguinata    

  FRANCO MASTROPAOLO
  C A R P I N O. Sulla morte di Michele Bramante, il 68enne deceduto una settimana fa nella sua abitazione, in vicolo "Vesuvio" a ‍Carpino, tutta la documentazione raccolta nel corso delle indagini dai carabinieri della compagnia di Vico del Gargano, è sul tavolo del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lucera, Caterina Lazzaro.Rimane in carcere la moglie, Antonia Russo, nei confronti della quale, sin dal primo momento, il magistrato ha ritenuto che ci fossero elementi sufficienti per emettere un provvedimento restrittivo, confermato anche dopo due giorni, e, quindi, il suo trasferimento nella sezione femminile della casa circondariale del capoluogo.La fase "calda" delle indagini può, dunque, ritenersi giunta al capolinea, spetta ora al magistrato trarre le conclusioni.Non ci sarebbero elementi oggettivi per sostenere l’accusa di omicidio volontario, piuttosto sarebbe più verosimile che si possa parlare di omicidio preterinzionale.E’ possibile, dunque, che la morte di Bramante sia stata causata da un intervento maldestro da parte della moglie.Michele Bramante era stato sottoposto ad intervento chirurgico alla gola per una neoplasia, e questo un paio di mesi fa.Sembra che la ferita gli procurasse un certo fastidio, in particolare del prurito, e spesso avrebbe chiesto l’intervento della moglie.E’ipotizzabile che anche la notte tra sabato e domenica di fine gennaio, Bramante abbia chiesto alla moglie di grattargli la parte della gola dove avvertiva il prurito. Antonia Russo si sarebbe servita di qualche oggetto metallico (una forbice oppure i ferri per la lavorazione della lana) che potrebbe esserle sfuggito di mano provocando l’apertura della ferita e, quindi, la fuoriuscita del sangue.La signora avrebbe ripetutamente tentato di tamponare la ferita con una sciarpa, ma senza riuscirci; la sciarpa e la camicia da mnotte che la donna indossava sono state trovate dai carabinieri sporche di sangue, mentre sugli oggetti non sarebbero state rilevate tracce ematiche; comunque, sono stati richiesti esami più approfonditi ai Ris dei carabinieri.Per il medico legale il decesso sarebbe stato causato da una "azione violenta meccanica". I magistrati sono, comunque convinti che sappia più di quanto dice, e questo in quanto la donna sarebbe caduta ripetutamente in contraddizione.Innanzitutto non è spiegabile il perchè non abbia chiesto aiuto, nonostante l’abbondante fuoriuscita di sangue; ancora, che avrebbe detto di non essersi mossa da casa, mentre i carabinieri avrebbero raccolto elementi che dimostrerebbero tutto il contrario. Ancora più inspiegabile l’aver detto ai figli, che risiedono in Germania per motivi di salute, di non riferire a nessuno della morte del padre.

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